🌊DYLAN🚬
Dopo che tutti si erano addormentati, avevo aspettato a lungo sul balcone.
Fumavo una sigaretta dopo l'altra per ingannare il tempo. L'attesa era logorante.
Non pensavo che potessi provare così tanta ansia. Ero a petto nudo ma, nonostante ciò, non riuscivo a smettere di sudare. L'aria fresca mi aiutava ad alleviare quelle sensazioni.Poi, in un momento di silenzio assoluto, sentii i suoi passi sulle scale. Infine la vidi comparire in giardino, come tutte le sere, diretta verso l'amaca.
Ormai la vedevo trascorrere lì gran parte della notte, tutti i giorni. E io rimanevo lì, a fumare, osservandola ogni volta.Quando le stelle presero vita, potei scorgere il suo volto illuminarsi con loro.
Ce l'avevo fatta. Per una volta avevo combinato qualcosa di buono. Ero l'artefice della sua gioia, non la causa della sua tristezza...Ma insieme a questa consapevolezza, sorse in me anche la convinzione più profonda che potevo renderla felice solo standole lontano, guardandola nel silenzio, agendo in segreto...
Come avevo fatto per il vestito del compleanno: ero stato io a regalarglielo, non Trevor. Mi innervosiva che quel bastardo se ne prendesse il merito, ma in fin dei conti era meglio così...
Quella notte, Summer si era addormentata sotto le mie stelle. Quando al mattino presto mi ero svegliato però non c'era più.
Erano le sette. Era la prima volta che mi svegliavo così presto e decisi di approfittarne. Mi feci una doccia, mi vestii e uscii lasciando gli altri riposare per altre tre ore.
Andare a correre in riva al mare non era un'esperienza che facevo così spesso, ma quando ne avevo l'opportunità la coglievo al volo. Fare sport e sentire il suono del mare allo stesso tempo mi calmavano i nervi, senza aver bisogno di accendermi una sigaretta.Corsi fino al porto e tornai indietro. Prima di tornare alla Sea House, decisi di riprendere ancora un po' di fiato lì, in spiaggia.
Scorsi, in mezzo alla spiaggia libera, tra varie file di imbarcazioni, una piccola barchetta rivolta verso la riva. Era l'unica fuori posizione, rispetto alle altre. Decisi di andare a sedermi lì qualche minuto.
Da lì potevo scorgere bene il mare. Le onde erano agitate quel giorno: un fattore perfetto per un'altrettanto perfetta giornata di surf con Alex.Scendendo dalla barca, mossi una trave che si sollevò. Credetti di averla rotta con il mio peso ma scoprii invece che fungeva da botola segreta, dove poter riporre le proprie cose.
Rimettendo apposto la trave, scorsi un libro. Lo tirai fuori e lessi il titolo "Piccole donne".
Che strano trovare un libro in quel luogo... Era in perfette condizioni e, al suo interno, vi erano addirittura un segnalibro e delle sottolineature, come se qualcuno lo stesse leggendo tuttora. Le pagine sapevano di nuovo, non erano ruvide o ammaccate come i libri riposti a lungo.
Controllai se vi fosse segnato un nome ma non trovai niente, così lo lasciai dove lo avevo trovato e tornai a casa.Gli altri dormivano ancora, così mi lavai prima del loro risveglio.
Più tardi, dopo la colazione, andammo tutti in spiaggia. Io e Alex surfammo tutta la mattina, mentre gli altri non entrarono nemmeno in acqua. Vidi Trevor stare appiccicato a Summer per tutto il giorno, ma ignorai il groppo che mi sentivo in gola.
Ma a cena quella sensazione tornò più prepotente...

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Only Summer
RomanceSUMMER VIBES Summer é una ragazza che ama le cose semplici e si circonda di pochi ma buoni amici. Ma si sa che dietro ad ogni ragazza si nascondono molte debolezze, celate in un sorriso. Dopo un evento tragico che segnó la sua vita, si ritrovò a do...