Sento il cuore cercare di suicidarsi per il troppo battere. I suoi occhi sono fissi su di me e spero che almeno sbatta le ciglia. Ho paura. Ho tremendamente paura. La lezione comincia e non riesco a prestare minimamente attenzione, voglio solo che quest'ora finisca per rifugiarmi tra le braccia di Harry.
La campanella suona. Si alzano tutti, io faccio più lentamente possibile. Finito di mettere i libri nello zaino mi volto e mi blocco. I suoi occhi, il suo viso, la sua terrificante bocca sono a poca distanza da me, troppo poca. Il mio cuore si ferma, non c'è già più nessuno in classe. Indietreggio e trovo il banco e mi ci appoggio contro quando le sue mani mi prendono i fianchi -Allora è destino eh?- scuoto la testa -Ti prego lasciami andare, Luke per favore- un ghigno cresce sul suo viso -Perchè mai dovrei farlo? L'hai fatto quando l'hai ucciso?! HAI PER CASO AVUTO PIETÀ DI LUI?!- Le lacrime cominciano a scendere sulle sue guance -Non ho ucciso io Jake! Non è colpa mia!- possibile che nessuno senta le urla? Possibile che nessuno venga ad aiutarmi? -Sì invece! Sei solo una puttanella, così vai trattata!- la sua mano entra violentemente in contatto con la mia guancia e mi fa voltare la faccia dalla parte opposta -Lasciami per favore- dico con un filo di voce, forse non ha sentito. La sua mano raggiunge il mio collo, seguita dall'altra -Sei solo una piccola stronza- sussurra al mio orecchio cominciando a premere sulla mia gola con i pollici -Potrei fotterti ancora una volta forse, la prima è stata divertente...sarebbe un peccato gettare via così la tua inutile vita. Che dici? Facciamo un giro?-,-DILLO ANCORA UNA VOLTA BASTARDO!- sobbalzo, è la voce di Harry? Quando le dita vengono strappate dalla mia gola tossisco e mi appoggio al banco cercando di riprendere un respiro regolare. Mi volto verso il riccio che tira un pugno nello stomaco a Luke facendolo piegare in due -Harry!- gli tira ancora un pugno e grida -Sparisci! Non devi azzardati a toccarla ancora o ti ammazzo davvero!- Luke si mette dritto e corre fuori dalla classe nel corridoio vuoto. È un codardo. Harry si volta verso di me, io sto tornano a respirare -Holly, piccola cosa ti ha fatto?- si avvicina per vedermi la guancia ma la prima cosa che faccio è stringere le mie braccia intorno al suo torace schiacciando la mia guancia contro il suo petto -Tranquilla, è tutto okay adesso, stai bene- annuisco leggermente mentre sfrega le mani sulla mia schiena -Come hai saputo che avevo bisogno?- chiedo stando ancora sul suo petto -Non lo sapevo, sono venuto a cercarti alla classe della tua prossima lezione, quando non ti ho trovata sono corso qui. Lo ammazzo quel bastardo- allontana il mio viso dal suo petto e scruta la mia guancia probabilmente arrossata -Lui ha... ha cercato d-di uccidermi...- Harry serra gli occhi e sospira. Salgono ancora lacrime -Non l'ha fatto amore, stai tranquilla-
Io e Harry abbiamo saltato una lezione dopo l'incontro con Luke. Siamo rimasti nella classe seduti dietro ai banchi in fondo. Ho pensato tutto il tempo alle sue parole. Non ho ucciso io Jake, giusto? Ci ho messo troppo tempo per togliermi il senso di colpa, non sarà lui a farmi tornare a quei periodi. Poteva capitare a chiunque. Giusto? Harry mi ha tenuto tutto il tempo la mano come se sapesse che mi infonde tranquillità. Un po' ce l'ha fatta. Alla terza ora siamo andati entrambi nella propria aula e uguale con le altre ore fino all'ora di pranzo. Le ultime due ore sono state una tortura fra trigonometria e diritto. Dopo scuola io e Harry siamo tornati a casa e mi sono addormentata in pochi minuti sotto i suoi baci umidi.
Scendo le scale chiamando Harry, non era in camera -Harry? Sei qui?- Vado in cucina dove trovo un biglietto attaccato al frigo:
Amore dormivi, sono uscito a prendere due cose da mangiare, se non sono ancora tornato non preoccupartiSorrido. L'ultima volta che ho letto una sua lettera è crollato tutto il mio mondo. Sento un rumore, è... la suoneria di un telefono? Non è il mio, è spento e Harry è uscito. E non ha comunque questa suoneria. Mi si ghiaccia il sangue. Non sono sola in casa
Harry's pov
Inserisco la chiave nella serratura della porta quando mi accorgo che è aperta. Ero sicuro di aver chiuso tutto a chiave. Ad ogni modo spingo la porta e entro in casa, quando mi sento cedere le gambe: il vaso sul tavolo in cucina è rotto e in terra, il fiore calpestato. La lampada sul mobile rovesciata, i cuscini del divano tutti per terra e il tavolino crepato. Il panico si impossessa di me -Holly?- salgo le scale velocemente quando trovo il suo cellulare per terra su uno dei gradini a metà scalinata -Holly!- grido ancora. Raccolgo il telefono e corro al piano di sopra, in camera. Non c'è, le coperte sono ai piedi del letto, segno che si è alzata. -HOLLY!- scendo ancora le scale a passo svelto e metto le mani nei capelli respirando molto pesantemente. Abbasso gli occhi sul tavolo. C'è un foglio con una scritta a biro rossa. Mi manca il respiro
Credo che per la tua ragazza sia finita ormai, spero che tu le abbia detto addio. SconosciutoLo so che il capitolo è corto, spero sia comunque decente xx
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...