TaylorIl test di fisica era andato malissimo. Avevo preso una C, e non mi era mai capitato.
So che per molti può sembrare una sciocchezza, uno stupido voto che si può recuperare, ma per me non lo era.
Vi è mai capitato di sentirvi una delusione per voi stessi? Di dipendere completamente da qualcosa a cui in realtà non dovreste dare troppo peso? Qualcosa che vi consuma?
Per me era così con la scuola. L'istruzione era importante, certo, ma non doveva diventare una fissazione.
Nonostante sapessi perfettamente che la scuola non doveva avere questo effetto su di me, non potevo farci nulla. Ero cresciuta col sogno di andare ad Harvard, e per quanto si possa consigliare ai giovani di rilassarsi e non passare intere giornate sui libri a studiare, per entrare a far parte di quell'università era l'unico modo.
Ecco perché non potevo accettare una C come voto.
Avrei dovuto partecipare a qualche corso in più di fisica, perché era una materia per me troppo difficile.Anche se, ero sicura che la mia poca concentrazione durante il test avesse influito molto. Ma non riuscivo a smettere di pensare alla conversazione sentita tra Jordan e i suoi amici.
Avevo terribilmente paura che Jordan potesse essere in qualche modo in pericolo.
E senza saperne il motivo, ero curiosa di capirci di più.
A pensarci bene, Jordan probabilmente non mi avrebbe dato alcuna risposta, anzi. Mi avrebbe sicuramente insultata e avrebbe aggiunto "fatti i cazzi tuoi".Avrei potuto provare a estorcere qualche informazione a Cole e Derek, ma erano i suoi migliori amici, e non credo mi avrebbero dato delle risposte.
Potevo comunque provarci. Ma prima, dovevo cercare di capirci un po' di più.
Ragione per cui, la sera dopo, avrei partecipato a una festa organizzata da Cole. Magari sarei riuscita a scoprire qualcosa in più. E, inoltre, non sarei stata occupata col lavoro al Crazy Club, perché avevo qualche giorno di ferie, dal momento che si avvicinava il giorno del Ringraziamento.
Avevo condiviso tanto con Jordan quando eravamo stati insieme, ma in realtà sapevo così poco di quel ragazzo...
Non conoscevo la famiglia, non ne parlava mai, avevo visto poche volte la madre uscire, ed era sempre in pessime condizioni. Il padre invece l'avevo incontrato in giro, ma non ci avevo mai parlato.
Non avevo mai visto Jordan comunicare coi suoi, non ero mai entrata in casa sua, insomma...c'erano troppi misteri che si legavano a lui. E se tutto questo fosse collegato in qualche modo?
La mia curiosità era troppa e dovevo arrivare in fondo a questa storia.
Inoltre, come se non bastasse, non riuscivo a smettere di pensare al mio attacco di panico e a come Jordan mi fosse venuto in soccorso.
Non c'era Terence, né nessun altro. Solo Jordan, come sempre. Mi aveva fatto un effetto strano. L'avevo respinto ancora, il motivo? Perché nella mia testa erano riaffiorati ricordi di lui che mi stava vicino come un secondo padre, e poi il posto vuoto accanto a me nel letto, quella maledetta mattina.
Mattina in cui, un pezzo del mio cuore era andato via con lui.
"Vuoi sul serio andare a quella festa?" Domandò incredulo Mike.
Avrei voluto spiegargli il vero motivo, ma mi sembrava ancora troppo presto."Perché no? L'hai detto tu, quest'anno dobbiamo divertirci." Risposi, cercando qualcosa di decente nel mio armadio.
"Beh, non pensavo mi prendessi totalmente in parola. Ormai non te ne perdi una."
"Vieni anche tu, dai." Supplicai, perché volevo averlo al mio fianco.
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You again- un cuore in due
ChickLitTaylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede più il mondo con il suo solito sorriso, inoltre molti amici l...