Cap.32

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Pov's Kira

Ho cercato di entrattenere il dolore il più possibile stringendo i denti.

Demone2:Dove tieni le penne? Dillo e ti strapperò solamente due arti.

Ha continuato a mettere pressione sulla mia schiena col suo schifoso piede.

Io:Anche se te lo dicessi, dubito che qualcuno con solo una cellula celebrale lo capirebbe.

Il bastardo mi ha dato un calcio nello stomaco facendomi schiantare contro il tronco di un'albero.

Demone2:Mocciosa insolente...Oi, idiota! Vedi di alzare il culo e darmi una mano!

Ha urlato al suo compagno che stava riprendendo i sensi.

Demone1:Zitto, mi fa male la testa per l'impatto! Non riesci neanche a far parlare una ragazzina?

Demone2:Dice quello che è stato messo KO dalla stessa ragazzina!

Mentre i due discutevano, ho cercato di regolare il mio respiro per riprendermi dall'impatto del colpo. Se non fossi stata una mezzosangue, sarei già bella che morta. Ho sentito qualcosa di appicoso colorarmi dalla fronte fino all'occhio destro. Merda, sto sanguinando! Non ci voleva! L'odore del mio sangue ha fatto smettere di bisticciare i due demoni.

Demone1:Ehi, e se la mangiamo? Questo odore è troppo buono per resistere.

Demone2:No, poi il capo si arrabbia con noi. Ci serve per il piano.

Demone1:Andrà bene anche usare il fratello minore, sarà anche più facile perché è un bambino. Tanto un mezzosangue vale l'altro.

Mi sono alzata in piedi.

Io:Non provate...Non provate nemmeno a pensare di toccare William...figli di puttana.

Ho detto fra un respiro e l'altro.

Io:Se provate a torcergli anche solo un capello...vi perseguitarò così tanto che neanche la morte potrà salvarvi dalla sofferenza eterna che vi aspetta!

Ho tirato fuori il coltellino.

Demone1:Vuoi davvero provare ad ucciderci con quello?

Ha preso in giro. Non pensare alle provocazioni, concentrati. Ho fatto un profondo respiro. Sono corsa verso uno dei due e gli ho dato un calcio per farlo indietreggiare. Subito dopo, ho parato il colpo del suo alleato.

Demone2:Niente male. Che ne dici di questo?

Mi sono abbassata prima che il suo pugno potesse colpirmi. Ho fatto una capriola per riuscire a riprendere il mio fucile, il quale era caduto lontano da me quando sono stata attaccata alle spalle, e gli ho sparato alle gambe. Il demone è caduto a terra mentre l'altro è ritornato all'attacco. Gli ho afferrato il polso abbastanza forte da fratturarglielo e l'ho colpito in faccia rompendo la sua maschera. Ho usato il coltellino per accecare i suoi occhi evitando quello vitale.

Demone1:Cazzo!

Ha urlato per il dolore. Gli ho dato un pugno allo stomaco per buttarlo a terra. Uno è andato. Ho sentito una presenza alle spalle.

Io:Non funzionerà una seconda volta.

Ho preso il suo braccio e ho sbattuto il corpo del demone sopra l'altro. Non appena ha alzato lo sguardo, gli ho puntato il fucile contro il terzo occhio.

Io:Parla o ti ammazzo, non mi faccio problemi visto che siete in due. Tanto uno vale l'altro, no?

Ho ispirato senza che lo notassero. Ce l'ho fatta...non ho perso il controllo! Sono riuscita ad affrontarli senza perdere la testa o ucciderli.

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