Capitolo 43.3

209 19 5
                                    

Taylor

Ci siamo.

Sospirai in ansia, guardandomi allo specchio. Mi ero vestita a cipolla, indossando una maglietta leggera e dei jeans lunghi, poi la felpa e il cappotto messi da parte per quando saremmo arrivati a New York.

Ancora non ci credevo che stavo sul serio andando a rischiare la vita così.

Forse avrei dovuto pensarci di più, era stato tutto così avventato...

Ma ormai non potevo più tirarmi indietro, avevo preso questa scelta e non avrei lasciato Megan da sola.

E nemmeno... Jordan.

Accesi il cellulare e guardai i messaggi di Mike, in cui mi augurava buona fortuna per il viaggio.

Scesi al piano di sotto, dove incontrai mia mamma. "Tesoro, sei pronta? Hai tutto? Kit di medicinali? Maglie termiche? Sciarpe?"

"Mamma." La fermai, con un sorriso rassicurante. "Ho tutto, davvero, non ti preoccupare, andrà bene." O almeno spero.
Odiavo mentirle, era mia mamma e meritava di sapere quello che facevo, ma evidentemente stavo iniziando a dire bugie con frequenza.

Cercai di mettere da parte i sensi di colpa e presi la valigia.
"Ti prego, stai attenta, e chiamami sempre. Sempre!" Si raccomandò mia mamma, visibilmente agitata.

L'abbracciai stretta. "Te lo prometto. Ti voglio tento bene."
"Anche io tesoro." Mi posò un bacio delicato sulla testa.

Guardai l'ora sul display: erano quasi le sette.
"È meglio che vada."
"Devo per caso parlare con questo Derek e raccomandarmi anche a lui?" Mi chiese.
Sorrisi. "No mamma, lui è già troppo responsabile di suo."

"Okay, allora vai. Sicura che non vuoi che ti accompagni in macchina? La valigia è pesante."
"Non così tanto, e poi preferisco camminare, tanto il luogo di incontro non è lontano. Ci vediamo presto, mamma. E sí, ti chiamerò sempre."

Lei mi sorrise e mi abbracciò ancora, poi mi aprì la porta.
Inforcai la valigia e uscii. "Buon viaggio! Divertiti ma stai attenta, sii prudente e non parlare con gli sconosciuti!"
"Ciao, mamma."

Uscii di casa seguita dallo sguardo di mia madre, e mi incamminai verso il luogo prestabilito.

E adesso... chissà cosa mi aspetta.

Giunsi nel parco del giorno prima con cinque minuti di ritardo, mentre gli altri erano già arrivati.

Vidi la macchina di Jordan parcheggiata poco lontano, mentre i tre dell'ave maria stavano in piedi con posizioni tese e braccia incrociate. Megan stava parlando al cellulare con non so chi.

Raggiunsi gli altri e li salutai con chiaro imbarazzo. "Uhm..." Mi schiarii la voce. "Ciao..."
Nessuno mi rispose, la tensione era palpabile.

Quando Megan terminò la chiamata, venne verso di noi. "Era Thom." Ci comunicò, per poi accorgersi di me. "Ciao Tay, sei arrivata!"

"Possiamo partire, non perdiamo altro tempo." Dichiarò Jordan con voce dura, sedendosi al posto del guidatore. Derek si accomodò accanto a lui, mentre Cole, io e Megan ci sistemammo dietro.

Jordan mise in moto e partì, e nell'abitacolo calò il silenzio.

Se dobbiamo trascorrere quindici ore così...

You again- un cuore in due Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora