É bellissimo essere
la debolezza di un
uomo forte.Becky.
Fuggii di corsa dalla classe, desiderosa di liberarmi dalla tensione che c'era rimasta intrappolata dopo la lezione di Landon e che mi aveva perseguitata per il resto della mattinata. Con passo svelto, mi rifugiai nella tranquillità della biblioteca.
L'idea di saltare l'ultima ora era allettante; non avevo la minima voglia di ascoltare la professoressa Pennys, dopo la spiacevole scenata in palestra, mi bastava vederla da lontano per farmi venire il mal di stomaco. Solo ripensarci mi faceva sentire a disagio.
In quel silenzioso rifugio di libri, lasciai andare un sospiro di sollievo, cercavo solo un po' di pace, anche se ero consapevole che non sarebbe durata a lungo.
Adagiai i libri sulla scrivania, insieme alla borsa, e strinsi le gambe quando un brivido mi attraversò la schiena.
Lui era lii.
«Hai cambiato scrivania, honey?» Mormorò al mio orecchio, facendomi sussultare.
Chiusi gli occhi per un istante, quando il suo profumo invase il mio spazio, mandando al diavolo la mia ragione e richiamando il dolce ricordo di essere stata adagiata sul suo petto muscoloso la notte prima.
«Non hanno ancora ripulito il tuo sperma.» Risposi secca, non so con quale nonchalance, aprendo di nuovo gli occhi. E non stavo scherzando, c'erano ancora delle macchie bianche sulla superficie scura, era disgustoso.
La sua risata improvvisa mi raggiunse alle spalle, mentre la sua mano si insinuava tra i miei capelli, posandosi delicatamente sulla mia guancia. Il suo petto si adattò con precisione alla mia schiena, come se fossimo due pezzi di puzzle destinati a completarsi. Le sue carezze leggere con il naso fecero accelerare il battito del mio cuore, portandolo fino in gola.
«Così mi farai sfiorare l'indecenza solo pensandoti.» Ringhiò piano, facendomi sentire i brividi lungo la schiena.
Un groviglio nello stomaco mi prese, strinsi le labbra mentre deglutivo con difficoltà. Era lui a detenere completamente il controllo su di me; non potevo più andare da nessuna parte.
«Jace.» Il respiro affannato, inarcai la schiena e mi inclinai leggermente in avanti, piantando le dita sul tavolo per cercare un sostegno.
I miei pensieri tornarono ancora alla notte precedente, a quanto fosse stato meraviglioso essere avvolta tra le sue braccia, rendendomi consapevole di quanto non avrei mai potuto più farne a meno.
Il suo viso si insinuò nell'incavo del mio collo, il suo fiato caldo sulla pelle. Le sue labbra mi sfioravano, mi provocavano, mi stuzzicavano. Il mio respiro accelerò incontrollato, sentii il calore tra le gambe e un desiderio irrefrenabile di essere toccata da lui.
«Dillo ancora.» Incalzò. «Dii il mio cazzo di nome, e fammi sentire quanto sei eccitata.»
Le sue dita scivolarono sul mio fianco, stringendo attraverso il leggero maglione. Sentivo il suo respiro corto; era eccitato quanto me.
«Jace.» Boccheggiai, sentendo un fremito incontrollato al basso ventre che mi tolse la lucidità.
«Vuoi scopare, honey?» Digrignò i denti, la sua voce subii una metamorfosi, trasformandosi in qualcosa con cui avevo già avuto a che fare. «Possiamo farlo subito se vuoi.»
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Sonder
RomanceDark Romance. Di droghe primarie e derivanti, ne avevo provate parecchie, ma nessuna delle mie esperienze passate aveva mai generato una dipendenza psicologica, a differenza di quanto era successo con lei dopo quel bacio. Era più pericolosa di una c...