A New World

Cap.40

Dopo più di un mese di attesa, ho finalmente potuto parlare con il capo dei mercenari. Sono arrivata davanti alla cella.

Io:Potete andare.

Ho delle alle guardie, le quali se ne sono andate subito.

Capo:È già ora della forca?

Io:Non ancora. Sono qui per delle risposte. È stato Leuvis ad ingaggiarvi, vero?

Ho visto il demone fare un piccolo movimento quando ho nominato il granduca. Mi bastava questo come conferma anche senza che lui dicesse una parola.

Io:Sentivo che mi stesse seguendo...Odio fare queste tipo di cose, ma se tu mi dici tutto, io posso proteggerti. Farò in modo che Leuvis non riuscirà nemmeno a sfiorarti.

Capo:No, è una cosa impossibile.

Io:Sonju e mio padre possono tenergli testa.

Capo:Non intendevo quello. Il granduca è l'unico a poterci salvare, non quella falsa regina o voi umani di un clan che non dovrebbe avere più alcun potere! Quando arriverà il momento, l'era d'oro ritornerà e potremo cacciare di nuovo gli umani! Non vedo l'ora di sentire le loro urla di paura mentre affondo i denti nella loro carne squisita!

Ho aperto con forza la cella e ho preso il demone per il collo.

Io:Ancora non riesco a credere che in feccia del genere scorra il sangue di Mujika. Dimmi subito dov'è Leuvis e che cosa sta pensando il suo merdoso cervello malato!

Ho stretto la presa.

Capo:È troppo tardi...Il piano è già in moto, non c'è più niente che possa fermare quello che sta per accadere...

L'ho buttato a terra.

Io:Sei fortunato che non voglia rovinare l'umore di tutti con la notizia di una morte. Guardie!

Le guardie sono accorse subito al mio richiamo.

Io:Fatelo traslocare nella cella più buia dove non ricorderà nemmeno il significato della parola "luce".

Sono uscita dalla prigione. Mi sono passata una mano fra i capelli. Come se non bastasse il fatto che sono irritabile a causa degli incubi, ora ci si mettono anche i pezzi di merda!

William:Sorellona!

Ed ecco il rimedio a tutto. Ho preso in braccio il bambino.

William:Ciao!

Ha fatto un sorriso smagliante.

Io:Ciao anche a te. Che stai facendo?

William:Sto dando una mano con le decorazioni per la cerimonia di domani, mi sto divertendo davvero tanto!

Io:Ne sono felice. Però ricordi cosa ti abbiamo sempre detto?

Lui ha annuito.

William:Non devo girare nel castello da solo e se mi perdo devo chiedere a qualcuno in giro o seguire l'odore di qualcuno che conosco.

Io:Bravo.

Gli ho scompigliato i capelli prima di metterlo a terra.

William:Ti unisci? Sarà divertente se lo facciamo insieme!

Io:Oh, mi piacerebbe ma ora ho ancora del lavoro da sbrigare.

Lo sguardo del bambino è diventato triste. Cazzo.

Io:Ma stasera possiamo continuare a leggere libri!

William:A me sta bene, ma sicura che per te non sarà un problema? Leggi per me anche fino a tardi quando non riesco a dormire.