Cap.33

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Oggi io e Shun abbiamo finito il lavoro prima e abbiamo deciso di andare in città perché lui doveva prendere alcune cose. Ovviamente è più una cosa per poter parlare dei nostri affari senza che nessuno dei Ratri senta la nostra conversazione.

Io:E questo è quanto.

Ho finito di raccontargli quello che è accaduto nel mondo dei demoni.

Shun:Quindi tuo padre non dirà davvero niente?

Io:Finché prometto di non mettermi in grossi guai, lui starà zitto.

Shun:È che vorrei capire cosa significa per voi "grossi guai" vista la nostra situazione...

Io:Tu non preoccuparti di quello, dobbiamo pensare ad altro. Vorrei parlare con quei tre mercenari, ma non faranno avvicinare nessuno perché vogliono prima avere chiara la situazione e poi dare una sentenza. Credo ci vorrà circa un mese purché mi permettano di andarci a parlare.

Il problema sarà assicurarsi che non accada nulla in quel lasso di tempo.

Shun:Ma quel tipo, Leuvis, è davvero così pericoloso?

Ha chiesto mentre puliva le lenti degli occhiali.

Io:Sì, non puoi neanche immaginare quanto. Sarà pure sparito da quattro anni, ma la sua influenza rimane e lui è un bastardo manipolatore.

Shun:Beh, tuo padre è uno forte. Non può pensarci lui?

Io:Papà è davvero forte, potrebbero essere sullo stesso livello, però Leuvis è uno che sa toccare i nervi scoperti. Uno scontro fra loro due non avrà fine finché uno dei due non morire e se Leuvis giocasse sporco...

Ho stretto i pugni. Shun mi ha dato una pacca sulla spalla.

Shun:Ho capito, faremo attenzione. Dovrei cominciare a scrivere la lista di persone che mi vogliono morto, ma sarebbe una grande fatica scriverlo.

Io:Ti posso capire.

Ho guardato i negozi accanto a noi.

Io:Dovevi andare qui, no?

Shun:Sì, mi servono nuovi attrezzi per il giardinaggio. Quelli che usavo prima oramai sono vecchi.

Anche se dice che è solo un hobby, si vede che gli piace davvero.

Shun:Puoi devo anche prendere un- Ah!

Io:Ah?

Ho chiesto confusa. Lui ha indicato la strada davanti a noi.

Shun:Non sono Rose e uno dei fan club di Norman? Vincent, giusto?

Ho guardato nella sua stessa direzione. Aveva ragione, erano proprio loro. Non capivo di cosa stessero parlando, ma Rose stava ridendo.

Io:Andiamo da loro.

Shun:Eh? Ma i miei acquisti...

Io:Li farai dopo.

L'ho afferrato per la manica e ho camminato in direzione dei due.

Io:Sorellona.

Ho chiamato la ragazza dai capelli rosa. Rose e Vincent si sono girate verso di noi.

Rose:Oh, Kira, Shun! Che sorpresa vedervi qui.

Vincent:Ciao.

Shun:Ehilà! Fate compere?

Rose:Sì, avevo bisogno di un piccolo aiuto e Vincent si è offerto di accompagnarmi.

Un aiuto?

Rose:E voi?

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