La rivelazione

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🧢TREVOR☀️

La prima a notarlo fu Rose, la madre di Summer.
Fissò il mento di Oliver per tutta la cena, finchè non riuscì più a trattenersi: scoppiò in un pianto disperato provocando il silenzio di tutti.
Poi si rivolse a mio padre:

"Ora... Ora ricordo! Ora so dove l'ho già vista: lei è stato l'ostetrico di... Jeremy"
Nella sua voce non c'era più solo dolore ma anche odio.

"Lei mi aveva detto che non ce l'aveva fatta! Lei me lo aveva detto guardandomi negli occhi! Con che coraggio? Come può..."

Fece una pausa, poi riprese con la voce strozzata dal pianto. Dallo sguardo di Summer potei intuire che nessuno, nemmeno i suoi figli, l'avessero mai vista in quello stato straziante.

"Come può avermi mentito?"

"Mi scusi, ma di cosa sta parlando, è forse impazzita?"
Si difese mio padre.

"Lei come si permette di dare della pazza a mia moglie?!"
Intervenne Frank, il padre di Summer.

"Io ho capito tutto, invece! Il pazzo qui sarà lei!"
Rose sembrava distrutta e a pezzi, mentre noi ragazzi non capivamo di cosa stessero parlando.

Poi lei, indicandosi il mento, guardò prima Summer, poi Alex e infine spostò lo sguardo su Oliver.
E allora capirono anche loro. 

Fu allora che lo vidi pure io. Un piccolo taglio nel lato destro del mento. Ce l'aveva Summer. Ce l'aveva Alex. Ce l'aveva... Oliver.

"J-J-J...Jeremy?"
Bisbigliò Summer guardando Oliver negli occhi, che apparve confuso.

"Come ha potuto? Lei è un mostro! Mio figlio, mio figlio vi siete presi! Ladri!"
Rose crollò in ginocchio mentre Frank cercava di sostenerla, piangendo anche lui.

In un attimo si era creato un caos di singhiozzi, cuori spezzati e parole interrotte.
Summer era scomparsa, Alex aveva afferrato le chiavi della macchina mentre veniva rincorso da Carly. Io ero paralizzato.
Non lo sapevo. I mie genitori erano delle merde e non lo sapevo. Quello che avevo creduto mio fratello era invece un figlio strappato a dei genitori pieni di amore. Mi sentivo complice. Ero un cazzo di ingenuo per aver creduto, anche solo per un attimo, che i miei genitori potessero essere delle brave persone...

Mio padre cercò ancora di contestare, ma mia madre crollò e confessò tutto. Poi, intimoriti, presero Oliver e si diressero verso il cancello. I genitori di Summer erano distrutti, incapaci di parlare o intervenire.

"Dove pensate di andare?"
Gli sbarrai la strada.

"Levati di mezzo, figliolo, dobbiamo andare..."
Mio padre era irritato. Mia madre piangeva, Oliver pure.

"Come avete potuto non dirmi niente? Come avete potuto fingere di averlo adottato? Come avete fatto a pietrificare il vostro cuore? Perchè per fare una cosa del genere, uno non deve avere alcuna umanità..."
Le mie parole erano affilate mentre le lacrime minacciavano di uscire.

"Trevor, tu non puoi capire, l'abbiamo fatto per il bene della famiglia. Tua madre aveva perso un caso che le era stato assegnato e io avevo uno stipendio più ridotto... Avevamo bisogno di soldi per mantenerci, ma lo stato ce li avrebbe garantiti solo in caso di un problema di bocche da sfamare... Avevamo bisogno di un altro figlio all'istante, non potevamo rischiare di perdere tutto... Io ho approfittato del mio lavoro e tua madre ha falsificato i documenti. Tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per la nostra famiglia... Tu sei grande ormai, col tempo capirai il perchè delle nostre scelte..."

"No che non lo capirò! L'unica cosa che ho capito in questi anni è che non vorrò mai essere come voi! Siete l'esempio peggiore della mia vita!"

Pieno di singhiozzi, presi Jasper in braccio e corsi via, allontanandomi il più possibile da loro. Da quelle persone che pensavo fossero i miei genitori. Da quelle persone che ormai per me erano morte.

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