Jordan
"Sappiamo del vostro viaggio al Bronx, e non solo."
Restai bloccato con la sigaretta a mezz'aria, fissando senza respiro Taylor.
Come cazzo... cosa cazzo... che cazzo sta succedendo?
Mi girai a guardare i miei amici e vidi Cole con gli occhi sgranati, mentre Derek aveva sempre la sua espressione imperscrutabile, ma con la mascella serrata.
"Non so di cosa state parlando." Borbottai, con una performance da schifo. Si capiva da lontano un miglio che stavo mentendo.
"Smettetela di mentire!" Esclamò Megan, sbattendo un piede per terra. "Derek, sei mio cugino, non posso credere che tu mi abbia tenuta all'oscuro di tutti i vostri problemi."
"Ferma, di quali problemi parli? Cosa sapete voi due?" Mi intromisi, guardingo.
"Molto più di quanto pensiate." Rispose Taylor, incrociando le braccia al petto.Non ci vidi più. Le arrivai a pochi centimetri dal viso, contraendo la mascella e fulminandola con lo sguardo. "Tu non hai ancora capito cosa significa farsi i cazzi tuoi, è tanto difficile?!"
Lei non si scompose, ricambiò il mio sguardo per niente preoccupata dal mio affronto.
"Chi altro lo sa? Cosa cazzo sapete, eh?" Mi alterai, vedendo il suo volto impassibile.
"Jordan, smettila, non serve a niente comportarsi così." Mi fermò Derek, ma io continuai a incenerire Taylor con lo sguardo.Cazzo, se si trovava in pericolo... merda, non me lo sarei mai perdonato. Ora ero fottuto sul serio.
"Diamoci tutti una calmata e cerchiamo di parlare da persone mature." Continuò lui.
Sbuffai e feci due passi indietro, senza però smettere di fissare con rabbia Taylor."Spiegateci cosa succede."
"Il giorno del Ringraziamento, mentre andavo in bagno, ti ho sentito parlare con Jordan al telefono." Esordì Megan, rivolgendosi a Derek. "Ho udito delle cose che mi hanno fatta allarmare, e avevo capito vi trovaste inclusi in una situazione pericolosa. Così, il giorno della prima partita del campionato, ho preso le chiavi della tua auto e vi ho nascosto il mio cellulare, con il registratore acceso dentro."Restai a bocca aperta, senza sapere cosa dire. In realtà, avrei voluto urlare e imprecare come un matto.
"E guarda caso, quando ho ripreso il cellulare, alla sera, c'era registrata una vostra conversazione su questo viaggio al Bronx e alcuni dettagli, ad esempio di un uomo che avete intenzione di pagare per aiutarvi a fare chissà cosa."
"Tu cos'è che hai fatto?!" Sbraitai, perdendo completamente la calma.
"Jordan." Cole mi trattenne per un braccio. "Falle finire."
"Non sapevo cosa fare, ero preoccupata!" Si difese Megan.
"E perché hai messo in mezzo anche Taylor, eh?" Continuai, incazzato nero."Non mi ha messa in mezzo lei." Si intromise Milady, irritandomi ancora di più. "Io vi avevo sentiti confabulare, la prima volta, siete voi che avreste dovuto stare più attenti. E lo sai, Jordan, che ti ho seguito a Miami. Sai bene che non mi sarei mai arresa, perché ho sentito quegli uomini con la pistola, okay? Li ho sentiti!" Alzò la voce. "E quando alla festa di Natale..." Prese un respiro, sembrava leggermente in tensione nel ricordare quel giorno. "Tu mi hai accennato di quel viaggio... ho capito che dovevo agire. Non potevo starmene con le mani in mano. Ho fatto mente locale su chi poteva aiutarmi o sapere qualcosa, e mi è venuta in mente Megan, in quanto cugina di Derek. Ho deciso di rischiare e chiederle aiuto, e così lei mi ha raccontato quello che sapeva. Non lo abbiamo detto a nessun altro."
Presi un respiro profondo, cercando di calmarmi.
"Cazzo..."
"Sicure che non lo sa nessun altro?" Chiese Cole, su di giri quasi quanto me.
"Sicurissime."
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You again- un cuore in due
ChickLit"Ma guarda chi si rivede... Ciao Milady, ti sono mancato?" Taylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede p...