Capitolo scritto ascoltando "The dream continues - Charles Leclerc"
Italia Maranello, 6 giugno 2024
Sono le 6:30, il mio telefono vibra sul comodino, è la sveglia, quella fastidiosissima sveglia della samsung che mi fa alzare di malumore, non che sia meglio di quando andavo alle superiori e avevo una comunissima sveglia a batterie con il suono più fastidioso del mondo, un bip che da piano arrivava alla velocità della luce e mi faceva alzare puntualmente col cuore in gola, da allora, tutto ciò che fa bip mi mette ansia.
Scollego il telefono dal caricatore noto un messaggio di Vasseur dove mi avvisava che il volo per il Canada partiva alle 8:00 all'aeroporto di Bologna, e che Charles e Carlos mi avrebbero aspettato fuori dall'aeroporto.
Mi metto a sedere sul bordo del letto, mi stropiccio gli occhi, vado in bagno, mi sciacquo il viso, lavo i denti, e mi pettino.
Dalla valigia estraggo dei pantaloni a zampa neri che abbino ad un crop top verde menta con scritto Los Angeles.
Raccolgo i capelli in una treccia, evito il trucco, indosso delle adidas samba bianche e blu, metto tutto in valigia e scendo a fare colazione al bar dell'albergo.
Finita la colazione, salgo in camera, prendo la valigia, metto telefono e caricatore in borsa, indosso degli occhiali da sole neri con le stelle sulle stanghette anni 2000 e mi accingo a salire nella mia macchinina.
Arrivata in aeroporto chiamo mia mamma, e le chiedo se per cortesia lei e papà potessero venire a recuperare la mia macchina in aeroporto e portarla sana e salva a casuccia.
Esattamente come mi aveva avvisato Vasseur, all'ingresso dell'aeroporto trovo Charles e Carlos circondati da tifosi che chiedono di farsi un selfie.
Charles mi vede e con un cenno del capo mi saluta, ricambio con un sorriso, Carlos mi corre incontro e mi da un abbraccio
“Okok, omaccione, così mi stritoli”
“Scusa è che sono felice di vederti chica”
Arrossisco al soprannome.
Charles si avvicina, porge a Carlos la sua valigia.
“Credo sia meglio avviarci, fra 30 minuti ci imbarcano" Ci avvisa Charles con tono calmo e pacato.
Dopo non poco siamo saliti in aereo, siamo in prima classe, e subito mi torna in mente lo spezzone della sigla del principe di Bel-Air E inizio a canticchiare:“Prima classe wow, spremute d'arancia e bicchieri di cristallo, se questa è la vita che fanno Bel-Air, mhmh, per me poi tanto male non è”
Carlos mi guarda sgranando gli occhi
“Anche tu guardavi quel programma?!”
“Carlos lo avranno visto tutti almeno una volta nella vita, è ovvio che lo ha visto anche lei” Lo punzecchia Charles.
“Gnegnegne” lo scimmiotta l'altro.
Charles si assenta dicendo di dover andare in bagno.
Infilo le cuffiette, faccio partire una playlist a caso di spotify e la prima canzone che parte è una delle canzoni di Charles, la mia preferita "the dream continues”.
Prendo sonno quasi subito, vengo svegliata da dolci scosse alla spalla destra da Carlos, che mi indica Charles che dorme con la bava che gli cola dall'angolo della bocca. Divertita gli scatto una foto.
“Passami il tuo numero così te la invio” dico a Carlos che mi porge il suo telefono.
Il viaggio è durato 11 ore, e arriviamo in Canada che sono le 13:00, il fuso orario mi ha un po’ sballato.
Scesa dall'aereo accendo il telefono, mia mamma mi ha mandato un messaggio dicendomi che la mia macchina è a casa mia al sicuro.
La ringrazio di tutto e le dico di essere arrivata.
In albergo facciamo il check-in, e la mia stanza è gigantesca, mi getto sul letto, soffice come una nuvola, le lenzuola sanno di fresco e mi sento in paradiso.
Mi appisolo un attimo.
Qualcuno bussa alla porta, guardo l'ora sono le 17:30.
Apro e trovo Carlos.
“Hey Linda, sta sera io e Charles andiamo in un locale qui vicino, ti va di venire con noi?”
“Ma certo, ovvio che vengo”
“Bene, la festa inizia alle 19:00 passo a prenderti io, ti do un passaggio.”
“Grazie mille, a dopo”
Chiudo la porta, mi spoglio lascio i vestiti sulla poltrona, corro in bagno, mi faccio una doccia e lavo anche i capelli.
Esco dalla doccia avvolta da un asciugamano e con un asciugamano a mo di turbante in testa.
Indosso un abito rosso in seta che mi copre poco più sopra del ginocchio, ai piedi delle scarpe nere col tacco quadrato tempestate di brillantini argentati.
Asciugo i capelli, li piastro, e li raccolgo in una coda alta.
Metto un ombretto brillantinato argento e una linea di eyeliner, il rossetto rosso.
Faccio in tempo a mettermi lo smalto rosso bordò sia sulle mani che sui piedi.
Poco dopo Carlos bussa alla porta, apro, lui resta a bocca aperta.
“Che c'è, mai vista una donna?”
“Wow, sei…sei fantastica”
Le gote mi diventano rosse
“Forza, o faremo tardi”
Prendo la borsetta e a braccetto scendiamo fino alla sua macchina e andiamo al locale.
Arrivati mi presenta a George Russel e Pierre Gasly, e non dimentichiamo il suo migliore amico Lando Norris, con il quale sono subito amica, come se lo conoscessi da una vita.
Dopo poco arriva Charles, pantaloni eleganti beige, camicia bianca con i primi bottoni aperti, e gli occhiali.
Appena lo vedo mi mordo il labbro.
Mi vede, si dirige verso di me e viene a salutarmi.
Beviamo un drink e poi io scendo in pista, ballando sulle note di k-pop di Travis Scott.
Sento lo sguardo di Charles sempre puntato su di me, e continuo a muovermi come se non mi importasse.
Poco dopo sento qualcuno mettermi le mani sui fianchi e ballare dietro di me.
Con la coda dell'occhio vedo Charles e continuo a ballare.
“Sei bellissima…non sai cosa ti fare chérie” sussurra al mio orecchio sfiorando il lobo con le labbra.
Mi giro, ma lui è già sparito.
Cerco Carlos, è che parla con Lando.
Lo avviso che torno in albergo con un Uber.
“Va bene, stai attenta e si prudente.”
Ne prenoto uno e aspetto all'ingresso del locale che arrivi.
In albergo stremata Lancio i tacchi, sfilo il vestito e indosso il pigiama, mi strucco, e cado in un sonno di piombo.

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Like the Titanic
RomanceIl grande sogno di Linda Rossi si avvera finalmente, e può lavorare in Ferrari come social media manager. Dopo il suo arrivo, nella scuderia Ferrari ci sarà un po' di trambusto, i due piloti litigheranno e il loro legame si spezzerà, ma le cose si...