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Comincio a correre. Si è messo a piovere, ma non fa niente. Corro fuori dal cancello e riprendo a correre lungo la strada deserta, c'è buio pesto. Fa freddo, la pioggia scende velocemente dal cielo e mi sta bagnando i capelli, ho il fiato corto e non ho mai corso così tanto, se mi vedesse il mo professore di ginnastica mi metterebbe dieci in pagella in meno di un secondo. Mi fanno male le gambe anche per la giornata ma sto continuando a correre, la casa di Harry non è lontana.

Corro ancora senza fermarmi e penso siano passati venticinque minuti circa quando mi trovo davanti al cancello del riccio. Suono più volte il campanello e posso scorgere Harry aprire la porta a guardare chi è, riconoscermi ed aprire il cancello. Corro per l'ultimo tratto mentre lui mi aspetta sbalordito sul primo scalino. Salgo le scale e con il fiatone mi fermo più giù di uno -Ma che cosa fai qui?- respiro pesantemente –Hai ... ragione ... - cerco di riprendere a respirare. La pioggia sta bagnando anche lui -Holly respira, stai bene?- annuisco leggermente e continuo -Non dovevi farlo, dovevamo parlarne con calma, non dovevi dire quelle cose e non dovevo scappare via- mi fissa ancora -Ma che cosa ti posso dire? Mi viene da mandare a fanculo il mondo, io ti amo- salgo lo scalino su cui c'è anche lui e i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza. Non l'ho mai detto cosi velocemente ma era troppo che aspettavo di dirlo -Tu sei un problema- dice curvando in su gli angoli della bocca. Sorrido anche io e incastro il mio sguardo nel suo -Sei un problema anche tu, ma sei la mia soluzione Harry, è inutile continuare a negarlo- mette una mano sul mio viso e sposta i capelli bagnati dagli occhi -Ti amo piccola- dice sorridendo e sorrido con lui. Scuote la testa e un senso di leggerezza mi pervade, come se mi fossi tolta un grande macigno dal cuore. Chiudo gli occhi e sento la sua bocca sulla mia. Rido contro di lui e allaccio le braccia dietro il suo collo, mi alzo sulle punte mentre lui mi circonda la schiena con le braccia e mi solleva da terra. Andando indietro apre la porta appoggiandosi contro con la schiena, entriamo in casa e la richiude. Finalmente mi sento bene davvero.

Harry si avvicina al divano e mi lascio cadere all indietro ridacchiando. Lui sorride come se stesse guardando la cosa più preziosa che ha e sfila velocemente la maglietta bagnata lasciandola cadere sul pavimento. Apre la bocca per dire qualcosa, ma lo faccio prima io -Non dire che sto sbavando o me ne vado- ride sguaiatamente -Allora sto zitto- mette le mani hai lati delle mie spalle e si sdraia su di me appoggiandosi al mio corpo e riprendendo a baciarmi. Infilo le dita tra i suoi capelli tirandoli leggermente e sentendolo mugugnare. Lascia le mie labbra e parla -Solo una cosa Holly- gli faccio capire che lo sto ascoltando -Perché lo hai fatto? Io non so se sarei tornato dopo quello che ho fatto- sorrido -Sarebbe stato più facile dire di no, ma non mi pare che nella mia vita ci sia mai stato qualcosa che non sia troppo complicato- ridacchiando e scuotendo la testa ritorna sulle mie labbra -La mia piccola criminale- Si alza in piedi, mi prende la mano e tira su anche me. Saliamo velocemente le scale e entriamo in camera sua senza chiudere la porta. Harry afferra i lembi della mia maglietta e me la fa passare sopra alla testa lasciandola cadere per terra, mette le mani a coppa sul mio viso e io slaccio i miei jeans. Rido mentre mi mette una mano sotto le ginocchia e l'altra dietro alla schiena, mi solleva e mi butta delicatamente sul letto per poi cadere su di me -Mi sento come ... lo yin e lo yang. Tu, la parte buona di me e io... Quel briciolo di insanità mentale in te, la parte cattiva- mormora -Se pensi di essere la mia parte cattiva ti sbagli. Non so come ti vedono gli altri ma tu sei la cosa migliore che c'è in me- I suoi baci scendono sulla mascella e sul collo, sotto l'orecchio. Toglie anche lui l'ultimo indumento che ha indosso e mi bacia la fronte -Sei diventata un' esperta piccola- ridacchio rubandogli un bacio a stampo -Mi hanno insegnato bene- Sorride e io lo bacio.

