Io:Ma tu…Come…
Non riuscivo a dire una frase. I miei pensieri erano un vero casino.
Altair:Sorpresa, vero? La storia del “piccolo povero orfanello” funziona ancora, nonostante sia vecchia quanto il mondo. Ma davvero non ti sei mai chiesta come facessimo a sapere tutti i tuoi spostamenti? O perché non riuscissi più a controllare la tua forza e i tuoi sensi? Dovevi avere davvero un’alta considerazione di noi, se non hai mai pensato che avessimo delle spie. Ne sono davvero lusingato.
Ho guardato Shun, lui aveva lo sguardo basso da quando è entrato.
Io:Shun, ti prego…Dimmi che non è vero…
Ho implorato con voce tremante.
Altair:Oh, una delle mie parti preferite: la negazione. Mi dispiace, ma è tutto vero. Lui ti è stato accanto solo perché gliel’ho ordinato. Però è colpa tua che ci sei cascata. Sei stata avvertita diverse volte del fatto che è una volpe, o sbaglio?
Io:Chiudi quella bocca! Non stavo parlando con te!
Ho urlato.
Io:Shun, andiamo. Hai davvero mentito per tutto il tempo? Dopo tutto quello che è successo, non puoi farmi questo.
Altair:Non vedo perché no. Perché dovrebbe sceglierti alla sua stessa famiglia? Che cos’è lui per te?
Io:Lui…Lui è…
Non sapevo cosa rispondere. Shun non era più il mio assistente, ma non ero nemmeno sicura di poterlo considerare mio amico. Specialmente, in questa situazione.
Altair:Vedi? Nemmeno tu trovi un motivo. Ora, Shun…prendi quello che ci serve.
Shun ha cominciato a camminare verso di me.
Io:Shun, dì qualcosa!
Il ragazzo ha tirato fuori la penna dalla mia tasca destra e poi mi ha strappato la collana.
Io:Oi! Che cazzo pensi di fare?!
Shun ha dato i due oggetti al capofamiglia dei Diaz e poi se n’è andato. Non mi ha nemmeno guardata una sola volta.
Altair:Stiamo facendo quello per cui abbiamo lavorato duramente in questi anni. Mi dispiace, ma ne abbiamo bisogno.
Io:E sarebbe?
Altair:I morti non hanno bisogno di sapere gli affari dei vivi.
Ha sorriso per poi schioccare le dita. Cinque uomini sono entrati puntandomi le loro pistole contro.
Io:Allora permettimi solo un’ultima domanda che riguarda questa morta…Come avete fatto a mettere fuori gioco i miei sensi?
Lo stronzo ha sospirato.
Altair:Così fastidiosa…Va bene, non cambierà niente comunque. Il mio caro fratellino è riuscito a mettere a frutto la sua inutile passione per le piante e ha messo appunto un veleno creato appositamente per te. La ricetta originale è qualcosa che hai già provato, sì…Te lo ricordi? Quando la tua amata famigliola ti ha avvelenata perché gli eri fra i piedi e dovevano liberarsi di te. È stato faticoso riuscire a procurarsi la ricetta originale, ma tutti cantano prima o poi. Anche questo è colpa tua visto che non stai attenta a quello che ti viene dato da mangiare.
Mangiare? Quindi, quella volta…e anche quella prima…Ogni singola volta, lui…
Io:Ora ho capito…È andata così…Grazie, così non dovrò sentirmi in colpa…per i calci in culo che vi darò!
Ho distrutto le catene e mi sono liberata dei cinque uomini di troppo. Subito dopo, ho colpito Altair Diaz in faccia e sono riuscita a riprendermi la collana. Però, prima che potessi prendere anche la penna, è comparsa una nube di gas. Doveva avere una di quelle bombolette che i suoi uomini hanno usato nell’attacco all’altro mondo. Ho trattenuto il respiro per non assumere del potenziale veleno. Quando il gas è sparito, Altair Diaz non era più nella stanza.
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A New World
Fiksi PenggemarSono passati quasi due anni da quando Kira e gli altri bambini hanno ritrovato Emma e adesso vivono tutti felici le loro vite. Tuttavia, la vita tranquilla di Kira viene sconvolta in seguito a degli eventi inaspettati. Riuscirà la nostra mezzosangue...