Capitolo 30

11.7K 605 14
                                    

Sto quasi dormendo ma non ci riesco del tutto. Quindi Harry chiama per sapere se sto bene? Ed era lui o no ad avermi trovata? Dio, vorrei solo la verità. Forse chiama e basta e mi ha trovata Louis. Mi sembra di aver dormito per anni per risvegliarmi in un'altra epoca e non capire più niente. L'unica cosa che capisco è che lo voglio, voglio che torni. È una cosa da masochisti. Forse è vero che non prova niente per me ma lo voglio qui lo stesso. Ma non so se sarebbe la stessa cosa.

Dei colpi alla porta mi fanno sussultare nel letto e apro gli occhi di colpo. La porta si apre lentamente e la musica di sotto non si sente più. Non so quanto tempo è passato da quando sono salita. -Ehi- la voce di Liam nel buio -Se ne sono andati tutti- dice sedendosi sul letto -Okay- dico con voce flebile -Ascolta non mi va di lasciarti da sola, va bene se resto qui?- sorrido. È bello avere qualcuno che si preoccupa per te.  -A me può solo fare piacere... ma non devi sentirti obbligato- sorride -Sta tranquilla, sono sul divano se hai bisogno- no. Non glielo posso chiedere...però...questo silenzio sta diventando troppo pesante. Non c'è niente di male, giusto? Non sarebbe la prima volta... -Liam!- alzo un po' la voce, sta per richiudere la porta. -Mh?- abbasso lo sguardo anche se non può vedermi con il buio -Non voglio più restare sola...- lo vedo curvare leggermente gli angoli della bocca e torna da me. Si distende sul letto e appoggio la testa al suo petto. -Grazie- non risponde  -Domani facciamo qualcosa- annuisco, tanto so che mi porterebbe fuori con la forza -Ti prego, niente Horror- ridacchia -No tranquilla, domani decidiamo cosa fare- annuisco ancora. Quasi come se Liam fosse un calmante le mie palpebre cominciano a diventare più pesanti e anche se non voglio il sonno si impossessa di me. Spero solo di non sognare niente. Spero di non sognare Lui.

-Ehi bellissima?- il soffio sull'orecchio mi fa rabbrividire ma lo ignoro -Ehi ehi- metto una mano sulla faccia di Liam e lo spingo -Ma ti pare?!- ridacchio tenendo gli occhi chiusi e sento il suo corpo alzarsi dal letto. Si è rassegnato? -Ho detto...EHI BELLISSIMA- la coperta abbandona il mio corpo e rabbrivisco -Sei una zoccola Liam- dico girandomi dall'altra parte. Lo sento ridere sguaiatamente e mi solletica i piedi  -Mi alzo, mi alzo!- cosi dicendo mi alzo e vado in bagno a lavare i denti. Non voglio farlo scappare con l'alito da appena sveglia. Mentre frego i denti Liam si appoggia allo stipite della porta del bagno -Allora che cosa vuoi fare?- scrollo le spalle -Andiamo al centrocommerciale- lo guardo abbassare la testa dal riflesso nello specchio e ricava il telefono dalla tasca dei jeans che sta squillando. La sua espressione cambia. -Holly è...Louis, vado un attimo fuori a parlare- oh... il traditore... annuisco e Liam scompare sentendolo scendere le scale e cominciare a rispondere, poi, la porta che si chiude.

Inzio a prendere i vestiti da indossare, metto dei jeans chiari strappati sulle ginocchia e una maglietta a maniche corte blu con una scritta in bianco. Metto i calzini e infine le all star bianche. Mi ricordano quelle di Harry, come tutto il resto. Intanto vado in bagno e metto la fascia, cazzo, il suo profumo è a casa sua. Torno in camera, mi metto sul letto e aspetto che torni Liam.

