Taylor
L'aria fresca mi penetrò nelle vene. Ormai di sera non faceva più così caldo.
Udii sbattere la porta, poi dei passi pesanti alle mie spalle.
"Taylor!" La voce di Jordan. "Ma che diavolo...fermati!"
Ovviamente non lo ascoltai.
"Fermati, che cazzo!"
Mi voltai, innervosita. "Cosa vuoi?!"
"Si può sapere dove vai?"
"A casa."
"Ti accompagno io."Sbuffai sonoramente. Ero stufa di questa situazione. Volevo stare alla larga da quel ragazzo, ma era stato sciocco da parte mia presentarmi a casa di Cole.
Col novantanove per cento delle possibilità sapevo che avrei potuto trovarci anche Jordan, e infatti...
"Non voglio niente da te, Jordan." Sputai, sperando di risultare convincente.
"E io non voglio averti sulla coscienza, quindi fatti accompagnare, per favore." Si sforzò di chiedermelo gentilmente.
"Veramente volevo prendere un po' d'aria."
"Va bene, allora vengo con te a piedi."
"Ma si può sapere cosa vuoi? So sbrigarmela da sola."
"Certo..."
"Senti, perché non mi lasci in pace, eh?!"Quella non era di certo serata. Me n'ero andata da casa di Terence prima del previsto, e non perché avesse fatto qualcosa che non andava, ma perché non mi ero sentita particolarmente bene quella sera.
Un insieme di emozioni accumulate che mi avevano fatta scoppiare in un pianto, e dovevo ancora capire da cosa erano state portate.
C'erano giorni in cui tanti ricordi mi tornavano in mente tutti insieme e non riuscivo a reggerli, come papà, l'abbandono dei miei vecchi amici e... Jordan. Purtroppo era così. E forse quella sera i ricordi con lui avevano prevalso.
"Sei tu che ti sei presentata a casa del mio migliore amico." Mi fece presente, e la cosa peggiore era che aveva ragione.
"Non era per te." Asserrii.
"Però avrai visto che non c'erano le luci, le persone e l'atmosfera da festa, eppure sei venuta comunque."
"Sì, be', volevo solo un po' svagarmi, non avevo voglia di tornare a casa, io...oh, lascia perdere."Quando mi ero trovata davanti a casa di Cole, avevo capito perfettamente che con ci fosse nessuna festa. Ma sapevo che casa sua non era mai vuota e avevo bisogno di non pensare.
Forse, inconsciamente, visto che non avevo più ragionato con lucidità, ero andata lì con il bisogno di vedere Jordan.
E mi ero sbagliata.
Sicuramente era un pensiero che mi era venuto solo perché avevo perso la ragione per un po'.
"Taylor."
"Eh."
"Che succede?" La sua voce roca mi fece venire i brividi.
"Niente!" Mi alterai.
"Giuro, se scopro che Terence ti ha fatto qualcosa, vado e lo ammazzo. Lo faccio. Gli faccio rimpiangere i bei tempi con il piccolo amico che aveva tra le gambe."Quelle parole mi fecero trasalire.
"Terence non ha fatto niente. Possibile che tu debba sempre pensare male su di lui?!
Senti, mi hai proprio stancata, me ne vado. Ciao."Gli voltai le spalle, ma lui mi fermò con la sua voce baritonale. "No, aspetta."
Mi voltai verso di lui, contrariata.
"Ti ha dato così fastidio vedermi baciare Jennifer?" Mi chiese lui, dopo alcuni istanti di silenzio.
Se mi aveva dato fastidio? Avrei voluto dire di no, ma non sarebbe stata esattamente la verità.
STAI LEGGENDO
You again- un cuore in due
ChickLit"Ma guarda chi si rivede... Ciao Milady, ti sono mancato?" Taylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede p...