Jennifer
La mattina dopo una festa.
Ecco cosa odiavo con tutto il cuore, soprattutto se questa era svolta a casa mia.
Già dalle sei arrivavano le donne delle pulizie per sistemare il macello che le persone lasciavano, e io speravo sempre con tutto il cuore che i miei genitori non mi scoprissero mai.
Per non parlare del mal di testa e la nausea dopo aver bevuto per tutta la sera.
Era sfiancante essere sempre la migliore in tutto: nella scuola, coi ragazzi, esteticamente, nello sport e con i genitori, dovevo pur staccare la spina prima o poi.
Quando mi svegliai, le tempie mi pulsavano spaventosamente e la testa vorticava come su una montagna russa.
Mi tirai su a fatica e misi a fuoco attorno a me: le lenzuola bianche pulite e profumate, l'enorme vetrata con vista sul mare davanti a me, la biblioteca alla mia destra e l'armadio alla mia sinistra.
Accanto a me le coperte erano scostate, segno che qualcuno si era alzato. Chi poteva essere?
Ecco, un'altra cosa che odiavo era proprio questa: bere così tanto da non ricordare niente della notte prima, per esempio chi si era fermato da me.
Decisi di alzarmi e fare una doccia fredda, poi indossai l'accappatoio pulito e scesi al piano di sotto.
La casa era come nuova, le donne delle pulizie se n'erano già andate, ma notai qualcuno all'ingresso.
Quando lo raggiunsi, appurai che si trattava di Cole. Ancora lui? Stavo diventando monotona.
"Buongiorno..." Lo salutai, cercando di aggiustare con le mani i miei capelli non perfettamente in ordine.
Lui mi sorrise, due fossette gli scavavano le guance. "Buongiorno."
"Non...non vuoi fermarti per la colazione?" Si creava sempre un po' di imbarazzo tra noi due quando sapevamo di essere stati insieme ma non ricordavamo nulla.
"Non so, è tardi e dopo ho allenamento, se il coach mi vede così mi ammazza." Rispose, avvicinandosi alla porta.
Era una sensazione fastidiosa quando i ragazzi che la sera prima mi trattavano come una Dea, la mattina dopo non volevano mangiare con me.
E okay, dagli altri potevo anche accettarlo, ma da Cole...
Insomma, ci conoscevamo da tanto ormai, ci vedevamo tutti i giorni e tra noi era nata una gran connessione, poteva almeno fermarsi a mangiare con me, invece di divertirci solo nel letto.
E non perché volessi avere qualcosa di serio con lui, ma semplicemente perché entrambi alla fine tornavamo sempre uno dall'altra. Perché nessuno era alla nostra altezza.
Eravamo Cole e Jen, per questo a volte mi aspettavo un leggero occhio di riguardo in più da lui.
Non volevo assolutamente avere qualcosa di serio con lui o niente del genere, però c'era qualcosa che ci univa, e mi sentivo offesa quando mi ignorava.
Annuii senza nemmeno guardarlo. Lui parve accorgersene, perché mi si avvicinò e mi sollevò il mento con il pollice, per far sì che i nostri sguardi si allineassero.
"Ci vediamo dopo in palestra, va bene?"
No, non andava bene.
"Non credo che verrò."Lui aggrottò le sopracciglia. "Perché no?"
"Perché sono stanca."
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You again- un cuore in due
ChickLit"Ma guarda chi si rivede... Ciao Milady, ti sono mancato?" Taylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede p...