Only Summer

Vendetta

🛍Bonnie👙

In acqua Alex e Carly non facevano altro che flirtare. Continuavano a schizzarsi, a rincorrersi...
Mi sentivo come la terza in comodo. Da quando in qua mi dovevo sentire di troppo con il mio migliore amico?

Non potevo sopportare di vederli lì così. Con una scusa, uscii dall'acqua.
Non mi ero mai sentita così gelosa. Ultimamente, quando si trattava di Alex, non riuscivo più a rimanere del tutto razionale.

Mi diressi alle docce e scorsi Dylan fumare in un angolo vicino ai bagni. Non mi ero nemmeno accorta che non fosse in acqua.
Mi avvicinai a lui.

"Ei che ci fai qui?", gli chiesi.

"Fatti i cazzi tuoi, non sono in vena di parlare con nessuno, tantomeno con te."

Bene Dylan, a quanto pare anche tu eri nella mia stessa situazione.

"Di chi sei geloso?"
Gli chiesi senza lasciarmi intimidire. D'altra parte avevo quasi la sua stessa età e per poco non lo raggiungevo anche in altezza.

"Io geloso? Piuttosto lo sarai te."

"Summer Baker, non è vero?"
Si voltò a fulminarmi con lo sguardo ma io continuai.

"È da un po' che vi osservo e non ci vuole molto a capirlo... L'avevo già intuito dall'incidente del locale, quando ti sei preso cura di lei dopo che era svenuta... Ma chi l'avrebbe mai detto, Dylan innamorato? Non riesco proprio a crederci!"

Gettò la sigaretta nella sabbia, poi tornò a trafiggermi con lo sguardo.

"Io non sono innamorato di nessuno, come cazzo ti viene in mente? Ma poi di Summer? Quella nanetta fastidiosa è solo un peso per me. Mi sembrava di averti già detto quanto la odiassi..."

Cercava di convincermi del contrario, ma io sapevo che quello che diceva erano solo bugie...
Decisi però di usarle a mio vantaggio.

"Dimostralo allora, dimostra che non ti importa niente di lei, che non ti importa di ferirla..."
Con una mano cominciai a tracciare le linee dei suoi bicipiti.

"Dimostra che non vale niente, che per te l'amore non esiste..."
Sussurrai quelle parole nel suo orecchio, sfregando il naso sul suo collo.

Non mi importava di quello che stavo facendo, della brutta azione che stavo spingendo Dylan a fare. L'unica cosa che mi importava in quel momento era di non pensare ad Alex, di farlo soffrire come lui aveva fatto con me stando continuamente con Carly. Sì, io volevo ferirlo e quale modo migliore per farlo se non andando a letto con il suo migliore amico?
Dylan di sicuro non si sarebbe tirato indietro. Per lui era come un talento ricevere odio dagli altri. E in questo modo non l'avrebbe odiato solo Alex, ma anche Summer.

Cercò in un primo momento di opporre resistenza allontanandomi, ma quando mi schiacciai contro di lui percepii la sua eccitazione. Senza perdere tempo lo spinsi dentro il bagno e chiusi a chiave. Ormai non aveva più scampo: e così non si oppose più.
Aveva bisogno di sfogarsi e io gli stavo solo facendo un favore.

Mi mise a sedere sul lavandino e mi spalancò le gambe infilandosi nel mezzo. Poi cominciò a palparmi il seno mentre con una mano spostava il costume di lato e con l'altra guidava due dita esperte dentro di me.

"Cazzo, allora sono vere le voci che girano su di te..."
Dissi ansimando.

"Chiudi quella fottuta bocca", mi rispose.

Poi sul più bello si interruppe e si abbassò il costume. Non ebbi nemmeno il tempo di osservare la sua virilità che entrò dentro di me in modo brusco e violento.

Poi la mia testa si offuscò, non capii più niente e l'unica cosa che percepii fu il marmo freddo del lavandino, prima di rovesciare la testa all'indietro in preda agli spasmi...