Qualcuno può spiegare?

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🎮ALEX⚽️

Dylan era tornato senza mia sorella.
Ultimamente non sembravano molto in sintonia, quei due. Aveva fatto domande al mio amico a riguardo ma era sempre rimasto sul vago. La confusione nella mia testa era troppa per preoccuparmi anche di loro: non erano più due bambini, potevano risolvere da soli le loro divergenze...

Improvvisamente udii il suono di un clacson, poi il cancello si spalancò e una Summer infuriata e fradicia di sudore entrò in cortile:

"Dov'è quel particolare esemplare del tuo amico?"

"Non lo so penso sia in camera ma... Che ti è successo?", le chiesi.

"Che mi è successo?! Mi è successo che ho preso il pullman sbagliato, ecco che mi è successo! Meno male che anche Bonnie ha la patente ed è potuta venire a prendermi, altrimenti...! Ora gliene dico quattro a quello!"

Cercai di calmarla ma senza risultati, così le corsi dietro quando si diresse a passo spedito verso la nostra camera.

"Ei tu, chi ti credi di essere per avermi... Cavolo, Dylan!"
Summer fece un urlo e, quando mi precipitai, la trovai con la faccia rivolta verso il muro, tutta rossa. Guardai Dylan e capii il perchè: era disteso sul letto, con indosso solo i boxer... Sempre il solito.

"Che c'è ora non mi guardi più, eh? Comunque hai fatto tutto tu con quel tuo cazzo di orgoglio."
Le rispose lui.

Non sapevo di cosa stessero parlando.

"Summer, cosa intende Dylan?", chiesi allora a mia sorella.

"Lascia stare, non ti ci mettere anche tu!", mi rispose lei irritata.

"Qualcuno qui è un po' agitato... Ciclo in arrivo?", la sbeffeggiò Dylan.

"Vaffan-"

"Ei! Vi ricordo che ho la nausea, riuscite a non urlare? Viglio riposare!"
Allie interruppe Summer sbucando in camera.
Perfetto, una riunione di famiglia, proprio quello che ci voleva!

"Scusaci Allie, ora smettiamo...", le risposi e accompagnai educatamente Summer fuori dalla stanza. La sentii sbuffare prima di allontanarsi per andare a lavarsi.

"Dylan, si può sapere che cazzo combini con mia sorella?", chiesi al mio amico.
Ultimamente era sempre stata tranquilla e sorridente: a quanto pare solo lui riusciva ad innervosirla e a tirarle fuori quel suo lato scontroso.

"Prova a chiederlo a lei."
Bene, oggi era di cattivo umore. E cattivo umore significava niente conversazione. Che palle, era sempre così difficile parlare con lui...

Decisi di lasciare stare per quel giorno.
A cena non si presentò, l'unica cosa che ingerì prima di dormire fu il tabacco delle sigarette. 

La sera andammo tutti a letto presto: dopo una giornata così stancante avevamo bisogno di risposo e sarebbero servite energie anche per il giorno seguente...

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