-Ehi piccola- sento delle labbra umide e calde risalire lungo il collo finendo a succhiare il lobo del mio orecchio -Amore...- socchiudo gli occhi e li sbatto più volte -Dai amore mio svegliati- sentire queste parole è meraviglioso. Apro gli occhi e mi volto verso Harry -Mh... buongiorno- sorride e mi da un bacio sulla fronte -Buongiorno!-,-Ma che ore sono?- sospira e mi da un bacio sulla guancia. Noto solo adesso che è vestito -6.40- spalanco gli occhi -E perchè mi hai svegliata così presto!?- ridacchia -Perchè è lunedi e dobbiamo entrambi tornare a scuola- sbuffo. Ha ragione.
Sono passate due settimane dalla morte di papà e francamente, anche se mi manca un po', mi sono tolta un peso. Il giorno l'incidente io e Harry siamo andati a casa mia e ho preso la mia roba, alcuni vestiti, trucchi e quello che poteva servirmi. Gli ho detto che non era necessario ma ha insistito quindi adesso vivo a casa sua. È stupendo. Abbiamo anche fatto il funerale a papà e solo in quel momento ho capito che razza di vita avesse mio padre, al funerale c'eravamo solo io e Harry e una signora che era li a pregare per conto suo. È stato infinitamente triste. Forse sta meglio adesso. Non lo perdonerò mai per quello che ha fatto alla mamma, forse per avermi fatto del male ma il fatto che ha ucciso la mamma verrà in mente ogni volta che penserò a lui. -Ma dobbiamo andarci per forza?- sento Harry alzarsi dal letto -Si piccola, dai abbiamo ancora questa settimana e ci saranno le vacanze di Natale quindi... facciamoci vedere almeno in questi giorni- annuisco e mi alzo anche io. Apro l'armadio che mi ha ceduto Harry e scelgo un paio di leggins e una felpa pesante. Sfilo la maglietta e la metto poco ordinatamente sul letto per infilare la felpa -Wow, fai pure- mi dice Harry, ormai non ho più vergogna a cambiarmi davanti a lui, abbiamo passato situazioni molto più intime. Gli faccio la linguaccia -Come se ti dispiacesse- ridacchia e scende le scale. Prendo un paio di calze spesse per poi infilare gli stivaletti. Vado in bagno e lavo la faccia mentre sento Harry giu da basso preparare qualcosa per colazione. Lo sento imprecare e ridacchio. Metto un po' di mascara e dopo aver indossato la fascia vado giu da basso -Tutto okay?- chiedo -Questo fottuto bicchiere si è rotto- ridacchiando sposto lo sguardo sui vetri rotti sul tavolo -Ti sei tagliato?- scuote la testa e mi porge un bicchiere di spremuta d'arancia. Ringrazio e la bevo velocemente, lui la sua deve averla gia bevuta. Infila anche lui gli stivaletti e io ripongo il bicchiere nel lavandino, lo raggiungo mettendo il giubbotto e la sciarpa e prendo lo zaino in spalla guardando lui fare la stessa cosa -Pronta?- annuisco incerta. Ho paura, l'ultima volta che sono entrata a scuola è stato quando è morta Ashley -Harry...-,-Dai parla- lo sa già, non posso nascondergli niente è ovvio -Se...se pensassero che ho...ucciso Ashley?- sospira -Non succederà. Staremo insieme appena possiamo, okay?- annuisco mentre mette le mani a coppa sul mio viso dandomi un dolce bacio a stampo. Sorrido e usciamo salendo in macchina. Il telefono che tengo tra le mani si illumina. Apro il messaggio e mi si ghiaccia il sangue. Non mi aveva più scritto, l'ultima volta è stato la sera dell'incidente -Va tutto bene?- chiede il riccio mettendo in moto. Sento le lacrime salire
Da: Sconosciuto
Potrei ucciderlo, o forse potrei prendere teSta parlando di prendere Harry... mi viene una morsa allo stomaco e non so che cosa rispondere. Sta dicendo che vuole uccidere Harry -Holly chi è?- giro la testa con la gola secca verso di lui -Holly maledizione che cosa c'è?!- Harry accosta e mi prende il telefono dalle mani -Chi cazzo è?- scuoto la testa e copro la faccia con le mani -Holly ti prego, chi è?- vedendo che non rispondo fa scorrere il resto della conversazione -Da quanto tempo ti minaccia?-,-D-da quando sei partito- le lacrime scendono -Parlava di te nell'ultimo messaggio Harry, di te- comincio a singhiozzare mentre Harry mette la fronte contro la mia -Shht Holly calmati e spiegami, sai chi è?- annuisco appena -Parti, non restare fermo qui, ti spiego andando a scuola- Harry mette in moto e ripartiamo -Per l'amor del cielo spiegami che cazzo succede- prendo un respiro cercando di smettere di singhiozzare -Lui... lo conosco, lo conosci anche tu. Lui è... quello che mi ha... vio-violentata e che ha... violentato e ucciso Ashley- porta di scatto lo sguardo su di me -Chi è?- scuoto la testa e abbasso lo sguardo -Non posso dirtelo Harry... ti farà del male-,-CHI È CAZZO!- sobbalzo sentendo altre calde lacrime scendere -Lu-luke...-,-Quello che ti ha baciata alla festa!?- annuisco e vedo le sue nocce diventare bianche per la stretta troppo forte sul volante. I suoi lineamenti si induriscono e sbuffa sonoramente -Perchè non lo hai detto alla polizia?!-,-Lui mi segue Harry! Sa sempre dove e con chi sono, mi ha minacciata troppe volte! Aveva smesso ma ha ricominciato!- scendiamo dalla macchina nel parcheggio della scuola. Mi raggiunge mentre chiudo lo sportello -Ho paura Harry! Non voglio che ti faccia del male io... sarebbe solo colpa mia!- mette una mano sul mio collo e mi stringe a lui mentre comincio a singhiozzare schiacciando il mio viso contro l'incavo del suo petto. Sento l'odore di menta entrarmi nelle narici. Nel c'è nessuno nel parcheggio -Calmati piccola, non mi farà del male e non lo farà nemmeno a te- continuo a singhiozzare sul suo petto mentre sentiamo suonare la campanella -Ci sei?- annuisco mentre riesco a placare i singhiozzi -Ma che cosa vuole da te?!- abbasso lo sguardo -Lui... lui è il cugino di Jake Harry. Vuole vendicarlo, è convinto che io abbia causato l'incidente, ha ucciso Ashley e ha fatto in modo che io la trovassi e lui trovasse me, non ha paura di uccidere, l'ha gia fatto...- mi prende la mano -Non mi toccherà Holly, te lo prometto, la smetterà, devo solo trovarlo-,-No! Non puoi andare da lui! Ti prego!- comincia a camminare senza riapondere tirandomi dietro verso l'entrata -Promettimelo Harry!- sbuffa e annuisce.
Quando entriamo troviamo ancora tutti gli studenti formicolare per il corridoio. Quando cominciarono ad accorgersi di noi le loro facce passarono da annuiate a stupite e... impaurite. Sento la mano di Harry stringere la mia e faccio un respiro profondo -Che avete tutti da guardare?! Andate avanti con le vostre cazzate!- Alle parole del temibile Harry Styles tutti proseguirono per la loro strada a testa bassa. Dimenticavo che Harry ha una certa importanza qui dentro. Attraversiamo il corridoio per raggiungere la mia classe. Ad un tratto mi volto per due voci femminili alle nostre spalle -Holly?! Harry?!- Aby e Sarah sono immobili a fissarci per poi correre da me e stringermi. Lasciandomi si rivolgono a Harry -Ehi- dice lui -Ehi?!- vedo i loro occhi diventare rossi. Harry sa che deve vedersela con due belve -Tu dici ehi?! Quando cazzo sei tornato?!- Sarah sta gridando un po' troppo mentre Harry si guarda intorno e io trattengo a stento le risate -Quando è stata arrestata- le loro bocche si spalancano -Tu. Lurido stronzo! Sei un completo idiota! Ma cosa ti salta in testa eh?! Prendi vai, sparisci e torni così alla cazzo?!-,-Aby... non gridare così!- Aby rivolge lo sguardo a me e mi nascondo un po' dietro il braccio del riccio -E tu torni da lui così?! Da questo bastardo?! Che ne è stato di te e Liam?!- a nominarlo sento i muscoli di Harry tendersi ma gli accarezzo la schiena e si calma -E smettetela! Nemmeno lei mi ha insultato così!- Sarah fa cadere lo zaino per terra e si avvicina si scatto a Harry puntandogli il dito indice sul petto e fissandolo negli occhi -Non. Dire. Niente.-,-Ragazze ci vediamo un giorno di questi e vi spiego tutto, dobbiamo entrare in classe!- prendo Harry e lo strappo dalle grinfie di Sarah procedendo per il corridoio -Ho paura di loro- ridacchio -Dovresti- Arriviamo difianco alla mia classe e Harry si porta la mia mano alla bocca lasciandoci un bacio -Se lo trovo in giro lo ammazzo- scuoto la testa -Harry ti prego, evitalo ti scongiuro. Non credo sia solo in questa cosa- sbuffa -Okay- mi di un bacio sulla guancia e entro in classe. Non gli crederò mai. Passo tra i banchi sentendo gli sguardi di tutti puntati su di me, il professore non c'è ancora in classe e non parla più nessuno, se ne stanno tutti in silenzio a fissare me. Vado all'unico banco libero che c'è, in seconda fila e alzo lo sguardo guardandomi un po intorno. Lo sguardo che brucia di più è nell'angolo opposto della classe. Quanto un ghigno cresce sul suo volto mi si chiude lo stomaco, le sue iridi azzurre sono fisse su di me e non credo si sposteranno
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...