Cap.60

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Pov’s Kira

Mi sono svegliata a causa del fastidioso rumore della sveglia.

Io:Ho capito, ho capito…

Ho spento il maledetto arnese colpendola con un pugno. Mi sono alzata dal letto e mi sono preparata per una nuova perfetta giornata. Una volta uscita dalla stanza, William è venuto a salutarmi.

William:Buongiorno, sorellona!

Ha sorriso radiosamente.

Io:Buongiorno, Will.

Ho preso in braccio il bambino.

William:Sorellona, sorellona! Quando torni da scuola possiamo giocare un pò?

Io:Non vedo perché no. Ti va di finire il libro di ieri?

Will ha annuito con eccitazione.

Io:Bene.

Ho controllato l’ora.

Io:Oh! Rischio di fare tardi, oggi dovevo andare prima.

Ho rimesso a terra William e gli ho accarezzato la testa,

Io:Dì tu a mamma e papà che non farò colazione oggi, va bene?

William:Va bene!

Io:Grazie. A più tardi.

Gli ho baciato la guancia e sono uscita fuori casa. Anche se la nostra abitazione era piccola, la sua posizione mi aiutava visto che era vicino alla scuola. Nel tragitto, ho incontrato una vecchia conoscenza.

Ayshe:Ehi.

Mi ha salutata camminando accanto a me.

Io:’Giorno.

Ho ricambiato.

Ayshe:Ancora non ci credo che devi andare così presto a scuola.

Io:Tutta colpa di Norman che mi ha lasciato quel lavoro da fare.

Ho alzato le spalle.

Ayshe:Sicuramente gli brucia solo perché ieri sei uscita da sola con Emma.

Siamo arrivate a scuola.

Ayshe:Ora ti saluto. Devo vedermi con Gilda e Don. A dopo!

Ha detto per poi correre via. L’ho salutata con la mano. Una volta sola, mi sono guardata attorno.

Io:Mhh…Dopo dovrei chiedere alla sorellona come va con il lavoro.

Ho borbottato mentre entravo nell’edificio. Ho fatto il favore a Norman, sono andata a lezione e ho aspettato con impazienza che arrivasse la pausa pranzo. Una volta suonata la campanella, non ho perso tempo ad uscire in corridoio. Lì, ho visto una familiare testa rossa che parlava con un gruppo di studenti.

Io:Emma.

L’ho chiamata. La ragazza si è voltata verso di me per qualche secondo, per poi dire qualcosa al gruppo. Gli ha salutati ed è venuta verso di me.

Emma:Kira, ciao!

Mi ha salutata sorridendo luminosamente.

Io:Com’è andato il compito?

Emma:Molto bene, grazie a te. Non riuscivo bene a capire l’ultimo argomento e non avevo nessuno che potesse aiutarmi.

Io:Beh, sono contenta di esserti stata d’aiuto…

Ho detto massaggiandomi la nuca.

Io:Anche domani hai un compito, giusto? Posso aiutarti ancora.

Emma:Oh, non ti preoccupare, Norman si è già offerto.

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