🌊DYLAN🚬
"Ragazzi, stasera noi adulti andiamo ad un karaoke, se volete potete uscire tra di voi, basta che non state a casa piantati davanti ai telefonini o alla televisione!"
Esordii Rose."Va bene!", urlò Carly, "Allora io chiamo subito Trevor!"
"Em... In realtà lui non può stasera..."
La interruppe vergognosamente Summer."Cosa? E perchè?"
Carly aveva urlato così forte che tutti ora ascoltavano la loro conversazione. Summer si sarebbe volentieri sotterrata."Ecco, perchè è già impegnato..."
"Cosa? E con chi?"
A questa domanda seguì un grande silenzio, finchè Summer non si decise a rispondere."Con me, abbiamo un... Ecco, un appuntamento, insomma..."
Tutti erano rimasti a bocca spalancata, mentre io cercavo di ingoiare quel maledetto groppo che avevo in gola. A quanto pare il principino le aveva chiesto di uscire...
"Wow Summer, che bello! Io lo sapevo, lo sapevo! L'ho sempre detto che voi due non me la contavate giusta!", esclamò Carly.
"Bene, ci sembra proprio il momento giusto per andare... A più tardi, poi ci dirai come andrà!"
Disse Rose scherzosamente uscendo dal cancello con gli altri adulti."Andiamo a prepararci!"
Carly afferrò Summer e la portò subito in camera, dove le raggiunse anche Allie."Che cazzo vuole quello da mia sorella? Si conoscono appena!"
Alex era tanto buono e gentile ma quando si trattava di Summer era come un padre geloso e iperprotettivo.
"Guarda, meglio che io non ci pensi... Chiamerò Bonnie e le chiederò di uscire con noi stasera."
Detto ciò, Alex si allontanò con il telefono tra le mani.Percepivo dentro di me un certo nervoso, così salii in camera e mi diressi sul balcone a fumare.
Ma fu la decisione peggiore che potessi prendere: dalla finestra aperta della camera delle ragazze potei sentire ogni singola parola che dicevano, ogni maledetto commento: "Sei bellissima", "Con questo vestito lo farai impazzire", "Con questo profumo non potrà non baciarti!"...Questo non aiutava di certo, anzi peggiorava la situazione. Le sigarette non riuscivano a calmarmi, mi stavo agitando troppo, stavo impazzendo, non riuscivo a controllare i miei impulsi...
Così, quando Allie e Carly lasciarono la camera di Summer per andare a salutare Bonnie, appena arrivata, non mi trattenni più.
Attraversai il balcone, giunsi all'ingresso della porta-finestra di Summer ed entrai richiudendomela alle spalle. Non appena mi vide, Summer sussultò, divenne tutta rossa e si strinse nelle spalle piena di vergogna.Indossava un vestitino rosso, corto e scollato sul davanti, che mostrava delle parti del suo corpo finora rimaste sempre nascoste. Portava dei gioielli dorati, i capelli erano raccolti in una coda alta, bella tirata e la stanza era inondata dal suo profumo. Quel maledetto profumo al cocco che di solito era quasi impercettibile, ma che in quel momento era più potente del solito.
"Cazzo!", sbottai.
Lei mi guardò in modo confuso e intimidito. Le facevo forse paura?
Con grandi passi la raggiunsi, portandola ad indietreggiare. Quando sbattè con le spalle contro la parete della camera, chiuse gli occhi e tenne la testa dritta, senza osare guardarmi.
Lì, così vicino a lei, potei osservarla bene. Ero stordito dal suo profumo, ormai non riuscivo a capire più niente, non riuscivo a trattenermi...Mi voltai e cominciai a camminare per la stanza prendendomi la testa tra le mani:
"Cazzo, cazzo, cazzo!"Lei riprese a respirare ma sembrava ancora confusa, mi guardava preoccupata, senza capire il motivo di quella mia reazione.
Nemmeno io mi sarei capito, a dir la verità. Ero piombato dal nulla in camera sua, senza nemmeno bussare, e avevo dato di matto.Improvvisamente mi fermai al centro della stanza e incontrai il suo sguardo. Era rimasta lì, contro la parete e non osava muoversi.
"Dylan, perc-"
Disse ad un tratto Summer."NO", la interruppi.
"Ma-"
"No, non dire il mio nome e non farmi domande, altrimenti potrei dire qualcosa che non dovrei..."
Summer apparve ancora più confusa di prima e con quella sua espressione interrogativa mi stava facendo impazzire.
"Io proprio non riesco a capirti!", sbottò improvvisamente lei.
"Piombi nella mia camera, mi fissi, urli e poi mi chiedi di non farti domande a riguardo?""Non è così semplice..."
"Si, invece! Ti basta rispondere ad una domanda, senza aver paura di dire la verità! Qua nessuno viene punito per essere onesto!"
Ora sembrava lei quella sull'orlo di una crisi isterica.Si fece coraggio, si staccò dalla parete e camminò verso di me. Poi, ad un palmo dal mio viso, si fermò.
"Pretendo una risposta, Dylan. Perchè sei venuto qui da me, ora?"
Cercai di trattenermi ma invano:
"Cazzo, davvero non riesci a capirlo? Per questo!", sbottai indicando il suo vestito, lei e tutta la sua figura."Cosa? In che senso?"
Ancora non capiva."Il problema è questa cazzo di situazione, è il tuo vestito, il tuo profumo!"
"Io ci sto provando, davvero, ma non riesco proprio a capirti!"
Disse Summer esasperata."Il problema è che ti sei preparata così per lui, cazzo, per quel bastardo e non per..."
Mi bloccai prima di concludere la frase.
Che cazzo stavo facendo? Che problemi aveva la mia testa?Le guance le si tinsero di un rosso accesso. Ora non parlava più, non sapeva cosa dire.
Non avrei dovuto pronunciare quelle parole, non mi sarei dovuto presentare lì, non avrei dovuto agitarla. Ero stato un fottuto egoista.Senza pensarci due volte uscii rapidamente dalla stanza, lasciandola lì, confusa e imbarazzata.
Perchè doveva essere sempre così difficile controllarmi quando si trattava di lei?

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Only Summer
RomanceSUMMER VIBES Summer é una ragazza che ama le cose semplici e si circonda di pochi ma buoni amici. Ma si sa che dietro ad ogni ragazza si nascondono molte debolezze, celate in un sorriso. Dopo un evento tragico che segnó la sua vita, si ritrovò a do...