Capitolo 45

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Dal capitolo precedente...

Passiamo nei posti dietro mentre informo mia madre che non rientro a casa e io mi corico sopra il corpo del mio ragazzo abbracciata a lui

Ore 6:30 del mattino...

Mi sveglio con la testa appoggiata sul petto di Gian e guardandolo noto che il suo ciuffo non ha più nemmeno una forma ben precisa. Gli lascio un bacio sul petto e il suono del clacson di un furgone l'ho sveglia facendogli fare un saltello mentre è coricato.

G: Cos'è stato?
S: Credo che siano quelli che ritirano la spazzatura
G: Ah, che ore sono?
S: Le 6:32 del mattino
G: Cosa? Abbiamo dormito per sole cinque ore e mezza?
S: Si, non ti bastano?
G: No! Adesso avrò le occhiaie!
S: Ma che dici? Anche se le avresti chi dovrebbe guardarti? Tu sei mio!

Ci scambiamo qualche bacio, prendo la mia borsa per prendere il mio telefono e usciamo dalla macchina, accendo la connessione dati e alcuni messaggi di Federica iniziano ad arrivare... Sono delle foto... Una mentre Gian mi tiene da dietro indicandomi con un dito le stelle, si vede benissimo e credo che la mia amica abbia usato qualche effetto sul blu.

S: Guarda qui amore!
G: Cosa?
S: Questa foto!
G: Wow ma è bellissima, cioè sei venuta divinamente!
S: Ahahah ma ti sei visto tu? Più bello di un playboy sponsorizzato nelle riviste
G: Ahahahah, c'è ne sono altre di foto?
S: Si, due! Adesso te le mando su whatsapp

Le guardiamo insieme e avvicinandocci ad un bar decidiamo di andare in bagno per lavarci il viso. Dopo di che andiamo a casa mia, arrivati lì scendo dalla macchina salutando il mio ragazzo ed entro in casa pian pianino. Mi diriggo nella mia stanza facendo un bel bagno e finito mi distendo sul letto.
Un messaggio arriva sul mio telefono da parte di Gian

"Certo che meni bene però eh?"

Ahahahah sono sicura che si riferisce alla lite con Aurora, mi fa sempre sorridere.

Ore 13:40

Cavolo! Mi sono addormentata per ben cinque amore...

Scendo di sotto per pranzare e mi siedo a tavola con i miei genitori insieme alla piccola...

Le ore passano e sono già le 22:10 fin quando non mi arriva una chiamata...

S: Pronto?
X: Simona!

Dalla voce sembra un'anziano ma non riesco a capire se sia veramente un maschio o una femmina!

S: Con chi parlo?
X: Questo non ha importanza ma ti consiglio di correre al parco nazionale
S: Perchè dovrei andare lì a quest'ora? Non ci sarà nessuno
X: Te l'ho consiglio per il tuo bene, ciao!
S: No aspetta perchè...

Nemmeno riesco a completare la frase e cade la linea!
Perchè devo andare al parco nazionale? Salgo in camera mia e per circa 20 minuti penso a quella telefonata. Devo andare lì!

Esco pian piano da casa visto che i miei genitori stanno raccontando una fiaba alla piccola per farla addormentare e salgo sulla mia maccchina chiamando Gian per telefono per ben due volte ma è spento.
Guido fino al parco nazionale e scendo dall'auto.
Non c'e nussuno! Che tempo sprecato!
Passeggio dentro oramai che sono qui e cammino verso il prato

X: Ahahahahah dai no!- dice una voce femminile, l'ho già sentita

Mi avvicino ancora di più e vedo delle sagome di un ragazzo e una ragazza con le loro rispettive ombre dalla luce dei fari.
Cavolo! Quella è Aurora...
Ma chi è quello?
Ha la corporatura a me familiare!
Mi nascondo un pò osservandoli e vedo che scherzano per poi baciarsi, poi si staccano e lei dice...

La casa sull'albero| Gianluca Ginoble| Il Volo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora