Capitolo 44

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"Papà?!"

Non può essere lui... lui è in prig...oh no, è uscito, me l'ha detto Gmma quando è venuta qui. Tutti i presenti mi stanno fissando con aria interrogativa

"Che cosa... che cosa sta succedendo?"

Ridacchia ancora

"Ti avevo detto che mi sarei vendicato prima o poi... quale miglior modo di farlo se non toglierti quello a cui tieni di più?"

"Lasciala andare, non ti azzardare a toccarla"

"Credo che sia troppo tardi figliolo"

Ridacchia ancora e io sto per farlo esplodere con il pensiero

"Che cosa c'è? Ti dà fastidio pensare che qualcuno che non sei tu l'ha assaggiata, toccata? È solo una donna figliolo"

"Non chiamarmi figliolo e non toccare Holly"

"È una puttanella assassina, decideremo il da farsi"

Silenzio e una seconda voce

"Sorpresina Styles"

"Luke, che cosa vuoi da lei?"

"Credo che... mah. Avevo un certo piano... ucciderla magari, dove lei ha ucciso Jake. Si chiama vendetta. Andarsene dai ricordi per tornare a casa e morire nella nostalgia di una persona. Che triste fine. Quel ponte sarà il suo patibolo, vicino alla casa che tanto amava... che tenerezza. Al diavolo Styles"

"Non f- pronto?! Pronto!!"

Stringo il telefono nella mano come se riuscissi a stritolarlo -Harry?- nello sguardo di Louis c'è terrore, lui sa con chi parlavo -C'è dietro lui, vuole... vendicarsi, è d'accordo con Luke-,-Che cosa facciamo?- guardo le facce degli altri, confusi. Loro non sanno -Harry? Con... con chi hai parlato?- chiede Aby con voce tremante. Serro la mascella e guardo Louis -Se la polizia non vuole darmi una mano, allora me la caverò da solo- sposto lo sguardo su Zayn quando parla -Che cosa facciamo?- abbasso lo sguardo per poi rialzarlo -Vado a cercarla-,-Vengo con te- esclama Liam -No, Liam dovete restare qui, Luke è pericoloso-,-Appunto, verrò io Harry, Liam tu sai bene come sono andate le cose, devi restare qui in caso succedesse qualcosa- sposto lo sguardo su Zayn -Sei sicuro?- Lui annuisce -Si, Lou e Niall staranno qui con le ragazze e Liam è la loro principale fonte di informazione. Tu mi spiegherai bene quello che è successo mentre andiamo- sospiro e annuisco -Va bene- Vedo Sarah consolare Aby -Allora noi andiamo e vi lasciamo partire ragazzi- alle parole di Aby annuisco e tutti, tranne Zayn, escono -Non abbiamo tempo quindi ti presterò qualche vestito io- dico al moro mentre mi segue su per le scale -Harry aspetta un attimo, dove andiamo a cercarla?- sbuffo -Luke ha detto qualcosa, dove lei ha ucciso Jake, andarsene dai ricordi per tornare a casa e morire... sono tornati dove abitava prima Holly credo, noi dobbiamo andare a Londra-,-E se non fossero li? Harry credo che dovremmo aspettare la polizia...- mi blocco e gli punto un dito sul petto -No. Se tu vuoi venire vieni Zayn, io vado a cercarla- Zayn annuisce intimorito e salgo le scale per poi afferrare il mio zaino e quello di Holly svuotandoli dei libri di scuola. Apro l'armadio e ne ricavo non ho idea di quanti jeans o pantaloni della tuta mettendone un po' in uno zaino e un po' nell'altro. Prendo delle magliette pulite e faccio la stessa operazione per poi prendere dei boxer. Sento lo sguardo preoccupato di Zayn addosso a me e mi sta irritando -Harry?- chiudo in fretta la cerniera degli zaini e con uno strattone quello bianco cade facendomi imprecare -Harry!- mi volto di scatto sbraitando -Che cazzo c'è?!- sospiro quando mi accorgo di aver fatto una stronzata. Mi metto le mani sulla faccia -Mi dispiace Zayn- si avvicina e mi da una pacca sulla spalla -Amico devi cercare di tranquillizzarti, non servi a niente in questo stato. Devi respirare e ragionare, devi essere lucido Harry- annuisco -Okay- ispiro e espiro lentamente ricacciando indietro le lacrime -Hai ragione- Zayn mi fa un sorriso forzato e rassicurante. Apro il cassetto con le lettere e le faccio passare velocemente, ci sarà per forza un indirizzo o qualcosa. Leggo velocemente il contenuto delle pagine e una parte di una lettera richiama la mia attenzione: ti ricordi? Facevamo la gara di velocita ogni giorno dalle scuole medie a casa mia, prendevamo sempre l'acqua del fiume da lanciarci addosso e il mio record era di dieci minuti e alcuni secondi. Il tuo di otto. Dovevo allenarmi per ginnastica, non volevi avessi una insufficienza. Ci divertivamo un mondo J. Non sai quanto manchi. Ti ricordi quando quel cane ti ha ricorso? Era un Alano ed era davvero enorme. Io ridevo a crepapelle, non riuscivo a smettere e tu sei arrivato nel cancello di casa in soli cinque minuti. È stato esilarante, soprattutto quando ha smesso di inseguire te ed è venuto da me per farsi grattare la pancia. La tua faccia era epica

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