Capitolo 37.1

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Jordan

Taylor.
Era l'unica cosa che avevo in mente mentre i ragazzi mi prendevano in braccio portandomi in giro per gli spalti.

Terence mi aveva deconcentrato, mi aveva fatto incazzare, ma non solo per come si era comportato alla partita. Ce l'avevo ancora con lui per come aveva trattato Taylor. E qualcosa mi diceva che se avessi scoperto perché si erano lasciati, lo sarei stato ancora di più.

E poi avevo anche tanti altri pensieri in testa. Tipo ciò che avevo scoperto su mio padre e che dovevo assolutamente riferire ai miei amici.

E, più di tutto, Milady. Non riuscivo a togliermela dalla testa, accidenti.

E il fatto che avesse fatto il tifo per me, che fosse venuta lì per incoraggiarmi mi faceva sorridere come un imbecille.

Era riuscita a calmarmi semplicemente appoggiando una mano all'altezza del mio cuore. I battiti avevano rallentato e c'erano solo i suoi occhi verdi, nient'altro.

Mi aveva dato la carica per ricominciare la partita, facendomi credere davvero di poter vincere.

Sembrava che qualcosa fosse cambiato di noi. Come se una piccola parte di quel muro che entrambi avevamo eretto per tenerci lontani si fosse rotta.

Avevo avuto questa sensazione dopo il nostro incontro nello spogliatoio, e adesso, alla partita, ne ero ancora più convinto.

Eppure non era una cosa buona, anche se mi rendeva felice. Perché non potevo metterla in pericolo, e le minacce di mio padre erano ancora ben impresse nella mia testa.

Eppure, stavo facendo sempre più fatica a tenere saldo quel muro spesso che mi ero costruito con gli anni.

Subito i cameraman ci raggiunsero per le interviste appena dopo la partita.
Alcune telecamere si puntarono su di me, che mi ero tolto il casco e ora stavo cercando di rispondere a tutte le domande.

"Ecco il nostro capitano, com'è stato vincere la prima partita del campionato?"
Sorrisi. "È stata dura, soprattutto perché abbiamo incontrato delle criticità, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Ero sicuro che avremmo vinto." Mentii. Per un attimo avevo temuto che non potessimo farcela.

"Sei molto sicuro."
"Certo, siamo una squadra forte e amiamo dimostrarlo."
"Com'è stato fare punto all'ultimo minuto? C'era ansia? Anche perché, avete rimontato verso la fine, tutti si aspettavano la vittoria dell'altra squadra."
"Beh, l'ansia c'è sempre, ma la chiamerei di più adrenalina. Abbiamo lasciato l'effetto sorpresa, ci piace stupire la gente." Mi mostrai sicuro di me e sorridente, come se la mia vita non potesse andare meglio. In realtà, non poteva andare peggio. L'Hockey era l'unica cosa che mi era rimasta.

Poi le interviste si spostarono su altri giocatori, finché non corremmo tutti all'interno dello spogliatoio urlando e facendo casino.
"Siamo stati grandi!" Esultò Henry, levandosi la maglietta e facendola volteggiare in aria.

Terence si sedette su una panca con il suo solito broncio del cazzo.
"Non sei felice per la vittoria?" Lo provocai, levandomi la T-shirt.

"Quando ero io capitano, non si rischiava di perdere la partita fino all'ultimo minuto." Ringhiò, alzandosi in piedi per fronteggiarmi.
"Ah sì? Beh, perché mi sembra di ricordare che se hanno fatto punto è stato per colpa tua." Ribattei, con un sorrisetto divertito sulle labbra.
Non mi sarei sorpreso se avessi visto uscire il fumo dalle sue orecchie.

"Ragazzi!" Ci interruppe il coach, entrando nello spogliatoio. "Non voglio rovinarvi la vittoria, ma sono molto deluso di voi. Per poco non facevate vincere l'altra squadra, e per cosa? I vostri litigi del cazzo. Ascoltatemi bene: se l'Hockey non è abbastanza importante per voi, è inutile che giochiate. Da adesso in poi voglio più serietà e spirito di squadra. Non è un gioco, è il vostro futuro, e io voglio allenare una squadra vincente, non dei poppanti che non sanno calmare i loro ormoni. Non tollererò più litigate del genere in campo." I suoi occhi si fermarono su me e Terence. "O distrazioni stupide." Proseguì, guardando Derek. "In pista si pensa solo a una cosa: giocare in squadra. Risolvete i vostri problemi fuori da qui, o non fatelo, non mi interessa, basta che restino fuori, d'accordo? Un'altra scena del genere e vi sbatto fuori. Siete all'ultimo anno e questo sarà il vostro futuro, spero di essere stato abbastanza chiaro."

You again- un cuore in due Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora