Quando Vogel si congedò, Mark invitò Stefan e Klara a seguirlo nel suo studio. I due giovani si scambiarono una fugace occhiata. Non appena il colonnello richiuse la porta alle loro spalle, si diresse alla scrivania e aprì un cassetto, estraendone un foglio che porse, subito dopo, a Stefan.
"Sono le prove di ciò che vi ho narrato giorni fa."
Con sguardo accigliato, il giovane lo prese e dopo averci gettato un'occhiata scosse il capo non comprendendone il contenuto.
"Io non parlo russo, Mark!"
Il colonnello non tardò a spiegare. "Ciò che hai in mano è l'estratto di un rapporto scientifico sovietico sottratto dodici anni fa!" Si accigliò. "Ho dei dubbi su come sia capitato nei nostri archivi. Evidentemente, qualcuno dello spionaggio deve aver lavorato bene all'epoca delle intermediazioni in vista di una collaborazione militare, che in seguito diede altri motivi di cospirazione." Fece un respiro profondo.
"I servizi segreti tedeschi erano al corrente che i russi dieci anni fa stavano progettando a livello teorico una bomba al plutonio e una all'uranio."
"Nel momento in cui Emily si impossessava del materiale fotografico, che riguardava le formule sperimentali per completare gli studi nucleari, qualcun altro si infiltrava tra i reparti industriali russi per seguire le mosse di Emily e vedere realizzata la nuova fonte d'energia. Una fonte che tutt'oggi Stalin sta cercando di affrettare." Strinse le labbra e raddrizzò la postura prima di continuare a parlare.
"Emily, certamente, venuta a conoscenza di ciò che aveva sottratto, comprese di non avere vie di fuga!" Si passò una mano tra i capelli. Il suo viso era provato dall'amarezza dei ricordi.
"Conoscevo bene tua madre." Guardò Klara negli occhi. "Tra le mani aveva roba che scottava. I russi si erano accorti dell'infiltrazione di una cellula tedesca e per evitare una ritorsione diplomatica il Dipartimento decise di eliminarla, senza prima tentare di farsi consegnare ciò di cui si era impossessata."
La fronte di Stefan si corrugò. "Hai appena detto che qualcuno seguiva le mosse di Emily?!"
Huber strinse i denti. "I doppiogiochisti, Stefan!" gettò lì in un fiato. "Coloro che pur eseguendo gli ordini del Dipartimento tenevano relazioni segrete con le spie di Lanin per vendere oro quelle formule ai migliori affaristi europei. Emily lo aveva scoperto!"
"Quindi non è stato il Dipartimento a volerla eliminare!"
Il colonnello lo fissò dritto negli occhi. "Stefan! I doppiogiochisti sono tali appunto perché sanno essere convincenti senza farsi scoprire. Per loro Emily Lindel era diventato un capro espiatorio e chi ha manovrato questa rete dall'interno è lo stesso che ha riposto quel rapporto russo negli archivi del Reich, in modo tale che Emily rimanga un nemico della Patria al posto loro!"
"A quel tempo," riprese con più calma "erano stati sottratti parecchi segreti militari ai russi. Con la sottrazione di quelle informazioni, poi, la Germania impiegò centinaia di blocchi di uranio per la ricerca della tecnologia nucleare. Gli alleati, tuttavia, hanno localizzato le nostre risorse nucleari, individuando, persino, il personale scientifico e riuscendo, così, a sabotare i lavori dei nostri scienziati con il solo scopo di realizzare una bomba atomica."
Klara, che per tutto il tempo aveva trattenuto il fiato, si contorse le dita intrecciate fra loro per reprimere la rabbia. Le tornarono alla mente le immagini della madre nel tentativo di proteggere un brutto segreto a costo della vita. La immaginò, persino, fotografare quel materiale, incurante del pericolo che stava in agguato a ogni suo passo.
"Con l'uranio perduto e le componenti scientifiche sottratte, i servizi segreti sono tornati a reclamare ciò che Emily Lindel aveva sottratto ai russi con la costante che non si tratta di una richiesta formale o sarebbe stato chiesto a me di vigilare sulle informazioni della ragazza, piuttosto della stessa rete di traditori che seppur eseguendo l'ordine del Dipartimento, elimineranno Klara come hanno fatto con sua madre dopo che avranno recuperato la bobina!"
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LE CORDE DI KLARA
RomansaHallstat, Austria 1930 Un misterioso omicidio viene consumato in un borgo cristallizzato da un lago sotto gli occhi innocenti di una bambina. Nella Berlino della seconda guerra mondiale, la pianista Klara Lindel si ritroverà a percorrere il suo pass...