Capitolo 1

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Taylor

La solita notte insonne, la solita sveglia rumorosa, la solita divisa, la solita colazione, il solito viaggio. Presto la mia vita sarebbe tornata monotona e noiosa.

Mancavano circa venti minuti e poi sarebbe stato il mio ultimo primo giorno di scuola.

Io però ero già sveglia, dormire al massimo quattro ore a notte ormai era abitudine per me, non sapevo come mai, ma a differenza di ogni persona normale, la notte a me metteva agitazione, e prendere sonno era un'impresa.

Preferivo dormire di pomeriggio, ma adesso che la scuola stava per iniziare, non avrei più avuto tempo. Inoltre, era l'ultimo anno di liceo, dovevo impegnarmi ancor più degli altri tre, volevo entrare alla Harvard School, e avrei fatto qualsiasi cosa pur di riuscirci.

Finalmente la sveglia suonò, mi alzai dal letto con le tempie che facevano male ed entrai in bagno per farmi una lunga doccia fredda. Poi lavai i denti e indossai la divisa scolastica, formata da una camicetta bianca e una gonna blu abbinata alla cravatta, la giacca del medesimo colore.

Cercai di darmi una sistemata, i miei capelli non erano mai stati un problema dal momento che erano lisci come spaghetti e di un rosso intenso. Per quanto riguardava il trucco invece... non ero mai stata brava.

Due anni prima, quando ancora mi divertivo ad andare alle feste, a truccarmi erano sempre le mie "amiche", se così si potevano chiamare, ma comunque non mi era mai piaciuto più di tanto riempirmi la faccia con sostanze chimiche.

Preferivo stare al naturale, anche se non dormendo la notte le occhiaie erano ben visibili, per non parlare delle labbra screpolate.

Fissai un po' di mascara sulle ciglia, nulla di troppo complicato, poi mi riempii di profumo e scesi al piano di sotto.

Mia mamma, Clary, era già ai fornelli, canticchiando rilassata.

"Buongiorno!" La salutai, scoccandole un bacio affettuoso sulla fronte.
"Oh Taylor, buongiorno! Pronta per il tuo ultimo anno?"
"Più o meno..."
"Andrai bene, sei bravissima tesoro." Disse sincera, con il suo solito sorriso smagliante.

Lei mi rassicurava sempre, mi faceva sentire al sicuro. Mia mamma era come una migliore amica per me.

"Grazie mamma, lo spero tanto."
"Non ti preoccupare, fidati di me. Mangi con me?"

Mangiare...quanto odiavo quella parola. Non avevo appetito, e no, non volevo affatto mangiare, però mi spiaceva offenderla. Aveva preparato i pancake con lo sciroppo d'acero, ma solo a vederli mi si rivoltò lo stomaco.

I pancake erano buoni, soprattutto cucinati dalla mamma, almeno, una volta mi piacevano, ma adesso...

"Uhm...va bene." Mi sedetti a tavola con lei e spiluccai qualcosina, poi le dissi che non volevo arrivare in ritardo proprio il primo giorno, così lei non insistette per farmi finire di mangiare.

"Come sei bella...la mia bambina sta diventando grande..." Mamma sembrava commossa, e mi fece tenerezza. Il campanello suonò, così andai ad aprire.

"Tay!" Sulla soglia della porta c'era Mike, il mio migliore amico. Io e lui andavamo sempre a scuola insieme, e anche quel giorno sarebbe stato così.

"Mike!" Lo salutai, abbracciandolo.
"Sei pronta per l'ultimo primo giorno?"
"Sono agitata, e tu?"
"Non dirlo a me!"

"Ciao Mike!" Anche mia mamma accorse alla porta.
"Che belli che siete! Devo assolutamente farvi una foto!" Lei se ne andò, e tornò poco dopo con una macchina fotografica. Diceva che era meglio dei nostri "stupidi cellulari all'ultima moda". Parole sue eh.

Ci fece mettere in posa e ci scattò non so quante foto, probabilmente tutte uguali.
"Okay mamma, ora possiamo andare?"
"Certo! Andate!"

Presi la cartella e mi incamminai con Mike. Nel viale della casa dei nostri vicini vidi una macchina.
Che strano, non dovevano già essere andati via?

Proseguimmo fino alla nostra scuola, il caldo della Florida si faceva sentire, ma ormai ci eravamo abituati.

Quando varcammo il cancello
dell'istituto, il cortile era già pieno di persone.
Bentornata ansia sociale.

"No Tay, non fare quella faccia." Mi ammonì Mike.
"Quale faccia?"
"Quella che stai facendo, smettila di guardare male le persone."
Sbuffai: "Non è colpa mia! Non lo faccio apposta, mi viene naturale, sarà nel mio DNA."
"Certo certo, ascoltami, quest'anno dobbiamo essere aperti a nuove amicizie"
Sbuffai ancora, l'idea non mi piaceva.
"Perché?"
"Lo sai perché, è l'ultimo anno, dobbiamo godercelo al meglio. Ti impegnerai?"
"Ci proverò."
"Una volta adoravi fare amicizia, puoi farcela." Mi disse con un sorriso dolce.

Certo, finché poi non mi hanno voltato tutti le spalle.

"Boh okay..." Mi guardai attorno titubante, fin quando i miei occhi non si posarono su una figura che non vedevo ormai da molto tempo.

Sentii i polmoni svuotarsi, lo stomaco torcersi. Ci misi qualche secondo per realizzare, poi spalancai gli occhi davanti a quella visione. No, non era possibile...

"Tay? Che succede? Sei diventata pallida, ma cosa stai guardan..." Mike seguì il mio sguardo e dovette vedere la persona che aveva colto la mia attenzione, perché anche lui rimase interdetto.

"Oh..." Deglutii agitata. No, doveva esserci uno sbaglio, non era possibile...

"Magari è solo venuto a salutare prima di andarsene..." Ipotizzò il mio amico.
"Ha la divisa della scuola!" Lo contraddissi. "Okay, Tay, calmati, ci sarà una spiegazione, va bene? Ora cerca di stare tranquilla." Certo, tranquilla, come se fosse possibile. Questa non ci voleva proprio.

Che gran primo giorno.

La campanella suonò, segno che era ora di entrare a scuola.

"Andiamo, Taylor, cerca di non pensarci, dobbiamo entrare ora." Mike mi prese per la bretella dello zaino e mi invitò a seguirlo, così mi decisi a fare come diceva.

Per un attimo però, quando mi voltai, incontrai due occhi cristallini fissi su di me.

Erano gli occhi di Jordan Parker.

Spazio autrice

Siamo giunti alla fine del primo capitolo. Spero vi sia piaciuto e che possiate continuare a leggere i prossimi. Per ora siamo in pochi, ma spero di raggiungere presto un numero di lettori più alto non per la "popolarità", quella non mi interessa -scrivere è qualcosa che viene dal cuore e non deve essere forzato- ma perché vorrei trasmettere qualcosa di profondo a tutti voi.

Buona lettura❤️✨

You again- un cuore in due Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora