A New World

Cap.44

La sera tardi, siamo arrivati a Los Angeles. Due giorni prima, Simur aveva trovato un appartamento dove potevamo restare durante il nostro soggiorno così ci stiamo dirigendo lì.

Simur:Eccoci qui!

Ha aperto la porta dell'appartamento.

Shun:Davvero?

Per dirlo in modo gentile, l'appartamento era una vera merda. Il pavimento era sporco, la polvere era dappertutto, i muri erano verniciati così male che in alcuni punti si vedevano ancora i mattoni e giuro di aver visto un topo nell'angolo.

Simur:Non prendetevela con me, abbiamo un budget ristretto.

Abbiamo messo giù i bagagli e ci siamo messi a guardare in giro. L'entrata ti portava subito all'area condivisa con la cucina e il soggiorno, c'erano due camere da letto e un bagno. La cucina non era nelle condizioni migliori, il divano era rovinato con stoffa strappata e le molle che uscivano, la TV era vecchia e funzionava per miracolo, dentro una delle camere c'erano delle macchie sospette, nell'altra uno di quei nastri per tracciare i cadaveri e quando Shun è andato a controllare il bagno era così spaventato che mi ha vietato di entrarci.

Io:Questo posto è un vero schifo, potrebbe esserci stato un omicidio qua dentro ed è il posto più messo male che abbia mai visto, ma basterà una bella pulita per renderlo decente.

Shun:Prendo i prodotti per la pulizia.

Io:Attento al braccio.

Shun:Lo so, ho perso il conto delle volte in cui tu l'hai detto.

Io:Perché tu sei un idiota che si dimentica le cose.

Shun:Come faccio a dimenticarmi di avere un braccio fasciato?!

Io:Non lo so, sei tu lo stupido.

Shun:Ehi! Tu hai le costole rotte, nonostante la tua abilità di super guarigione, ma non mi sembra che io te lo ricordi ogni secondo!

Io:Questo perché io non ho bisogno di un babysitter!

Shun:Nemmeno io!

Simur:Okay, okay, basta.

Si è messo in mezzo.

Simur:Siete entrambi due bambini messi male che hanno un grande bisogno di essere sorvegliati, ma io non sono un adulto responsabile quindi mi fiderò a lasciarvi da soli.

Shun:Te ne vai?

Simur:Devo andare a prendere Dave a l'aeroporto e poi cercheremo qualche indizio su dove possa essere la penna, torneremo di mattina. Non bruciate questo posto, non abbiamo soldi per ripagare il proprietario!

Ha detto per poi andarsene. Noi, invece, non abbiamo perso tempo a ripulire l'appartamento da cima a fondo. Il grosso del lavoro l'ho fatto io visto che Shun non poteva fare molto, ma ci abbiamo messo molto. Ho spostato il comodino della camera da letto e lì ho visto la creatura più orribile che si possa trovare: un ragno. Un fottutissimo grosso ragno che mi stava guardando. Urlando, ho lanciato il mio coltellino verso la creatura e sono saltata sopra al comodino.

Shun:Che succede?! Ci stanno attaccando?!

È entrato nella stanza agitato con una scopa in mano. Dopo aver visto cosa stava succedendo, si è rilassato.

Shun:Perché sei lì sopra?

Io:Stavo solo...spolverando un pò qua sopra e...

Ho cercato di invitare scuse mentre controllavo cosa stesse facendo la bestia. Il figlio di puttana non c'era più e ho cominciato a cercarlo con lo sguardo. Dove cazzo è andato?!