-Sei solo una puttana!- Harry è furioso, ma non gli ho fatto nulla! -Smettila di gridare Harry ti prego!-,-Grido quanto cazzo voglio puttana! Ti odio!- va verso la cucina e spalanca un cassetto -Io ti amo invece Harry! Ti amo così tanto!- così dicendo mi si avvicina con un coltello in mano e l'ultima cosa che sento è il buio che mi avvolge.
Mi sveglio urlando, sono sudata e le coperte sono giù per terra. Spero non sia un'altra crisi, ma non mi sembra. Sobbalzo quando la porta si spalanca e il riccio compare sulla soglia con la faccia sconvolta. Io nel frattempo mi metto seduta sul letto e guardandolo cerco di recuperare le coperte. -Holly! Mio dio che spavento mi hai fatto prendere piccola! Stai bene?- sorrido a quelle parole. Anche lui ha pensato a una crisi e in un certo senso sembra che abbia anche lui paura quanto me, anche se non è possibile. -No Harry, è stato solo un incubo- e che incubo! Il peggiore della mia vita. Sento ancora il mio battito accellerato -Ne vuoi parlare?- scuoto la testa e mi accorgo di una lacrima che sta salendo ma non la faccio notare -Ehm...Okay allora...buonanotte, chiamami se hai bisogno- non ce la faccio -No, Harry!- si volta con un'espressione sopresa sul volto -Ti prego resta qui- senza perdere tempo annuisce e si avvicina a me, si sistema sotto le coperte appena racuperate e mi stringo a lui. -Ti prego Harry, non andartene- dico e non riesco più a tenere le lacrime -Ssssh, sono qui, dormi piccola- annuisco contro il suo petto mentre mi attorciglio a lui il più possibile e chiudo gli occhi. Sento il suo cuore battere ed è meglio che chiudermi nel mio mondo fatto di musica e disegni, ma forse, Harry è stato così bastardo da essere diventato il terzo componente del mio mondo, un componente di cui ormai non posso fare a meno.
-Holly!! Dai svegliati puzzola! Dobbiamo andare a scuola!- mi sento scuotere davvero troppo forte e improvvisamente la coperta non è più sopra il mio corpo che ormai, è attraversato da mille brividi di freddo. -Ma tu sei pazzo Harry! Col cazzo che mi alzo stamattina- cerco la coperta con la mano senza aprire gli occhi ma posso sentire la sua risatina -Ah si?- e silenzio. Spalanco gli occhi quando le sue lunghe dita affondano nella mia pancia e cominciano a muoversi in modo da farmi il solletico. Comincio a scalciare e a ridere mentre mi contorgo cercando di sfuggire alla sua presa -Ahaha no Harry t-ti prego ahaha smetila!!- mi manca il respiro ormai dal tanto ridere e ci manca poco che cado giù dal letto. -Per favore! Harry!!-,-Ti alzi?- se riuscissi a parlare risponderei! Coglione -S-si ma ti prego lasciami ahahaha non ce la faccio più!- e finalmente respiro quando le sue mani abbandonano il mio corpo. -Dai, siamo già in ritardo- incrocio le sopracciglia Non siamo in ritardo se andiamo in macchina... -Harry ci mettiamo poco ad arrivare in macchina a scuola- scuote la testa mentre si avvia verso il bagno -No piccola, dobbiamo andare in pullman, non sono venuto in macchina ieri o ti saresti accorta che ero qui a casa tua...- oh no...Il pullman no. Abbasso lo sguardo senza rispondere quando ricompare in camera e mi si avvicina inginocchiandosi davanti a me -Ehi, non ti toccheranno. Non più, okay?