Taylor
Trascorsero due giorni dopo il pranzo a casa di Terence, e credetemi se vi dico che quest'ultimo non mi chiamò o scrisse neanche una volta.
Non un "come stai" o "parliamo". Niente di niente.
A scuola non si era presentato, mentre per quanto riguardava Jordan, eravamo tornati a ignorarci.
Io cercai di non pensare alle sue questioni "personali" e trascorsi due giorni con la testa totalmente rivolta ai libri di scuola.
Non mi scollai dalle pagine neanche per mangiare, anche se a dire il vero, ormai non sapevo neanche più cosa fosse la fame.
"Che stronzo." Ringhiò Mike, adirato, riferendosi a Terence. "Non pensavo fosse così, dico sul serio."
"Non fa niente Mike, non parliamone." Mormorai, cercando di rimanere indifferente alla questione.In realtà, ci ero rimasta male. Perché ero convinta di poter essere spensierata con un ragazzo dopo tanto tempo, e invece ripensandoci, dalla prima litigata con Terence, ero stata tutto fuorché serena.
Lui era geloso, possessivo, non ascoltava, mi urlava contro, non prestava attenzione a ciò che facevo e dubitavo volesse sapere la vera risposta quando mi chiedeva come stavo.
Non era così che l'avevo conosciuto inizialmente. Altrimenti non mi sarei mai messa con lui.
Non so cosa fossimo in quel momento, ma non intendevo continuare quella relazione. Non avevamo punti in comune, forse eravamo troppo diversi.
E anche se mi ero legata a lui, quello che aveva fatto mi aveva confermato che non eravamo compatibili come coppia.
E sinceramente, preferivo chiuderla prima di affezionarmi sul serio, sempre che prima o poi accadesse.
"Hai ragione, scusa." Si scusò Mike, che aveva tirato fuori l'argomento per la terza volta in una mattinata di scuola. Non riusciva proprio a tollerare chi mi trattava senza rispetto.
"Parliamo di te. Come va con Daisy? Non mi hai più detto niente."
Lui sorrise subito nel sentire il suo nome. "Non è una ragazza semplice, ha anche lei i suoi problemi, eppure mi piace qualsiasi cosa di lei, soprattutto i suoi difetti. Non lo so, la rendono particolare e unica. Passare del tempo con lei mi fa bene, quando ci salutiamo non vedo l'ora di rivederla, e anche se non stiamo ancora insieme ufficialmente, a me va bene così, basta poterla vedere."Le sue parole mi scaldarono il cuore. Quasi mi commossi. Non avevo mai sentito parlare Mike in quel modo di una ragazza.
"Sembri cotto e stracotto, amico mio." Gli diedi una gomitata affettuosa sul braccio, mentre lui arrossiva.
Mentre io e lui chiacchieravamo, i miei occhi vennero richiamati come attratti da una calamita da una figura che si stagliava poco lontano da noi: Jordan.
Le sue iridi cristalline puntavano su di me, e invece di distogliere lo sguardo, decisi di sostenerlo alzando il mento in segno di sfida.
Non avevo dimenticato le sue parole, mi avevano ferita, e non dovevo più permettergli di avere questo effetto su di me.
"Cavolo..." Biascicò Mike, al mio fianco.
"Cosa?" Gli chiesi, mantenendo i miei occhi fissi in quelli di Parker."Sembra che vi stiate spogliando con gli occhi." Bastò quella frase detta dal mio migliore amico, per farmi distogliere lo sguardo imbarazzata, mentre le mie guance prendevano fuoco.
"Ma che dici... sei impazzito?" Borbottai. Jordan invece continuava a fissarmi, e dei brividi si irradiarono nel mio basso ventre.
Maledetto Jordan Parker.
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You again- un cuore in due
ChickLitTaylor è un'adolescente all'ultimo anno di liceo con un passato poco piacevole alle spalle: suo padre è scomparso da due anni e ormai tutti lo credono morto. Da allora la ragazza non vede più il mondo con il suo solito sorriso, inoltre molti amici l...