Jordan
Merda.
Ecco la parola esatta per descrivere la mia situazione di merda.
Rivederla era stato devastante. Ma com'era possibile che non fosse cambiata per niente, a distanza di due anni?
Lo stesso volto d'angelo, il solito fisico minuto e fine, gli stessi lineamenti da bimba del viso, qualche lentiggine sparsa qua e là sul naso alla francese e i capelli ramati lunghissimi.
Per non parlare dei suoi occhi verdi. Sembravano due smeraldi, due calamite impossibili da non guardare.
Eppure no, non mi mancava. Se mi sentivo così era solo perché non la vedevo da molto, tutto qua, non c'era altra spiegazione, e sicuramente non c'era spazio per sentimentalismi.
"Puoi anche evitare di comportarti così." Mi rimproverò Derek, il mio migliore amico.
Ci conoscevamo da molto, la prima estate che ero andato a Orlando avevamo subito legato.
Era molto diverso da me: non toccava alcol perché odiava sentirsi ubriaco, non andava con le ragazze tanto per divertirsi e se ne stava piuttosto sulle sue. Era il saggio del gruppo, quello che cercava di farci ragionare. E io lo adoravo.
C'era sempre stato per me, mi aveva sempre sostenuto e sapeva tutto della mia vita. Era un tassello fondamentale e senza di lui non avrei superato molte situazioni. Per me era come un fratello.
"Così come?" Finsi di non capire, mi spaparanzai sul divano di casa sua e sorseggiai una birra.
"Magari cerca di non provocarla, ne ha già passate tante e sicuramente ti odia."
"Lo so." Sussurrai.Quella ragazza aveva sofferto tantissimo, e io ci avevo dato del mio. Sicuramente gran parte della colpa era stata anche mia, quello che le avevo fatto era imperdonabile.
"Ignorala, ci riesci?"
"Non saprei..."
"Jordan, dubito che lei ti voglia ancora nella sua vita."
"E io non voglio tornarci." Scattai subito sulla difensiva.
"Guarda che con me non devi fingere, so come stanno le cose."
"Lo so, ma ormai l'ho dimenticata, ci sono passato sopra, sono trascorsi due anni, non mi importa più di lei."Era la verità.
"Sicuro?"
"Certo, ma che vai a pensare?!"
"Allora se è vero cerca di non infastidirla, va bene?"
Il ragionamento di Derek non faceva una piega in effetti.
"Come vuoi." Sbuffai, ingurgitando altra birra."Che noia..." Jennifer entrò in cucina piagnucolando che a casa di Derek non c'era niente di divertente da fare o cazzate simili.
La ragazza si buttò sul divano accanto a me, giocherellando coi suoi capelli.
Jennifer era una delle ragazze più popolari della scuola, se non la più "importante".
In effetti, era una bella ragazza: era alta, minuta ma con un seno generoso, capelli lunghi e ossigenati e due grandi occhi azzurri, sempre coperti dalle ciglia finte. Forse credeva che la mettessero in risalto, ma in realtà non era così.
Amava fare shopping, truccarsi e acconciarsi per ore con le sue amiche. Non capivo dove stesse il divertimento, però direi che il risultato era molto buono. Non avevo mai visto Jen struccata, come non l'avevo mai vista con un singolo ragazzo. Lei era uguale a me, solo in versione femminile.
Cambiava ragazzi come le figurine, e pensare che di spasimanti disposti ad avere qualcosa di serio ce n'erano, ma lei aveva qualcosa contro le relazioni.
Agli occhi di tutti poteva sembrare stronza, superficiale ed egoista, e forse lo era, però c'era dell'altro. Usciva nel mio gruppo e la conoscevo da molti anni ormai, c'era già stato qualcosa tra di noi, nulla di serio ovviamente, però la conoscevo molto bene ormai e sapevo che in fondo non era cattiva.
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You again- un cuore in due
ChickLitTaylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede più il mondo con il suo solito sorriso, inoltre molti amici l...