Only Summer

Ancora problemi

🌊DYLAN🚬

Il film che avevamo visto era stato piuttosto noioso per me, ma non potevo dire lo stesso di Summer: era una commedia romantica e lei aveva continuato a ridere o a fare delle buffe espressioni senza mai distogliere l'attenzione. E io ovviamente, per tutta la durata del film, ho preferito guardare lei e le sue labbra piuttosto che quella stupida storiella d'amore.

Alla fine del film, durante i titoli di coda, prima che venissero accese le luci della sala, Summer si girò a guardarmi.

"Dai, a me è piaciuto! A te?"
Mi chiese.

"Non lo so."

"Che risposta è non lo so, Dylan?"
Il mio nome.

"Non lo so."

"Ma... Hai visto il film non è vero?"

"No."
Le risposi mantenendo i miei occhi fissi nei suoi.

"Cosa? E perchè? Ti sei addormentato?"

"No, solo che stavo guardando qualcosa di più bello. Anzi... qualcuno."

Glielo sussurrai in modo languido all'orecchio provocandole un brivido. Poi, imbarazzata, mi allontanò spingendomi via il viso con la mano.

Ora che ci pensavo, non avevo mai passato del tempo con una ragazza. O almeno, mai in quel modo...
Ero andato a fare un giro in barca con lei? L'avevo portata al sushi, a fare shopping, al cinema? L'avrei accompagnata a passare una serata con suo fratello?
Cazzo, la situazione era davvero peggio di quel che pensavo...

Avevo pensato di darle un bacio su quelle splendide labbra ma i miei pensieri riguardo all'incontro con Trevor mi fecero cambiare idea. Ero geloso? Ma che cazzo... Non eravamo mica una coppia.

Le luci si accesero e uscimmo dalla sala. Era all'incirca ora di cena ma nessuno dei due aveva fame, dopo tutti i pop-corn che avevamo mangiato, così optammo per andare direttamente al luna park, dove avremmo aspettato Trevor e Jeremy.

. . .

L'aria fresca era piacevole ma di certo non per Summer, che tremava lievemente.
Al centro commerciale avevamo comprato altri vestiti da indossare, piuttosto spartani: lei aveva preso dei semplici leggins e una maglietta, io una tuta.
Mi sfilai la felpa e gliela porsi.

"Stai tremando."

Lei  sembrava infastidita da quel mio tono improvvisamente freddo ma non osò rifiutare e se la infilò in un batter d'occhio.
Non volevo essere sgarbato con lei ma avevo paura di quello che stava succedendo tra di noi: ultimamente con Summer era come se stessi uscendo dagli schemi monotoni della mia vita e ciò poteva compromettere la mia sanità mentale. Non avevo mai voluto prendere degli impegni perchè non ero mai stato capace di mantenerli: l'indipendenza e la libertà erano due fattori che mi permettevano di non perdere mai il controllo e di rimanere sempre lucido, cosa che risultava difficile quando si metteva in mezzo l'amore... Quel fottuto sentimento.

In più non riuscivo proprio a non pensare a quanto avrei voluto spaccare la testa a quel bastardo per come si era comportato con lei. E pensare che per un momento mi ero convinto la meritasse più di me...

"Summer!"
Un urlo di gioia mi strappò dai miei pensieri e quando mi voltai vidi Summer che afferrava Jeremy in braccio mentre lui la stringeva forte, contento di vederla.

E poi lo vidi. Quel figlio di puttana. Se solo Summer l'avesse scoperto...

. . .