Cap.37

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Nella campagne fuori città di New York, era sera tardi e gli unici rumori che si sentivano erano il canto delle cicale e il motore della moto che sfrecciava sulla strada. Sarebbe stato qualcosa di normale da vedere se non fosse per il fatto che stasera avremmo ci saremmo intrufolati in una vecchia postazione militare. Arrivati a destinazione, ho nascosto la moto all'entrata del bosco e poi ci siamo entrati dentro.

Shun:Dovrebbe essere più avanti.

Abbiamo continuato a camminare finché non abbiamo visto un grande edificio. Era vecchio, l'esterno della mura era rovinato e c'erano delle travi di legno attaccate alle finestre, ma non cadeva completamente a pezzi. Visti i tempi a cui apparteneva, deve essere stato anche stato aggiustato un pò di recente. Abbiamo visto i fari di alcune macchine avvicinarsi, così siamo corsi dall'altra parte dell'edificio dove si trovava il condotto d'aria che avemmo usato per infiltrarci dentro. Ho staccato la ventilazione di ferro a mani nude e ho fatto entrare per primo Shun. Il condotto era così stretto che saremmo rimasti bloccati se fosse stato anche solo leggermente più piccolo. Dopo aver strisciato fino al primo piano, siamo arrivati ad un bivio.

Shun:Entrambe le strade portano a molte stanze.

Ha detto controllando la mappa.

Io:Io vado a destra, tu a sinistra. Avvertimi se succede qualcosa e non uscire dai condotti.

Abbiamo entrambi inserito un autricolare per permetterci di comunicare a distanza.

Shun:Certo, non voglio mica morire. Chissà come mi farebbero se mi trovassero qui.

Ci siamo divisi. Il mio cammino non è durato molto visto che mi sono trovata davanti ad un vicolo cieco. Ho staccato la ventilazione sotto di me e ho controllato che non ci fosse nessuno prima di scendere. Per ora, sembra che non ci sia nessuno dei paraggi.

Io:Shun, hai trovato qualcosa? Io sto per controllare delle stanze nell'area ovest.

Shun:I...N...R...

Il segnale era disturbato. Sembra che in questa zona ci sia poca ricezione, meglio spostarsi. Mentre camminavo, ho visto un'ombra svoltare l'angolo. Non l'ho neanche sentito!

Io:Ti ricontatto dopo. Ho una cosa importante da fare.

Ho sussurrato per poi partire all'inseguimento. Questo posto era un vero labirinto di porte. Ma cosa tengono qui dentro da aver bisogno di così tante stanze?! Potrebbe rivaleggiare con il vecchio nascondiglio creato da Norman. Ad un certo punto, sono arrivata in un corridoio più isolato con solo porta in fondo. Deve essere per forza lì dentro, non ci sono altri nascondiglio. Ho preso un grosso e ho aperto la porta. Era solo un piccolo stanzino con dentro scope e altri oggetti per la pulizia.

Io:Ahhh, l'ho fatto di nuovo...

Ho chiuso la porta. Quando mi sono girata, mi sono trovata davanti una vista terrorizzante. Un corpo era in piedi davanti ad è ed era in condizioni orribili:I vestiti erano completamente rovinati a causa di alcune bruciature, anche le braccia erano bruciate e gli mancava la mano destra e alcune dita della sinistra. Non appena mi ha guardata sono riuscita a vedere a vedere la sua faccia quasi completamente macellata e gli occhi che gli uscivano dalle orbite. Mi sono coperta la bocca con le mani e sono caduta con la schiena contro la porta. Anche in questo stato, riuscivo a riconoscerlo.

Yuugo:P...Perché? Perché...mi hai lasciato...morire? Eravamo...una...famiglia...

La sua voce era rovinata a tal punto da essere quasi impossibile da ascoltare.

Io:M-Mi dispiace! Ti giuro, non volevo che sucedesse! Volevo venire con voi, ma tu e Lucas avevate detto...

Cercavo di strisciare indietro il più possibile finché la mia schiena ha colpito qualcosa di diverso dalla porta. Mi sono girata di scatto e ho trattenuto un urlo. Un altro corpo in condizioni orribili è apparso. Gli mancavano tutti gli arti tranne la gamba sinistra e la sua faccia era messa ancora peggio di quella di Yuugo, non riuscivo a capire neanche dove fosse la bocca.

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