Kira mi ha tirato su riportandomi sul tetto. Per tutto il tempo, ho guardato la ragazza con occhi spalancati. Poi ho guardato la collana con la chiave.
Io:Ma dai...Non pensavo che avresti funzionato anche con me.
Ho alzato lo sguardo.
Io:Ciao.
Mi è uscito naturale. L'alcool non mi faceva pensare lucidamente. Ovviamente, Kira non ha ricambiato il saluto e ha tenuto il suo solito sguardo serio. Ma almeno sembrava stare meglio dell'ultima volte che l'ho vista.
Io:Beh, credo proprio di doverti ringraziare per quello. Mi hai salva...
Sono stato colpito alla guancia destra da un pugno.
Kira:Non ti ho impedito di buttarti per salvarti, ma perché mi servono delle informazioni da te. E il pugno era per la scorsa volta.
Ed è stato meritato. Dopo aver frugato in tasca, ho tirato fuori una sigaretta e l'ho accesa. Ho sentito uno sguardo mortale addosso.
Io:Io:Lo immaginavo...Sei qui per Altair, ovviamente. Altrimenti perché dovresti essere qui.
Dopo aver frugato in tasca, ho tirato fuori una sigaretta e l'ho accesa. Ho sentito uno sguardo mortale addosso.
Io:Sì, sì, lasciami almeno prenderne uno.
Ho preso un bel tiro e poi ho spento la sigaretta a terra, per poi sedermi a terra e prendere un'altra bottiglia di birra. Ho tolto il tappo di ferro.
Io:Di solito, i miei servizi non sono gratuiti, ma per le ragazze carine faccio sempre un'eccezione. Allora, che cosa vuoi sapere?
Ho bevuto un bel sorso dalla bottiglia.
Kira:Tutto quanto. Ogni cosa riguardante i Diaz, dal loro obiettivo al motivo per cui lo stanno facendo.
Mi ha tolto la bottiglia dalle mani.
Kira:E fallo da sobrio. Vorrei capirci qualcosa.
Io:Non puoi chiedermi di essere sincero e sobrio allo stesso tempo, è troppo complicato.
Ho preso un'altra bottiglia.
Io:FInisci tu quella. Sarà una vera tragedia da ascoltare e quelle sono più divertenti da ascoltare se hai il cervello in pappa. È come ascoltare l'opera in tv e poi togliere il volume.
Ho ridacchiato al ricordo. Onestamente, la stavo solo prendendo in giro ma Kira mi ha sorpreso di nuovo e ha bevuto la birra. La ragazza ha fatto un'espressione schifata mentre si sedeva accanto a me.
Kira:Amara...
Ho riso alla scena.
Io:Ancora non ci credo che è la prima volta che bevi. Certo che tu rispetti solo le regole più noiose.
Kira:Smettila di perdere tempo e fai il tuo lavoro.
Ha detto per poi prendere un altro sorso della birra.
Io:Altair non è sempre stato...come dire...uno stronzo. Da piccolo era uno che faceva un sacco di dispetti e faceva molto spesso a botte, ma lo faceva solo se erano gli altri a cominciare. E questo capitava spesso, visto dove abitavamo. Lost City non è un buon posto per crescere dei bambini, ma mia madre è riuscita a farlo funzionare. Più o meno.
Ho notato come la bottiglia si fosse fermata a pochi centimetri dalla bocca della ragazza, prima che lei continuasse a bere. Era sorpreso, ma non voleva darlo a vedere.
Io:Abbiamo vissuto lì fin da quando ne ho memoria. Ho saputo il motivo solo anni dopo attraverso delle ricerche, ma sembra che la mamma fosse scappata dall'uomo che, in teoria, sarebbe nostro padre. È da lui che abbiamo preso il cognome, ma è morto da anni. Non è una cosa brutta, mia madre era sempre triste e spaventata quando veniva anche solo nominato. L'ho odiato ancora prima di conoscerlo...
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A New World
FanfictionSono passati quasi due anni da quando Kira e gli altri bambini hanno ritrovato Emma e adesso vivono tutti felici le loro vite. Tuttavia, la vita tranquilla di Kira viene sconvolta in seguito a degli eventi inaspettati. Riuscirà la nostra mezzosangue...