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Guardo la bionda che fa per alzarsi per poi ricadere sul divano con una smorfia e un gemito di dolore -Ehi, ehi, piano- le dico. Mi avvicino e le metto un braccio intorno alla schiena e l'altro sotto le ginocchia mentre lei si aggrappa a me come. Sorride timidamente. Mi sta girando la testa. Esco da casa sua e senza lasciarla mi abbasso leggermente in modo che possa chiudere la porta. -Non peso?- scuoto la testa, sembra di avere in braccio una piuma, credo sia fin troppo leggera, cercherò di farla mangiare un po' di più. Arrivo alla macchina e la metto sul sedile del passeggero. Ingrano la marcia e vado verso casa mia -Tua madre non c'è?- chiede e io abbasso lo sguardo. -Ehm...no- inarca le sopracciglia. So che devo dirglielo ma potrebbe spaventarsi, non voglio che mi paragoni a qualcuno come suo padre. O il mio -Harry, dov'è tua madre?- sospiro e tengo gli occhi fissi sulla strada, lo sa benissimo che non c'è -Non sono affari tuoi- scatto. Non voglio trattarla male ma non ci riesco. La vedo leggermente scossa ma non dico niente -Scusa- mormora e il silenzio regna fino a casa.

Holly

Sono rimasta un po' male per come mi ha risposto, ma almeno adesso ho zittito i miei sospetti. Sua madre non c'è e nemmeno la sorella, vorrei solo sapere cosa gli è successo, potrei aiutarlo. Forse la nostra storia è più simile di quanto entrambi pensiamo. Arriviamo davanti a casa sua e faccio per scendere, ma mi blocca. Mi guarda e apre la bocca per parlare ma so perfettamente che sta per dire che gli dispiace -Lo so. Non fa niente- lo anticipo e scendo. Lui accellera, viene dalla mia parte per aiutarmi -Ce la faccio- non credo nemmeno io alle mie parole, mi sento debole, svuotata. Infatti quando faccio un passo, le mie gambe cedono. In un secondo sono ancora sollevata da terra. Sta sorridendo -Che ne dici di andare al cinema questa sera? Vuoi distrarti?- chiede mentre entriamo in casa -Non è una brutta idea ed è da tanto che non vado al cinema- mi appoggia sul divano e sorride -Benissimo, allora chiamo il cinema e chiedo i film in programma- l'ultima volta che sono andata al cinema è stato con Jake. Harry gli somiglia molto sotto certi aspetti. Lo guardo prendere il telefono dalla tasca dei jeans e comporre un numero già salvato in rubrica
"si, per stasera"
"si, va bene"
"okay"
"okay"
"certo"
"va bene, la ringrazio, è stata molto gentile, arriverci"
Harry torna da me per riferirmi il tutto -Potremmo vedere "L'evocazione"- sbianco a quelle parole ma poi annuisco poco convinta. Non ha ancora smesso di prendermi in giro per L'Esorcista e vuole portarmi a vedere un altro horror. Non fa una piega -Prima di andare al cinema passiamo da casa tua e prendi le cose che ti servono velocemente e le portiamo qui- perché dovrei prendere le mie cose? Vuole che rimanga qui? Diciamo che non mi dispiacerebbe ... ma sarebbe molto strano -No Harry, non posso stare qui, non ti preoccupare per me, io...è tutta la vita che sopporto questo. Non serve farmi venire qui...- scoppia in una risatina, anche se non ne capisco il motivo e si avvia verso le scale -Forse non hai capito, la mia non era una domanda- sorrido quando ormai non può vedermi. Grazie, Harry.

