Cap.35

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Shun è corso al piano di sopra dove vive Simur chiamando il suo nome.

Shun:Simur? Simur!

Ha aperto ogni singola porta, ma di lui non c'era traccia. Ho guardato in giro per l'appartamento. Sul tavolino davanti al divano c'era un bicchiere vuoto e una bottiglia di vino riempita a metà, niente di diverso dal solito. La sua stanza era in disordine ma, come dice Shun, è sempre stata in quelle condizioni. La cosa interessante era che il sul frigorifero era quasi vuoto. Sono tornata al locale di sotto. Sembra che ci sia stata una lotta, ma qualcosa non torna. Ho controllato la porta.

Shun:Kira, niente da fare! Il suo telefono è spento!

È corso giù per le scale.

Shun:Pensi che l'abbiano rapito?

Io:No, Dave ci avrebbe contattati in caso di movimenti da parte di Finn, loro non c'entrano. E non è neanche stato rapito. La serratura della porte è rovinata, come se avessero cercato di forzarla, ma molti graffi sono di troppo. Anche i tavoli sono strani e i vetri sono sparsi a casaccio. È una bella scena, ma è stata fatta troppo in fretta.

Shun:Quindi ha finto di essere rapito? Perché?

Io:Non lo so. L'unica cosa sicura è che ha dovuto fare tutto in fretta.

Shun si è seduto su una delle sedie accanto al balcone e si è coperto il viso con le mani.

Shun:Sapevo che avrei dovuto andare da lui quando non ha smesso di farsi sentire...Cosa mi è passato per la testa? Sono un'idiota...

Sono andata dietro al balcone e ho controllato cosa ci fosse nei casetti. Uno era chiuso a chiave, quindi ho usato la forza per aprirlo. Scusa per il cassetto rotto, Simur. Dentro c'erano solo la busta di una lettera di colore bordeaux e una foto che ritraeva dei Simur, Dave e Finn più giovani. Ho controllato la lettera e non c'era il mittente, ma il simbolo sul sigillo di cera era strano. Sembrava un serpente che si attorcigliava intorno ad una specie di bastone.

Io:Shun, riconosci questo simbolo?

Il ragazzo ha smesso di disperarsi per un secondo e mi ha prestato attenzione. La sua espressione sembrava scioccata.

Shun:È la lettera dei coordinatori.

Io:Coordinatori?

Lui ha annuito.

Shun:Come ti ho già detto, Lost City è una zona neutrale dove però ci sono delle regole e quelle che li fanno rispettare sono i coordinatori. Nessuno ha mai visto le loro facce o sanno chi siano, ma si dice che sia stato il loro capo a creare Lost City. Non dirmi che Simur si messo nei guai con loro! No, non può...però se fosse stato ubriaco...

Sembrava in conflitto.

Io:L'interno è vuoto, quindi non possiamo capire cosa ci fosse scritto dentro.

Shun:Quindi non abbiamo niente.

Io:Non proprio. Possiamo chiedere informazioni a qualcuno che conosce Simur da molto tempo.

Ho messo la foto sul balcone.

Shun:Allora andia...

L'ho interrotto.

Io:Domani. Ora ti accompagno a casa e andiamo.

Shun:Ma Simur...

Ha provato.

Io:Lo so, ma Dave non sarà più disposto a parlarci di lui di quanto lo sia di solito se lo disturbiamo a quest'ora. E tu hai bisogno di dormire.

Shun non era felice di questo, ma sapeva che avevo ragione così non ha fatto troppe storie mentre lo riaccompagnavo a casa. Sulla via di ritorno alla villa, ho continuato a pensare alla lettera dei coordinatori. Sentivo che Simur era strano l'ultima volta che l'ho visto, non sono così paranoica, però non capisco che cosa abbia fatto in questo lasso di tempo per ricevere l'attenzione dei coordinatori. Ricordo che Shun aveva detto che Simur era una specie di pezzo grosso a Lost City, ma a cosa è dovuto? Grazie alle conoscenze ottenute durante il suo vecchio lavoro di informatore dei Ratri? O forse c'entra la cosa di cui né lui né Dave sembrano non voler parlare? Ahhh, troppe domande! L'unica cosa che spero è che qualsiasi cosa Dave ci darà, aiuterà a calmare Shun.

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