-Dovresti essere un po' contenta, o per lo meno sollevata, stai tornando a casa e non sei fisicamente ferita- lo guardo in cagnesco -Liam tu non sai cosa si prova. Ti prego, chiudi la bocca- non vorrei essere cosi acida, ma davvero non può capire. Non mi hanno fatto solo del male, ma è molto di più. Come potrò adesso stare ancora tranquilla quando sono da sola e non provare disprezzo verso le altre persone? Chiunque potrebbe farmi del male. Magari lo sconosciuto è qualcuno che conosco, che mi sta intorno. E soprattutto sono completamente uscita di testa, mi sono immaginata tutto un'altra volta. Le sue labbra, il suo profumo, i suoi occhi e le sue lacrime, erano solo un sogno troppo realistico e la sua voce solo un lontano ricordo nella mia mente. -Sei pronta?- annuisco ed esco prima di Liam che chiude la porta alle mie spalle. Percorriamo il corridoio e finalmente usciamo dall'edificio bianco. Sembra un luogo dove le persone sono già morte invece che dove guariscono. Prendo un respiro profondo e per un secondo mi sembra di poter assaporare un alito di libertà, ma dura giusto un momento. Mi sento in gabbia. Salgo in macchina senza una parola e Liam mette in moto -Sai ... è venuto tuo padre mentre dormivi- mi volto di scatto, magari era preoccupato per me, per una volta -Davvero?- annuisce senza togliere gli occhi dalla strada -Doveva firmare delle carte perchè sei minorenne, poi è andato via- annuisco delusa abbassando lo sguardo. Ovviamente, non è cambiato niente, c'è sempre il solito schifo -Bè manca ancora un anno e poi non dovrà scomodarsi più neanche per la figlia in ospedale bisognosa di uno psichiatra-,-Non dire così Hol- scatto -È la verità Liam- sbuffa -Prima di andare via è venuto da me e mi ha detto di portarti pure a casa tua perchè lui sarà via a tempo indeterminato, non mi ha detto per che cosa- annuisco e il silenzio regna fino a casa. Quanto vorrei che ci fosse la mamma.
Liam ferma la macchina davanti a casa mia. Prima sarei entrata con l'angoscia di mio padre, sarei salita velocemente su per le scale e mi sarei chiusa in camera, avrei trovato un messaggio del riccio a chiedere "È tutto okay?". E io avrei sorriso rispondendo di si. Poi sarebbe venuto a prendermi e saremmo rimasti insieme. Ma adesso entro, Rob non c'è, lui non c'è e io sto diventanto completamente pazza, fino a immaginarmi le cose e le persone.Liam arriva vicino a me e sorride, abbasso lo sguardo. Mi dispiace moltissimo, ci prova in tutti i modi a farmi sorridere, ma le mie labbra sembrano incollate in una perfetta linea dura. Entriamo in casa, è tutto completamente buio. Liam accende la luce e sussulto violentemente -SORPRESA!- Palloncini, colori, un tavolo con salatini e patatine. E i miei amici, ci sono tutti: Zayn, Louis , Bea, Sarah e Niall. O quasi tutti. Sorrido portandomi le mani sul volto -Ma che fate qui?!- dico ridendo. Sarah e Bea si staccano dal gruppo, vengono da me e abbracciandomi mi rispondono -Siamo qui per te Holly, lo siamo tutti- sciolgono l'abbraccio -Grazie ragazzi, davvero- Liam mi mette una mano sulla spalla -Sei stato tu?- gli chiedo e sorride. Ha un sorriso tenerissimo. Zayn accende lo stereo e la musica parte -Si, quello che ti è capitato è a dir poco orribile. Volevamo farti sapere che anche se lui non c'è, non sei sola. La cosa peggiore che puoi fare è buttarti giù, devi rialzarti Holly, lo sai, sei una leonessa, combatti come tale- allaccio le mie braccia intorno al suo corpo e mi stringe a sua volta -Louis, il telefono!- la voce di Sarah passa il volume della musica e io e Liam ci lasciamo andando dagli altri. Louis con il telefono in mano ed esce dalla porta mentre io con Liam, vado a ballare.
Zayn alza ancora il volume, credo che arriverà la polizia se lo alza ancora, come nei film americani magari. -Mio Dio Holly fa troppo caldo! Puoi aprire la finestra?- rabbrovidisco al fiato nell'orecchio di Niall -Certo!- vado in cucina e apro la finestra, Louis sta ancora parlando al telefono. Sto per andarmene, ma mi blocco -Che cosa vuoi che ti dica? Sei stato un idiota!- resto dove sono. Con chi sta parlando? -Non fa niente! Non puoi fare cosi! Starà male il doppio, Harry!- mi si blocca il cuore e la mia bocca si spalanca. Era lui allora. Non era immaginazione. Corro fuori dalla cucina ed esco dalla porta. Louis che mi guarda storidito e con la bocca leggermente aperta, sul suo volto non so se sia più presente stupore o addirittura paura -Stai parlando con lui!?- sento una voce chiamarlo dal telefono e scatto verso Louis -Fammi parlare con lui! Louis, fammi parlare con Harry!- attacca il telefono e lo fulmino con lo sguardo -Perchè non mi hai fatto parlare con lui?! Lo so che era Harry, Louis ti ho sentito! Perchè non hai detto di avere il suo numero?!-,-Holly non ho il suo numero, mi chiama in modo che io non lo possa richiamare- sento le lacrime scendere lungo le mie guance, ma questa volta sono di rabbia -Sono bugie Louis! Pensavo fossi dalla mia parte! Sei uno stronzo!- mi volto velocemente e non ascolto la sua voce che cerca di fermarmi. Sbatto la porta e corro in mezzo alla sala, sento tutti gli occhi puntati su di me. Vado al piano di sopra e chiudo la porta. Non posso crederci.
Bussano alla porta e non rispondo -Holly?- è Liam -Holly, per favore- non rispondo un'altra volta e Liam entra lentamente -Che cosa è successo?- mi metto seduta e lui davanti a me sul letto -Niente- mi guarda bieco -Ma fammi il piacere- sospiro -Louis stava parlando con Harry. Ci stava parlando e non mi ha fatto parlare con lui. Lo odio, veramente- porto le ginocchia al petto in posizione fetale e nascondo il volto -Ma che cosa ti avrà mia fatto per mancarti cosi?- ridacchio nervosa e alzo lo sguardo su di lui -Bella domanda Payne- mi guarda dandomi il mio tempo per continuare -Non lo so cosa mi ha fatto, okay? So per certo che è un egoista, è entrato nella mia vita senza nemmeno chiedermi se aveva il permesso di farlo. Ha agito per conto suo. È sempre stato un errore, davvero vorrei non averlo mai conosciuto, sarebbe stato molto più semplice. Non posso negare che sia stato l'errore più bello che io abbia mai commesso e credi, ne ho commessi davvero tanto. Finche è durato- sento l'ansia padroneggiare il mio corpo e non so il motivo -Se ti ha fatta stare bene non è stato un errore, però succede, alla nostra età si cambiano tanti ragazzi e ragazze, è normale- sorrido malinconica -Non lo metto in dubbio ma ... uhm ... lascia stare- mi alza il mento con le dita -Parlami, sono qui per ascoltarti, è così strano il modo in cui pensi a lui e come ne parli, non ho mai visto nessuno come voi due, ne tanto meno fare quello che hai fatto tu per lui- sospiro -Mi sento ... una nonnina che racconta al nipote la sua storia d'amore- ridacchia appena -Vedila come vuoi, è comunque in qualche modo affascinante sentirti raccontare e lo so che ti fa male, ne sono certo, davvero, ma forse parlare ti farebbe stare meglio- chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro cercando di mettere insieme frasi di senso compiuto -Credevo che se fosse la rappresentazione di tutto quello che ho sempre voluto essere, in un certo senso. Forte, molti amici, una famiglia, godersi la sua età senza troppi problemi. Poi ho scoperto che era tutto finto, non completamente, ma quasi. È così simile a me che solo io e lui possiamo davvero capirlo, non si può spiegare a parole. Lui ha capito tutto da solo, forse nemmeno lui l'ha fatto di proposito. È capitato e basta. Lui capiva come stavo guardandomi in faccia e io attraverso i suoi movimenti. Il modo in cui irrigidiva i muscoli quando vedeva mio padre, come serrava la mascella quando non gli andava bene qualcosa, testardo, testardo sempre e comunque, come me d'altronde. Dovevi vedere come sorrideva quando eravamo insieme, nemmeno tu che sei uno dei suoi migliori amici lo avresti riconosciuto. E non dimenticherò mai il suo sguardo quando ha detto ti amo- sorrido con malinconia a ripensare a quel giorno -E il modo in cui mi sono sentita con lui, quello che diceva, faceva per me, tutto il bene che mi ha dato. Non possono essere tutte bugie Liam. Non posso crederci. Ho creduto a Louis quando ha detto che lui non mi ama, ma solo all'inizio. Ho davvero toccato il fondo e mi pento di aver davvero tentato mettere fine a tutto, ma sembrava così facile ... se dovessi ripetermi che lui non ha mai provato niente, non gli crederei più, per farmi davvero capire che è vero, dovrebbe dirmelo Harry guardandomi negli occhi. Probabilmente sono solo una ragazzina, per di più profondamente ingenua. Forse hai anche perso il filo del discorso perché credo di averlo perso io per prima, però ci deve essere una ragione. Una ragione perchè va sempre tutto male. Lui diceva "per sempre". Ma niente è per sempre. Niente- Liam sbuffa e io mi sento una completa idiota -Holly, io non so perché è finita così- sta mentendo. Lui sa. Non ne sono certa ma sa e lo sa anche Louis. Ma non so perchè a Liam non dico niente, forse perchè mi sta capendo e ho bisogno di lui. -Ma magari semplicemente non era destino o più semplicemente hai ... ingigantito tutto. Parliamo di Harry, ricordati sempre che tipo di persona è. Troverai qualcuno che ti farà stare meglio di lui. Tu sei bellissima Holly, forte e determinata. Troverai la persona giusta- ridacchio -É buffo sai? Solo cinque persone nella mia vita hanno detto che sono bellissima: tu adesso, Bea e Sarah, Jake e Harry. L'unica volta in cui ho pensato di esserlo davvero è stato quando me lo ha detto Harry. Grazie per esserci Liam ma devo chiederti una cosa: che nessuno, tu o Louis o chiunque altro, nessuno ripeta ancora una volta una frase come "è solo Harry" o "sai che tipo di persona è". Non sapete niente di lui. Chiedi scusa ai ragazzi, è successo troppo in troppo poco tempo. Ho bisogno di stare da sola. Restate quanto volete, ma lasciatemi in pace. Vi prego- Liam fa per dire ancora qualcosa, ma poi chiude la bocca e annuisce -Forse effettivamente non so così tanto del mio migliore amico, ma devi reagire- annuisco senza ascoltarlo davvero, non sa niente. Nessuno sa niente, di lui, di me e di noi. Si alza dal letto, mi lascia un bacio sulla fronte e lo guardo uscire dalla stanza.
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...