Solo un amore impossibile
può essere eterno.Jace.
Per la festa di quella settimana avevo lasciato tutto nelle mani di Logan, visto che non ero in grado di gestire nulla ultimamente, e dovevo dire che se l'era cavata abbastanza bene.
Il caos nella mia testa poteva essere paragonato a quello che in quel momento c'era dentro quel posto buio e asfissiante, da cui sarei scappato volentieri portandomi via anche lei. Un totale disordine mentale, una mancanza di regolarità, incontrollabile, e sull'orlo della follia estrema.
Quarantotto ore nell'oscurità dei miei pensieri, una dipendenza intensa che mi faceva desiderare il suo profumo come un necessario raggio di luce.
L'ecstasy può dare dipendenza.
La marijuana può dare dipendenza.
L'hashish crea dipendenza.
Il crack crea grave dipendenza fisica e psichica.
La cocaina crea un elevata dipendenza psichica.
L'abuso di morfina produce una subordinazione, e grave dipendenza fisica e psichica.
Di droghe primarie e derivanti, ne avevo provate parecchie, ma nessuna delle mie esperienze passate aveva mai generato una dipendenza psicologica, a differenza di quanto era successo con lei dopo quel bacio.
Era più pericolosa di una combinazione letale di sostanze stupefacenti. Era come un veleno irresistibile, una fusione di desiderio che si insinuava in ogni parte di me. Era entrata in circolo e si era unita ad ogni fibra del mio corpo, era diventata più travolgente della lussuria stessa. Profumava di proibito, aveva l'odore che hanno i diavoli e portava con sé il divieto.
A prima vista, sembrava tutto positivo per me. Il dilemma sorgeva dal fatto che aveva spalancato le maledette porte del paradiso, catapultandomi dentro come se volesse costringermi a vedere la luce. E io, detestavo la luce.
«Smettila di fissarla come se volessi ucciderla.» Logan si sporse sul mio orecchio, sovrastando la musica del locale.
Rivolsi lo sguardo alla bottiglia di Jack Daniel's sul mio grembo, svitai il tappo con un gesto preciso delle dita, lasciandolo cadere sul pavimento. Tanto, non ne sarebbe rimasto niente. Strinsi la mano intorno al collo di vetro, tanto forte da far sbiancare le nocche.
«È una bella idea, sai.» Gli feci notare, portandomi l'alcol alla bocca.
Lui mi fissò, scosso da quello che avevo appena detto.
«A volte, i tuoi pensieri mi inquietano.» Rise lieve, in modo isterico, come se pensasse che stessi scherzando.
La mia mente si agitava in un vortice di pensieri oscuri, forse contemplando seriamente un atto così radicale. Se eliminare la sua presenza dalla mia vita richiedeva quel passo estremo, ero disposto a portarlo a termine. Nel perseguire il mio piano autodistruttivo, intravedevo solo una via d'uscita: liberarmi di lei, anche se ciò significava infliggermi un danno irreparabile.
Non volevo alcuna dipendenza nella vita.
«Perché stai scherzando.» Si schiarii la voce, avvicinandosi al mio viso. «Non arriveresti mai a tanto. Giusto, Jace?»
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Sonder
RomanceDark Romance. Di droghe primarie e derivanti, ne avevo provate parecchie, ma nessuna delle mie esperienze passate aveva mai generato una dipendenza psicologica, a differenza di quanto era successo con lei dopo quel bacio. Era più pericolosa di una c...