Cole
Sentivo un delizioso profumo di donna.
Ma non uno qualsiasi, bensì uno che ero abituato a sentire, spesso anche sul mio corpo.
La verità era che avevo bevuto troppo, e ora mi ritrovavo svaccato sul divano, con un braccio che pendeva e una bottiglia di birra sul petto.
Come facevo a ridurmi così, ancora non l'avevo capito.
Sapevo solo che dovevo alzarmi, perché volevo assicurarmi ci fosse davvero quella ragazza.
Mi misi a sedere massaggiandomi le tempie, che pulsavano terribilmente.
Aprii a stento gli occhi e miei a fuoco attorno a me.
Seduti davanti al bancone che sorseggiavano qualcosa c'erano Jordan, Derek, Morgan e...Jennifer.Ecco da chi arrivava quel profumo. Avevo ragione. Mi piaceva da morire, ne spruzzava sempre così tanto da farmi girare la testa.
Non mi importava niente di relazioni serie, ma dovevo ammettere che tra tutte le ragazze con cui andavo, Jen era la mia preferita in assoluto.
Era esattamente il mio prototipo: bassa ma aggressiva da morire, fisico da urlo, furba, sicura di sé e temibile.
Adoravo quando mi guardava con quegli occhi da felino, quella bocca sottile ma perfetta e il suo essere stronza da far paura.
Mi alzai barcollante, avvicinandomi a loro.
"Finalmente ti sei svegliato, era ora!" Mi disse Jordan, alzandosi e dandomi una pazza in testa.
"Vi siete ufficialmente appropriati di casa mia." Sbottai, sedendomi casualmente accanto a Jen.
Lei mi osservò silenziosa per qualche istante, poi tornò a parlare con Morgan ignorandomi.
"Non si saluta più?" La rimproverai, offeso.
Lei tornò a guardarmi, scrutandomi dalla testa ai piedi. Cavolo, se mi piaceva."Mi stai facendo la radiografia?" Le chiesi, malizioso.
"Nei tuoi sogni, tesoro. Mi sa che hai bevuto un po' troppo." Rispose lei.Mi morsicai il labbro eccitato.
"Che novità, come se tu non lo facessi mai."
"Non ti conviene irritarmi, Cole." Intimò lei, mantenendo il contatto visivo con me."Ah sì? Ora sono proprio curioso di scoprire cosa succede se lo faccio." Incrociai le braccia al petto mangiandola con lo sguardo.
Ad un tratto, udimmo suonare il campanello.
"Chi cazzo è che rompe?" Borbottai, alzandomi controvoglia.
Mi diressi verso la porta, ma quando la aprii, vidi l'ultima persona che mi sarei aspettato di trovare davanti a casa mia.
"Ma che cazzo..."
Sull'uscio c'era Taylor, che si muoveva nervosamente da un piede all'altro, giocherellando con la manica della felpa."Ehm...ciao." Disse, imbarazzata.
Mi appoggiai allo stipite della porta, incuriosito."E tu cosa ci fai qui?"
"C'è qualcun altro dentro? Tipo una festa..." Chiese lei invece."Non esattamente una festa, però..."
"Posso entrare un attimo?"
"La smetti di rispondere con altre domande?" Sbottai. Lei mi fissò stranita."Sei qui per bere e divertirti? Perché se è così c'è posto anche per te, ma non mi sembri il tipo..."
"Io...""Oh Cole ma che succed..." Jordan si bloccò sulla soglia della porta, non appena vide Taylor.
"Ma che diavolo..."
Quando Taylor incrociò lo sguardo di Jordan, trasalì sul posto.
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You again- un cuore in due
ChickLitTaylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede più il mondo con il suo solito sorriso, inoltre molti amici l...