Sono le sei e mezza circa e alle nove c'è il film. Ye. Ho detto a Harry che non posso uscire vestita così, quindi adesso siamo in macchina verso casa mia per prendere della roba che potrebbe servirmi. L'idea di stare dal riccio per un po' mi mette agitazione, ma devo ammettere che sono sollevata. Accosta davanti a casa mia -Vuoi che ti accompagni?- annuisco e scendiamo entrambi. La macchina di Rob non c'è, grazie al cielo non è a casa o non so come avremmo fatto. Entriamo velocemente e andiamo al piano di sopra. Prendo una grande borsa e la metto aperta sul letto mentre sento la presenza di Harry appoggiato allo stipite della porta che mi osserva -Quanta roba devo prendere?- scrolla le spalle -Tutto quello che vuoi, puoi stare da me quanto ti pare - oh Harry, potrei trasferirmi li con te. Apro l'armadio e prendo diverse magliette a mezze maniche e qualche felpa, dei jeans e leggins. Sfioro Harry uscendo per andare in bagno, prendo prima di tutto la lametta, i trucchi e la spazzola. Faccio per tornare in camera con la roba in mano, ma Harry mi blocca -Questa lasciala- prende la lametta -No, Harry- cerco di riprenderla ma non me lo permette, abbasso lo sguardo -Invece si. Ti prometto che non ti servirà- fisso la mia amica e sospiro annuendo e guardando Harry riportarla in bagno e buttarla nel cestino. Intanto metto poco ordinatamente le cose nella borsa e la chiudo. Dovrei avere tutto. Mi giro e faccio segno al riccio di andare. Torniamo alla macchina e andiamo di nuovo verso casa sua
-Harry, ma tu sei proprio sicuro che posso restare? Non ...-,-Holly- riolge gli occhi a me -Smettila di preoccuparti, okay? Adesso sbrigati, io ordino una pizza e poi dobbiamo andare- annuisco e varco la soglia di casa Styles -Dove posso lasciare la borsa?- poggia le chiavi sul tavolo -Mettila pure dove dormirai, su nella mia stanza- mi volto -Scherzi vero? Io dormo sul divano!- ride. Mi prende in giro?! -Dai, muoviti e sali, ho solo una stanza da letto e ci dormo io sul divano- mi dimeno quando mi circonda la vita con le braccia e mi spinge verso le scale -Ma Harry, è casa tua! Mi fai sentire in colpa di continuo!- lo sento sbuffare tra le piccole risa -Smettila di fare storie e vai a cambiarti!- mi lascia e torna in cucina con il telefono in mano per ordinare la pizza. Questo ragazzo mi farà impazzire. Vado nella sua stanza e appoggio la borsa sul letto, prendo dei jeans neri e una maglietta grigia con una felpa da abbinare. Li metto sul letto e prendendo la busta con i trucchi vado in bagno. Metto il correttore e mi trucco velocemente. Torno in camera e dopo essermi vestita sento il campanello e Harry che alza la voce per farsi sentire -Hol, sono arrivate le pizze!-,-Arrivo!- sistemo le mie cose nella borsa, la chiudo e scendo. Trovo Harry seduto al tavolo della cucina che ha già sistemato le pizze una davanti all'altra -Mmm, ho una fame!- dico avvicinandomi e prendendo posto -Hai già visto un film dell'orrore al cinema?- addenta la pizza -No, mai...- sorride strafottente -Ci sarà da divertirsi, cerca magari di lasciarmi della mia forma originale questa volta- mordo la pizza anche io -La vuoi smettere di...prendermi...in giro?- dico masticando. Ride fragorosamente, è così maledettamente bello quando ride -Che vuoi da bere?- chiede -Quello che c'è, l'acqua va benissimo- annuisce e prende la bottiglia dal frigorifero e due bicchieri -Grazie-
Il resto della cena la facciamo veloce e in silenzio, quando c'è del cibo sembra che il riccio perda l'uso della parola. Quando abbiamo finito prendiamo i cartoni, li pieghiamo e li buttiamo, infilo le scarpe, lui la felpa e usciamo. Il momento si avvicina. Merda, farò una figuraccia al cinema.
Partiamo e in poco tempo siamo al cinema. Harry entra nel parcheggio e comincia ad imprecare quando non trova posto e io rido. È buffo. Guardo i suoi lineamenti indurirsi, ma giurerei di vederli addolcirsi quando rivolge lo sguardo a me. Sicuramente è un'impressione, non faccio nessun effetto al riccio. Al contrario di lui a me, ovviamente.
Finalmente troviamo parcheggio ed entriamo al cinema, trovo l'immagine della copertina appesa al muro e resto immobile. Noi stiamo per vedere quel coso?! -Okay ciao, io torno a casa- scoppiando a ridere mi prende la mano e mi tira indietro -Andiamo eroina del mio cuore, sarà divertente!- Ci mettiamo in fila per fare il biglietto e protesto quando Harry paga per entrambi, lui ride e tendendo una mano sulla mia spalla non mi permette di avvicinarmi alla cassa. Guardo la signora dietro il vetro, una donna sulla sessantina credo, con i capelli grigi a caschetto e una graziosa camicia a quadri -Siete davvero carini, ricordo quando quello che adesso è mio marito impediva anche a me di pagare- mi sento avvampare. Io e Harry non stiamo insieme! Harry fa comparire le fossette e consegna i soldi in cambio dei biglietti -Grazie signora, purtroppo questa ragazza con gli occhi che fanno invidia al cielo non è mia- la signora sorride e noi ci addentriamo nel corridoio con le porte delle sale -Carina quella signora- dice sorridendo -Gia- mormoro timidamente abbasando lo sguardo. Aveva detto una cosa bellissima, ma perchè purtroppo? La signora ha detto che ha un marito. Chissà come deve essere invecchiare vicino alla persona che ami più della tua vita, la persona alla quale hai detto il grande "si". Mi chiedo anche se io troverò mai quella persona. Immersa nei miei pensieri mi sento afferrare la mano e mi ritraggo sobblazando. Alzando lo sguardo vedo solo il riccio che mi guarda confuso -Scusami- così dicendo intreccio le mie dita alle sue.
