Capitolo 9

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Taylor

Era finalmente giunto il tanto atteso sabato mattina.

Ero piuttosto agitata, soprattutto perché andare in spiaggia significava una cosa: mettersi in costume.

Esporsi.

E io lo odiavo.

Nel mio cervello c'era uno strano meccanismo: non mangiavo perché avevo paura di ingrassare, mi sembrava sempre di avere troppa pelle, poi però mi guardavo allo specchio e quasi intravedevo le costole.

Ed era terribile.

Invidiavo le ragazze che vedevano il loro corpo come un punto di forza, che si sentivano sicure con loro stesse e mangiavano di gusto. Io solo a sentire il verbo "mangiare" percepivo lo stomaco rivoltarsi.

Non era una bella sensazione, anzi.

Decisi quindi di optare per un costume intero verde acqua, aperto sulla schiena.

Indossai poi un paio di pantaloncini in jeans e legai i capelli in una coda alta.

Nella borsa per la spiaggia infilai un libro, che non guastava mai, un tubetto di crema solare, altrimenti con la mia carnagione chiara mi sarei scottata, un asciugamano e un cambio.

Poi mi diedi un'occhiata allo specchio.

E se a Terence non piacessi più? E se mi stesse solo prendendo in giro? E se facesse così con tutte? E se fossi troppo magra e preferisse un altro tipo di ragazza?

Le paranoie cominciarono a impossessarsi della mia mente perciò decisi di non pensare più a nulla e scendere di sotto.

Erano quasi le dieci e Terence sarebbe passato a prendermi a casa.

"Tesoro, sei pronta?" Mia mamma mi stava aspettando in cucina, così la raggiunsi.
"Uhm...sì, eccomi."

Lei si voltò a guardarmi, poi sorrise.
"Sei molto bella."

Arrossii e cercai di crederle.

Il campanello suonò annunciando l'arrivo di Terence.

"Oh, dev'essere lui." Constatai.
"Vai e divertiti, ma mi raccomando, stai attenta."
Si raccomandò mamma.

Andai ad aprire la porta e sulla soglia comparve Terence, con una camicia in stile hawaiano, occhiali da sole e un costume arancione.

Insomma, poco appariscente il ragazzo.

"Buongiorno." Mi salutò con il suo solito sorriso.
"Ehi..." Cerca di essere te stessa e non imbarazzarti.
"Allora, sei pronta?" Mi chiese.
"Nata pronta."

"Oh, ma buongiorno."

Merda.

Mia mamma era apparsa sulla soglia, probabilmente curiosa di conoscere il ragazzo con cui stavo per uscire.

Terence drizzò subito la schiena. "Ehm...salve. Io sono Terence, è un piacere conoscerla." Si presentò lui con impaccio, porgendo la mano a mia mamma.

Lei ricambiò la stretta con un sorriso.
"È un piacere anche per me. Allora, state andando in spiaggia?"
"Sì mamma, te l'ho già detto." Sibilai imbarazzata.
"Non si preoccupi, è un posto tranquillo, la riporterò a casa sana e salva." Si affrettò a dire Terence.

"Non ho dubbi. Per caso fumi?" Chiese poi lei senza giri di parole.
"Mamma..." La rimproverai.
"Ehm...no, sono uno sportivo, non fumo." Rispose Terence, passandosi nervosamente una mano tra i capelli.

"Bevi?"
"Io..."
"Mamma, basta, non devi spaventarlo. E poi non si sta facendo tardi? Dovremmo andare no?" Tagliai corto.

"Va bene, ci vediamo dopo. Divertitevi." Concluse Clary, e finalmente ci lasciò andare.

You again- un cuore in due Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora