Capitolo 21

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Mi sveglio per un fastidioso rumore proveniente da fuori e un solletico al naso. Apro gli occhi e trovo un ammasso biondo sul mio petto. Sorrido. Holly è sdraiata su di me, abbiamo parlato fino a non so che ora e si è addormentata. Finalmente le ho detto quello che provo davvero. Giuro, non so cosa mi abbia frenato dal mettere le mani addosso a Ashley, per poco la ragazza che amo non andava via. E avrebbe avuto ragione. Cerco di non svegliarla e mi allungo verso il tavolino per prendere il cellulare. Sono le undici e mezza del mattino e mi sembra di dover fare qualcosa, ma cosa? So che oggi c'è qualcosa ... Oh merda! È il compleanno di Holly! Mando un messaggio per assicurarmi che sia tutto okay

A: Sarah :)

Sarah, allora è tutto okay per oggi? Anche con Aby?

Blocco il telefono in attesa di una risposta che non tarda ad arrivare

Da: Sarah :)

Puoi scommetterci

Holly

Sento la mia testa alzarsi e abbassarsi, sento un battito e il suo cuore è la sveglia migliore che ci sia. Sento la sue dita viaggiare tra i miei capelli lunghi in carezze che rilassano e alzo la testa per guardarlo -Buongiorno- sorrido e sospiro -Ehi- solo adesso mi accorgo che deve avere dormito davvero male -Potevi spostarmi!- faccio per alzarmi e lasciarlo muovere, ma mi ferma -Sono comodissimo- sorrido e mi lascio dare un bacio sul naso -Sei piena di impegni oggi- corrugo le sopracciglia -Che?- ridacchia -Aby e Sarah ti rapiscono e ti portano al centro commerciale per una ... "giornata tra ragazze"- annuisco, qualcosa non quadra, perché lo sa lui che devo andare via con le ragazze e non io? -E tu che farai?- alza le spalle -Niente- annuisco poco convinta -Oh ... e a che ora vengono?- sblocca il telefono e guarda l'ora -Dopo pranzo, quindi tra un po' faccio qualcosa da mettere sotto i denti- annuisco e mi alzo mettendomi seduta sul divano. Si siede anche lui. È strano -Stai bene?- abbassa lo sguardo -Si, volevo solo dirti che ... riguardo a ieri e a quello che è successo- non lo lascio parlare e stampo le mie labbra sulle sue. Metto le braccia intorno al suo collo e sento le sue mani sui miei fianchi -Smettila- gli dico, deve smetterla davvero. Annuisce a pochi centimetri dal mio volto -Ti amo piccola, non ho più paura di dirlo- sorrido e mi sento la persona più felice del mondo -Ti amo anche io, Harry- sorride e unisce ancora le labbra con le mie in un bacio più profondo -Che cosa vuoi da mangiare?- chiede. Ridacchio e sorrido maliziosa -La tua bocca- ride sguaiatamente -Scusa, ma mi serve- faccio una finta aria pensierosa -Mh ... allora mi accontenterò di altro-,-La mia famosa e deliziosa pasta?- ridacchio e lo lascio andare in cucina. Mi alzo e lo seguo.

-Non è colpa mia!- ci sto provando a rimanere seria, lo giuro, ma non ci riesco, la sua faccia è davvero troppo buffa -Si che lo è! Non sai stare un attimo ferma, sembri una bambina di tre anni! Guarda che casino! Adesso raccogli tu tutta la pasta!- scoppio e le mie risate aumentano alla sua nuova espressione -Ma mi prendi anche per il culo?! Smettila di ridere!- no, non ce la posso fare, ho le lacrime agli occhi -La tua faccia Harry, la tua faccia! Li hai la-nciati tu gli spaghetti!- sbuffa e non riesco a stare dritta -Sai, sono un ragazzo, tu sei la mia ragazza! La mia ragazza arriva da dietro e mi mordicchia l'orecchio, la mia ragazza è una sottospecie di rana di dea, che cosa pretendi?!-,-No, no, no, non ci riesco- sul suo volto prende spazio un'aria corrucciata. Mi devo per forza appoggiare al tavolo per non sdraiarmi per terra insieme agli spaghetti -Adesso ti zittisco io- smetto all'istante di ridere quando sento le sue mani sui miei fianchi e mi tira seduta sul tavolo. La sua bocca si fionda sulla mia e si muove su di essa con foga, come se, letteralmente, soffocare le mie risate. Le sue mani vanno su e giù sulle mie gambe, io tiro un po' più forte del solito i suoi ricci e gli accarezzo il collo alla base dei capelli. La sua mano sinistra alza leggermente la mia maglietta mostrando uno strato di pelle e rabbrividisco. Si stacca lentamente dalla mie labbra quando sente la mia pelle d'oca -Wo ... - soffio sulla sua bocca. Sorride con il fiato corto -Wo.- ripete -Gli spaghetti sono andati a farsi benedire, che cosa faccio?- ridacchio ancora nel ripensare alla scena -per me puoi anche non fare niente, mangerò qualcosa più tardi con le ragazze- annuisce deluso -Meglio- circonda con la braccia la mia schiena e agganciandomi a lui con le gambe e con le braccia, mi faccio portare sul divano, ho troppo sonno per camminare. Accende la tv ma il mio telefono squilla

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