Mi sta fissando, alza una mano e mi accarezza il volto mettendomi i capelli dietro all' orecchio -Harry- presta attenzione alle mie parole -Mi dispiace davvero per ieri. Quel bacio, non sai quanto l'ho aspettato- Sorride -Sono un idiota io però, ragiono sempre con la mia testa del cazzo- ridacchio -Su questo sono d'accordo- sorride e abbassa lo sguardo sui nostri corpi coperti dalle lenzuola. Lo rialza su di me –Però non ti vorrei diverso da cosi- sorride a trentadue denti e metto l'indice nella sua fossetta. Mi avvicino ancora di più a lui e appoggio le mani sul suo petto, lui mi circonda con le braccia. Intrecciamo le gambe e chiudo gli occhi. Non vorrei essere in nessun altro posto, sempre -Ehi ma, ho lasciato un pezzo indietro, con un po' di importanza anche. Con Liam?- abbasso lo sguardo e passo l'indice sulla farfalla alla bocca dello stomaco –Lui ... è una persona meravigliosa. Dopo che abbiamo parlato al telefono, sono entrata in casa e ho pianto, non ce la facevo più. Liam è arrivato e mi ha detto di venire qui- Harry passa lentamente le dita sul mio braccio nudo e osserva il mio corpo -Ancora arrossisci se ti guardo?- rialzo lo sguardo nel suo -Concedimelo- chiude gli occhi -Non sai quanto sei bella- sospiro -Hai avuto paura a tornare qui?- riapre gli occhi -Hai parlato con Gemma?-,-No ... - sbuffa -Menti di merda- alo gli occhi al cielo -Lo so, ma me ne sono accorta prima di parlare con lei. Ti conosco troppo bene, ricordi?- annuisce leggermente e sposta la testa più vicina alla mia -Ero terrorizzato-,-Eppure sapevi che sarebbe finita così- scuote la testa -Lo speravo con tutto me stesso, ma non potevo esserne certo. Te l'ho detto, non so cosa avrei fatto io al tuo posto, ma spesso mi dimentico di quanto sei fantastica- sorrido leggermente -Sei stanca?- annuisco -Siamo andati al Luna Park oggi-,-E sei finita a fare la tigre- ridacchio -Come se ti dispiacesse- sento il suo sguardo bruciare su di me -Dormi piccola- annuisco e chiudo gli occhi. Passa un braccio sotto il mio collo e mi stringe ancora di più a lui -Quando Liam mi teneva così avevo freddo- sento il suo battito sotto il mio orecchio -Adesso come ti senti?- lascio un bacio nell'incavo del suo collo e rabbrividisce –Lo senti anche tu che è tutto perfetto?- annuisce sorridendo, chiudo gli occhi e mi lascio andare al sonno. Stanotte dormirò bene, ne sono certa.

Mi stiracchio e per sbaglio do un pugno ad Harry che dorme vicino a me. O meglio, dormiva -Ma che fai?- scoppio a ridere -Scusa Harry!- si strofina gli occhi e si mette seduto -Avvisami per lo meno se ti devi vendicare- mi metto seduta anche io –No, ma dai, non ho fatto di proposito- sorride e si fa ricadere indietro chiudendo gli occhi -Sbavo- dico guardandolo, la coperta arriva giusto alla vita -Lo so lo so- mi abbasso su di lui e appoggio le labbra sulle sue mentre mette una mano sulla mia testa -Ci alziamo?- chiede e annuisco -Hai fretta?- si riveste -Sì, voglio che arrivi stasera per tornare a letto- lo guardo storto e ridacchia -Allettante come idea-,-Oh lo so- sorrido e aspetto che si sia messo anche la maglietta. Mi fissa -Resti li?- scuoto la testa -Girati- alza un sopracciglio -Scherzi?- scuote la testa -Dai girati!-,-Ma è ridicolo!- sbuffo -Sono dettagli, girati ho detto!- sbuffa e si volta, io mi alzo e prendo i vestiti -Devo fare un armadio tutto mio qui- dico. Infilo la maglietta e i leggins e sobbalzo quando le sue braccia si attorcigliano intorno alla mia vita e mi solleva da terra. Lancio un piccolo urlo e chiudo gli occhi ascoltando la sua risata all'orecchio. Mi butta sul letto ancora e rotola difianco a me. Si mette a pancia in su e mi porta ad appoggiarmi su di lui -Idiota-,-Ti amo- sorrido, mi alzo e tiro su anche lui ridacchiando, scendiamo e andiamo in cucina.

Accendo il telefono e guardo le notifiche. Due chiamate perse da Liam

"Pronto?"

"Liam! Mi hai chiamata?"

"Holly, stai bene?"

"Si Liam, grazie a te"

"Non sto parlando di Harry, sono felice anche per quello ma ... sono venuti due poliziotti a casa prima, cercavano te, ho dato l'indirizzo di Harry"

È in questo momento che suona il campanello. Mi volto verso Harry allarmata e apre il cancello, guardo dalla finestra i due poliziotti avvicinarsi

"Sono qui Liam, mi faccio viva"

Metto giù la chiamata e Harry apre la porta mentre mi avvicino -Signorina Steven?-,-Sono io, che cosa succede?- spostano lo sguardo su Harry e ancora su di me -Deve venire con noi, può venire anche lei- dice guardando il riccio -Ma che cosa è successo?- il poliziotto sospira -Abbiamo notizie sulla ragazza morta a scuola e ... si tratta di suo padre- mi si blocca il respiro. Che cosa c'entra papà? Sento la mano di Harry stringersi intorno alla mia e cerco di realizzare. Che cosa sta succedendo?



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