Sono passati quindici minuti, ma dove è finito?! Mi alzo dal letto e guardo dalla finestra. In giardino non c'è. Scendo le scale sbuffando e pronta a dirgliene quattro, esco anche dal cancellino -Liam?- lo chiamo guardandomi intorno sulla via, non c'è nessuno -Liam?- mi guardo ancora intorno quando l'occhio mi cade sul marciapiede poco lontano da me. È il suo cellulare. Perchè il suo cellulare è per terra e lui non c'é? Raccolgo il telefono e cammino lungo la via fino alla curva. Guardo a destra e mi si chiaccia il sangue. Liam è sdraiato per terra che cerca di alzarsi invano, ha del sangue sulla faccia e sulla maglietta bianca sporca e tossisce -Liam!- mi avvicino correndo e mi inginocchio vicino a lui. Ha un taglio sul labbro e sullo zigomo, delle macchie rossastre sulla maglietta e dei tagli sulle braccia -Mio Dio Liam che cosa hai fatto?!- tossisce ancora -No-non so ch-chi fosse... e-erano tre uomini, avevano un passamontagna nero- o mio dio...lo...sconosciuto? -Aspetta, ti aiuto ad alzarti- annuisce e io metto il suo braccio intorno al mio collo. Con fatica e con gemiti di dolore da parte sua lo tiro in piedi, zoppica. -Devo chiamare l'ambulanza-,-No! No sto bene- barcolla e non so con quale forza lo tengo su -Guardati!- scuote la testa -No ti prego Holly- sbuffo e zoppichiamo fino a casa. Lo porto dentro e lo faccio sedere sul divano -Aspetta qui non ti muovere- annuisce, io salgo le scale e prendo la cassetta di pronto soccorso sotto il lavandino. Scendo velocemente e la apro. Lo aiuto a togliersi la maglietta... ha un fisico mozzafiato, è un po' imbarazzante, non è come al mare, è... diverso vederlo adesso. Non so perchè. Sento una strana morsa allo stomaco ma agisco. Mi tremano leggermente le mani, è colpa mia. -Mi dispiace Liam- scuote la testa e la sua espressione si trasforma in una smorfia quando passo la mani sulle ferite con la crema -Smettila, non è colpa tua-,-Si invece... era lo sconosciuto, sicuramente- porto il mio viso a pochi centimetri dal suo e gli passo il pollice sul labbro ferito. Mi sta osservando in modo strano. Prende un respiro e sussurra come se potesse sentirlo qualcun'altro -Sei molto bella Holly, più di quello che pensi- alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi color nocciola, sono penetranti -...Liam- serra gli occhi quando passo la crema sullo zigomo e poi li riapre -Harry é un idiota. Non ti avrei mai lasciata andare se fossi stato lui- non rispondo e evito il suo sguardo. Allontano il viso dal suo e metto il panno bagnato preso in bagno sulla ferita più grande che ha sul petto.

-Ecco, fatto...-,-Grazie Hol- abbasso lo sguardo -Non devi ringraziarmi, è colpa mia, non dovresti starmi vicino, sono un pericolo pubblico, sononun danno per quelli che amo, è successo più di una volta- Liam sta per dire qualcosa ma mi squilla il telefono. Numero privato...rispondo titubante

"Pronto?"

"Sei una brava infermiera, se ti dice ancora che sei bellissima non so come potrei reagire..."

mi si blocca il respiro e la mano di Liam afferra il telefono

"Senti non so che cosa vuoi da lei o da me, ma se ti fai ancora vivo chiamo la polizia, ti trovo e non so se ti risparmio, capito lurido bastardo!?"

Dall'altra parte della linea c'è silenzio e poi si sente il rumore della linea staccata. Metto le mani sul viso -Non preoccuparti, sto bene- tolgo le mani e il suo viso è vicino, troppo vicino. La mano di Liam sfiora la mia guancia e i suoi occhi sono incastrati nei miei -Te lo giuro, non ti toccherà più neanche con un dito...- mi bagno le labbra con la lingua e lui abbassa lo sguardo sulle mie labbra. Il suo fiato caldo mi fa rabbrividire. Ha gli occhi socchiusi e li sto socchiudendo anche io -Liam... forse è meglio se vai a casa e ti riposi... io sto bene- sospira e abbassa lo sguardo annuendo. Metto una mano sul suo polso e spezzo il contatto tra la sua mano e la mia guancia. Liam si alza senza dire niente e zoppicando esce lasciandomi sola. Ho il cervello a puttane

Emeralds. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora