13. Struisvogelpolitiek

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Se usi le labbra per
scrivere sulla mia pelle,
ti farò leggere i brividi.

Becky.

Mi alzai con cautela, nascondendo un'impercettibile smorfia di dolore che la ferita al fianco mi strappava. Speravo che Jace non cogliesse il mio momento di debolezza e non si accorgesse di nulla, mentre la risata giocosa che si era aperta sulla mia bocca si dissolveva gradualmente. Il battito del cuore accelerava nel petto incontrollato, per tutto quello che stavo provando in quell'istante di liberazione.

In quel momento, non ricordavo di essermi sentita così bene da tanto tempo. Jace, in un modo sconosciuto, era capace di toccare corde emotive sia negative che positive che nessun altro aveva mai raggiunto. Non riuscivo a spiegare come fosse possibile che una persona potesse avere un impatto così profondo su di me, non mi era mai successo. Era come se lui avesse la chiave per aprire i miei sentimenti, e far fluire tutte le emozioni che avevo tenuto nascoste per così tanto tempo.

Il nostro legame andava oltre la superficie, lo sentivo, c'era qualcosa che ci univa, svelando strati di comprensione reciproca e connessione profonda. Era come se avesse il potere di leggere i miei pensieri più profondi e di rispondere esattamente a ciò di cui avevo bisogno.

Sentì la sua presenza alle spalle, la sua mano colse le ciocche dei miei capelli ed io chiusi gli occhi.

«Parlami di questo Heathcliff che ti piace così tanto.» Soffiò sul mio collo, lasciando che il suo profumo si insinuasse dentro di me.

«Heathcliff é crudele, vendicativo, violento.» Gli spiegai. «È un mostro che compie azioni aberranti, è un antieroe.»

«Scommetto che poi s'innamora...» Lasciò in sospeso la frase.

«Jace.» Soffiai eccitata, quando sentì il calore della sua mano vicino al collo e visti la sua lingua leccarsi le labbra.

Non aveva nemmeno bisogno di toccarmi completamente per farmi sentire le gambe tremare.

«E scommetto anche che la loro storia è tormentata.» Incalzò ancora, spostando le labbra vicino alla mia bocca. «Continua a descrivere la visione che hai di lui, sono curioso.»

Il cuore mi batteva frenetico nel petto, ogni fibra del mio corpo era dominata da lui, si insinuava come un veleno potente e senza antidoto.

«Heathcliff é paragonabile ad una bestia e ad un demone per i suoi modi. È crudele, calcolatore, convinto di non commettere alcun male perché dal suo punto di vista sta solo riparando ad un torto subito. La sua è una vendetta a 360 gradi perché non si accontenta di far soffrire, lui vuole proprio annientare, senza pietà per nessuno.»

Jace s'irrigidì, tirandosi improvvisamente indietro e fissandomi come se si fosse appena bruciato.

Drizzò le spalle e mi osservò infastidito, intimandomi a non continuare.

«E alla fine?» Mi chiese, curioso, come se parlasse in modo personale, con una nota di rabbia nella voce. «L'amore per lei, lo salva?»

«Lei sposa un altro.» Gli rivelai.

«Quindi é una stronza.» Costatò.

Scossi il capo sorridendo, evitando di star attenta ai dettagli, acchiappando tra i denti il labbro inferiore.

«Quello che prova per lei diventa ossessione, pazzia, qualcosa di terrificante.» Gli spiegai. «Il punto é che lei muore, confessando il suo amore per lui.»

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