Cap.8

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Pov's Kira

Dopo esserci assicurati che non ci fosse più nessuno, io e Shun abbiamo lasciato Lost City e siamo tornati alla villa dei Ratri.

Io:Stasera controllerò meglio i file sulla penna per cercare qualche indizio.

Shun:Va bene. Non restare alzata tutta la notte, okay? La mattina è un incubo da affrontare.

Su questo ha ragione.

Io:Domani vieni in ufficio, niente ritardi o ti vengo a prendere io.

Shun:Sì!

E poi se n'è andata. Ah, non gli ho ridato la giacca...Sarà meglio lavarla e poi ridargliela. Ho guardato i miei guanti sporchi di terra. E sarà meglio lavare anche questi...

Il giorno seguente

Ho sbadigliato mentre camminavano verso il mio ufficio. Forse non avrei dovuto superare le due...

Shun:Buongiorno!

Ha detto con un sorriso. Il ragazzo era davanti alla porta del mio ufficio.

Io:Cosa diavolo prendi per avere tutte queste energie di mattina?

Shun:Tanto per cominciare, io dormo ad un'ora normale e faccio colazione con calma invece di correre subito a lavoro. Tieni, forse questo aiuta.

Mi ha dato un bicchiere con un coperchio. Dall'odore sembra caffè...

Shun:Sapevo che non mi avresti ascoltato, tanto per cambiare, quindi te l'ho preso.

Ho preso un sorso della bevanda.

Io:Grazie...

Ho sussurrato.

Shun:Puoi dirlo di nuovo? Mi fa sempre comodo un'altra suoneria.

Ha tirato fuori il telefono.

Io:Sta zitto o ti picchio.

Ho aperto le porte dell'ufficio e ci sono entrata.

Io:Prendi postazione e...

Mi sono fermata quando Shun ha preso la mia mano.

Shun:Come mai oggi niente guanti?

Io:S-Sono a lavare.

Ho ripreso la mano.

Shun:Siamo imbarazzate, eh?

Ho stretto i denti e li ho dato un calcio negli stinchi.

Io:Stavo dicendo...Prendi postazione e controlla che ci sia tutto, poi possiamo parlare delle cose importanti.

Shun:Postazione?

Ha detto mentre si massaggiava la gamba dolorante. Ho fatto un cenno con la testa verso la scrivania nel punto destro della stanza e messa in verticale rispetto alla mia.

Io:Così è meglio lavorare, no? Andava bene prima visto che eri in prova, ma non puoi continuare lì.

Shun:Eh? Però io non sono più il tuo assistente.

Ha detto confuso.

Io:Non ricordo di averlo mai detto.

Pochi secondi dopo, Shun ha sorriso ancora di più e mi ha abbracciata.

Shun:Ma dai, allora mi vuoi davvero bene!

Io:O-Oi! Staccati! Mi farai cadere il caffè!

Shun:Andiamo, dillo!

Io:No, levati!

Ad un tratto, la porta si è aperta e mia madre è entrata.

Mamma:Kira, possiamo par...

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