Cap.62

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Nei giorni successivi, Jimseung e io abbiamo fatto più o meno sempre le stesse cose. Ci svegliavamo, facevamo colazione, uscivamo a fare passeggiate e piccole attività, rimediavamo qualche cosetta per pranzo e non tornavamo a casa fino a sera. In qualche modo, questa routine non era soffocante o stressante come quella che avevo prima. Un'altra cosa che trovavo comoda erano i vestiti che mi ha dato Jimseung, anche se non ho ancora capito di chi fossero. Sicuramente sono vecchi, anche se tenuti in ottimo stato, ma non possono essere quelli di quando era giovane. Non è uno che terrebbe oggetti di così tanto tempo fa...

Jimseung:Ehi, presta attenzione.

Sono uscita dai miei pensieri. Ah, giusto. Stavamo ancora pescando.

Jimseung:Andiamo, cerca di prenderne almeno uno per stasera.

Io:Ho capito, ho capito. Ci sto provando.

Mi sono mossa con attenzione nell'acqua. Questa volta, ci ero andata davvero vicino. Sentivo che i miei sensi stessero tornando, almeno un pò. Mi chiedo se sia perché l'effetto sta finalmente passando oppure era per...

Io:Ahhh, fanculo!

Per la rabbia, ho accidentalmente stretto troppo forte la lancia e quest'ultima si è rotta. Ho sospirato e sono tornata a riva.

Io:L'aggiusto io dopo.

Ho detto buttandola a terra.

Jimseung:Insieme alle altre?

Ha indicato le altre quattro lance mezze rotte a terra. Ho abbassato la testa.

Jimseung:Comunque, sono solo lance di scarsa qualità. Posso farne da me quante ne voglio.

Ha detto di fretta come per correggersi.

Jimseung:Però c'è da dire che la tua forza ha bisogno di un pò di autocontrollo. Che cos'è che ti fa imbestialire tanto da sfogarti su delle povere lance?

In pochi secondi, così tanti ricordi poco piacevoli mi sono ritornati in mente uno dopo l'altro. Mi sono stretta forte il braccio sinistro con la mano destra.

Io:Non lo so. Possiamo tornare indietro, adesso?

Sono andata avanti.

Jimseung:Ma...

Io:Per favore.

Ho detto quasi supplicando. Lui ha sospirato.

Jimseung:Va bene, per oggi può bastare.

Per un secondo, ho sentito uno rumore. No, era più...una voce. Ho guardato nella direzione in cui l'ho sentita. Da quella parte ci sono anche...

Jimseung:Non vieni?

Era già andato avanti. Ho scosso la testa per riprendermi.

Io:Eccomi.

Siamo tornati alla casetta. Mi sono seduta sul pavimento. Accidenti, perché continuo a fare così? Eppure sto cercando di...No, aspetta...Importa davvero? Perché mi sto sforzando così tanto? Tanto non tornerò indietro...

???:Se non ti importa, allora perché non....

Il resto della frase era incomprensibile, sembrava quasi che ci fosse un'interruzione. Subito dopo, diverse immagini di un posto e di delle persone mi sono passate davanti agli occhi come un filmato. O meglio, dei ricordi. Ma io non avevo memoria di niente di tutto ciò e questo mi ha solo fatta agitare. Mi sono tenuta la testa mentre la sentivo scoppiare.

???:Ki...

Ho reagito d'istinto e ho preso la metà con la lama della lancia rotta a metà per attaccare chiunque mi stesse accanto. Una grande mano ha fermato la lama prima che potesse entrare a contatto con la pelle.

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