- alzo lo sguardo e lo incateno a quegli smeraldi illegali sorridendo leggermente facedo un cenno con il capo. Mi da un bacio sulla fronte e si alza -Dai, o perdiamo il pullman- mi tende la mano, la afferro e con uno strattone mi alza. Vado in bagno e mi lavo la faccia con acqua fredda. Prendo la busta dei trucchi e prendo il correttore anche se di segni non ho praticamente più. Arriva Harry e si mette difianco a me. Questo specchio è troppo piccolo per tutti e due! Comincia a sistemare i ricci ribelli cercando di mettere decentemente la fasca quando mi urta con il comito mentre sto mettendo una leggera linea di eye-liner. Spalanco la bocca quando comincia a ridere. Mi guardo allo specchio. Ho una grossa linea nera che va dall'occhio a sotto la guancia. Stupido Styles! -Ops...- e ride. Stronzo. -Vaffanculo Harry!- così dicendo afferro velocemente il rossetto rosso dalla busta, lo apro e lasciandolo di merda glielo passo sulla faccia in una riga rossa che va dalla fronte al naso. Faccio un sorrisetto compiaciuto mentre lui è immobile a guardarmi stupito. La mia vittoria dura poco visto che afferra il dentifricio e togliendo il tappo me lo spruzza sull'altra guancia -Harry!!- comincia a ridere e io afferro il borotalco facendo per buttarglielo addosso ma quando sono con le braccia tese verso l'alto per farlo cadere sui ricci che ama tanto le sue grandi mani afferrano i miei polsi frenandoli. Si avvicina al mio viso e mi soffia sulle labbra con voce roca -Eh no piccola- sorride malignamente e io resto incantata a guardare i suoi occhi puntati nei miei. Abbasso le braccia ma resto vicino al suo viso. Le sue labbra mi dicono "fallo fallo, baciaci fallo"e il mio autocontrollo va quasi a puttane quando le dischiude e si avvicina ancora di più. Praticamente quasi toccano le mie e senza rendermene conto sto succhiudento gli occhi. Torno alla realtà quando una sua mano si posa sul mio fianco e mi scosto velocemente -Ehm...Harry facciamo davvero tardi!- abbassando lo sguardo annuisce e si pulisce la faccia dal rossetto. Io intanto tolgo il dentifricio e sistemo l'eye-liner e mi spazzolo. -Ehi mi presti un quaderno? Non ho lo zaino...- cosa?! Pensa di andare a scuola senza lo zaino e il materiale?! Ah giusto, lui è Harry -Certo- scuoto la testa e vado nella mia stanza. Prendo un quaderno nuovo dal cassetto mettendolo nel mio zaino -Te lo do a scuola, non è che giri con il quaderno in mano- annuisce sulla soglia della porta e resta a guardarmi. Apro l'armadio e prendo una maglietta pulita, bianca con un disegno astratto nero per poi recuperare i miei jeans. Sto per togliere la maglietta quando mi ricordo che c'è un ragazzo in camera mia. -Ehi pervertito, esci- gli dico -Oh ma dai...- ride e io inarco le sopracciglia sorridendo -Sparisci va!- ridendo fa per andare al piano di sotto e io posso cambiarmi in pace. Una volta finito prendo lo zaino, il cellulare staccandolo dal caricatore e dopo essermi infilata le Vans scendo. -Vuoi mangiare?- chiedo -Non abbiamo tempo, prendiamo qualcosa al bar vicino alla fermata- annuisco e mentre anche Harry mette le scarpe apro la porta. Harry passa e la chiudo. -Ehi non preoccuparti, se si azzardano a dirti qualcosa ci sono io- mi dice mentre camminiamo. Come fa ad accorgersi che sono preoccupata? Oh si...forse perchè non parlo, tengo lo sguardo basso e sospiro continuamente. Ma ho sempre fatto così e non se ne è mai accorto nessuno...perchè lui si? -N-non sono preoccupata-,-Oh ma smettila, non puoi mentire con me- non rispondo e arriviamo in poco tempo al bar, entriamo e prendiamo velocemente due brioches da mangiare alla fermata.
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...