Taylor
Sabato mattina. Solitamente si dorme, giusto?
Invece io ero a scuola, per aiutare di nuovo i professori e ottenere dei crediti da aggiungere al mio curriculum.Non avevo ancora parlato con Terence, la sera prima ero andata a vedere le stelle con Jordan per il compito di scienze e lui non mi aveva scritto.
E ora avevo paura che Terence volesse chiudere con me. Insomma, non condividevo il suo comportamento o la sua sfiducia nei miei confronti, ma non volevo perderlo. Volevo risolvere.
Quella mattina, per fortuna, lo vidi in corridoio ad attaccare volantini per lo spettacolo teatrale che ci sarebbe stato a Natale.
Non persi altro tempo e lo raggiunsi.
"Terence..."
Lui non si voltò, continuò ad incollare i volantini come se non esistessi.
"Terence, per favore, parliamo."
"Non abbiamo niente da dirci." Asserrì, senza neanche guardarmi.
"Per favore, non ci metterò tanto." Lo supplicai.Lui sbuffò sonoramente e si voltò a guardarmi, la mascella contratta. "Dimmi."
"Senti, mi dispiace se hai frainteso. Io non volevo uscire con Jordan, lo sai bene, ma sai anche quanto la scuola sia importante per me e non potevo dire di no al professore."
"Beh, potevi chiedergli di cambiarti compagno, magari femmina, possibilmente."Quell'affermazione mi destabilizzò, ma cercai di concentrarmi sul fulcro del discorso.
"Senti, tu ti fidi di me? Perché io mi fido di te, e vorrei che tu facessi lo stesso. Non è successo niente con Jordan, te lo giuro."
"Ti credo, e non è di te che non mi fido, ma di lui."
"Okay, ma non è successo niente e lui non ci ha provato, sono seria. Devi credermi."Lui rilassò le spalle e sospirò. "Va bene..."
"Non sei più arrabbiato?"
"No..."
In realtà, io un po' lo ero ancora, ma non lo diedi a vedere, volevo dimenticare l'accaduto e fare pace."Quindi è tutto a posto tra di noi?"
"Tutto a posto." Confermò. Non mi parve del tutto convinto, ma magari aveva bisogno di tempo.
"Okay."
"Senti, domani ho una partita. Ti va di venire a vedermi?"Restai interdetta per quel cambio repentino di argomento. "Oh, va bene. A che ora è?"
"Alle tre."
"Va bene, ci sarò. Ora devo andare, ci vediamo domani okay?"
"Okay."Prima che potessi sporgermi per baciarlo, lui si girò e proseguì il suo lavoro, così decisi di lasciarlo in pace.
Tornai al mio lavoro e aiutai con la scenografia per il teatro.
All'ora di pranzo, mi diedi appuntamento in mensa con Mike, che aveva dato una mano in un altro campo. Il giorno prima so che era uscito con Daisy, e mi aveva promesso che mi avrebbe raccontato tutto dal vivo. Ero molto curiosa.Mi sedetti al tavolo dove lui era già accomodato.
"Raccontami tutto. Tutto." Esclamai.
"Beh, in realtà non c'è molto da dire. Siamo usciti e siamo andati a prendere un gelato, e inizialmente c'era un po' di imbarazzo, ma poi abbiamo iniziato a parlare e abbiamo preso confidenza. Mi ha chiesto se mi andasse di uscire di nuovo con lei perché si era trovata bene. Ci vedremo questa sera, per un appuntamento vero." Mi raccontò."Wow amico, hai fatto colpo! Batti il cinque!"
"Mi sono trovato molto bene. Abbiamo tante cose in comune."
"Sono contenta, davvero." Dissi con sincerità.
"Grazie. E tu invece? Che mi dici?"Beh, da dove cominciare...
"In realtà, sono successe un po' di cose..."
"Devo avere paura?"
"Beh, tanto per cominciare, il professore di scienze ha assegnato un compito da fare a coppie, che consisteva nell'andare a guardare le stelle. E indovina con chi mi ha messo?"
"No, non dirmi che è come penso..."
"Con Jordan."
"Cazzo!" Urlò. Poi, quando si accorse che alcuni si erano voltati a guardare nella nostra direzione, arrossì.
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You again- un cuore in due
ChickLitTaylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede più il mondo con il suo solito sorriso, inoltre molti amici l...