Quando arriviamo davanti alla sala cinque, il controllore è già li. Harry mostra i biglietti ed entriamo cercando i nostri posti. Sono abbastanza in alto, penultima fila e centrali. Dietro di noi, tre ragazze, vestite con gonne davvero troppo corte e magliette che lasciano ben poco all'immaginazione. Mi saltano i nervi quando mettono gli occhi su Harry davanti a loro e cominciano a guardarsi tra di loro ridacchiando. Ci sediamo ai nostri posti e sento dei ridolini da dietro. Avranno due anni meno di me. -Ehi, io vado a prendere i pop corn e qualcosa da bere, tu resta qui, ci metto un secondo- annuisco e lo lascio passare -Ma lo avete visto il culo?!- ma che diamine! -E chi non lo nota?- sbuffo. Perchè mi da così fastidio? -Non posso credere che sia qui con questa, non sembrano molto fatti l'uno per l'altra, sono una coppia terribile- doveva essere un sussurro, credo, ma a quanto pare non lo sanno fare. Mi si riempiono gli occhi di lacrime -Infatti! Poi hai visto la faccia? Secondo voi si prende a pugni da sola?- cerco in tutti i modi di fregarmene ma poi mi ricordo che hanno ragione. Non sono abbastanza per stare difianco a Harry. Lo vedo comparire giù dalle scale con un pop corn grande e una coca. Alza lo sguardo per cercarmi e sale le scale -Eccolo ragazze, diciamo che non posso dare sfogo ai miei pensieri- le sento ridere ancora una volta e a me sta salendo un istinto omicida -Eccomi- dice mettendo il cibo ai lati delle poltroncine. Mentre si sta sedendo si guarda intorno e, inevitabilmente, lo sguardo gli cade sulle ragazze. Credo abbiano la bava alla bocca da brave cagnette che sono -Ehi- mormora una delle tre facendo un sorrisetto. Alzo immediatamente gli occhi su Harry. Ha un sopracciglio alzato. Un punto per me -Ehi- dice per poi sedersi. Le sento ridere e le sente anche Harry, per forza, quello che mi uccide è non sapere se gli da fastidio oppure no. Certo che no, è un ragazzo, perché dovrebbe -Potremmo portarlo alla prof. quando facciamo gli dei della Grecia antica in epica!- lo guardo, tende un leggero sorriso, ma poi sbuffa. Vorrei sapere che cosa sta pensando -Ma che ci trova in quel cadavere che a vicino?!- ridono e io cerco di trattere le lacrime. Non posso piangere qui, non davanti a Harry, tanto meno a loro. Ridono sguaiatamente dopo l'ennesima battuta cattiva su di me, Harry ha gli occhi serrati. Abbasso lo sguardo frustrata e sussulto quando si alza di scatto e si volta verso di loro. Mi volto anche io per vedere che cosa fa, le ragazze sono scioccate, probabilmente per il suo scatto e il suo sguardo inceneritore -Ascoltate un po'- comincia Harry e un'espressione di stupore e vergogna si forma sul loro volto -Solo perchè siete puttanelle in cerca di povere e disperate prede, non vuol dire che tutti i ragazzi che trovate vanno a puttane, chiaro? Questa ragazza che è difianco a me, non dovete nemmeno nominarla, vi è chiaro? Siete troppo ottuse anche per solo pensare a lei, andate a giudicare i vostri simili, forse potrebbero darvi retta i cani. Dovreste vergognarvi, alla vostra età giocavo ancora con i soldatini mentre voi siete qui ad assomigliare a zoccole. Non dite più una parola ne su di me ne sulla mia ragazza, chiaro?!- sono scioccata e le ragazze hanno la bocca spalancata -Ho chiesto se vi è chiaro?!- Le ragazze annuiscono frettolosamente e Harry si risiede mettendo un braccio intorno alle mie spalle. Ha davvero detto...la sua ragazza? Fa come se niente fosse successo e le luci si abbassano. Il film sta per iniziare e le tipe dietro sono ammutolite. Io guardo Harry, ma questa volta sembra non accorgersene -Harry?- lo richiamo sussurrando -Mh?- si gira verso di me -Perchè l'hai fatto? Io...non faceva niente- scuote la testa -Non dirlo neanche per scherzo, okay? Non si devono permettere di dire certe cose- rivolge lo sguardo allo schermo e io non dico più niente. Solo dopo qualche istante riporto ancora lo sguardo su di lui -Grazie, Harry- lui mi guarda e sorridendo torna a vedere il film. Il suo braccio è sempre intorno alle mie spalle. Forse non sarà così terribile questo film

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