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Monaco-Montecarlo, 14 luglio 2024
Sono seduta sul divano mentre guardo la TV quando ad un tratto sento il pianto di un bambino.
Charles arriva in salotto tenendo in braccio un neonato.
“Il piccolo Luigi vuole la mamma, credo abbia fame”
“Povero piccolo vieni dalla mamma" Dico afferrando il bimbo è allattandolo.
Mi sveglio di soprassalto.
“Chérie che succede?”
“Era solo un sogno”
“Tutto bene? Vuoi parlarne”
“Sì sto bene, ho sognato che avevamo un figlio e lo avevamo chiamato Luigi”
Una ferita fresca torna ad aprirsi in me.
“Tranquilla, ci sono io qua” Charles mi abbraccia baciandomi la fronte.
Sospiro.
“Bene, sono le otto, direi che è il momento di prepararsi per il pranzo”
Vado in bagno, mi sciacquo, lavo i denti e raccolgo una parte di capelli in piccolo chignon disordinato, mentre il resto di capelli li acconcio in morbide onde.
Indosso dei pantaloni lunghi a palazzo blu con stampe di fiori tropicali bianche, e una camicetta bianca stretta in vita con un nodo.
“Wow chéri, sei bellissima” Dice Charles comparendo alle mie spalle mentre si abbattona la camicia bianca.
Sorrido, e mi avvicino aiutandolo a chiudere gli ultimi bottoni lasciando aperti i primi due.
“Dato che è ancora un po' presto che ne dici di fermarci a fare colazione in bar”
“Va bene Charlie, basta che arriviamo in tempo, vorrei fare buona impressione”
“Tranquilla, arriveremo in tempo, e le piacerai sicuramente”
Mi stampa un bacio sulle labbra e mi abbraccia.
Indosso le vans basse con gli smile, afferro la borsetta e usciamo.
Ci fermiamo in bar a fare colazione e per le nove arriviamo a casa di sua madre.
"Bonjour maman” Dice Charles abbracciando la madre e dandole un bacio sulla guancia.
Sorrido.
“Maman c'est Linda”
“Bonjour madame”
Mi scruta dalla testa ai piedi, poi mi sorride e mi abbraccia.
“Chiamami pure Pascale, benvenuta in famiglia”
Noto Arthur guardarmi sorpreso e farmi cenno con la testa a complimentarsi.
“Te lo avevo detto che le saresti piaciuta"
Charles mi porta in salotto dove mi presenta ai fratelli e alle rispettive fidanzate.
“Ragazzi lei è Linda, Linda, loro sono Lorenzo e la sua fidanzata Charlotte, mentre quel disgraziato di Arthur lo conosci già e lei è Giada”
“Piacere Linda, ho notato che piaci molto a mamma”
“Sinceramente non me lo aspettavo”
“Già non me lo aspettavo nemmeno io” Sì intromette Arthur
“Sai, a quanto pare sei nelle sue grazie, e non è semplice entrare tra le grazie di nostra madre”
“Mi rallegri molto Lorenzo”
Mi sposto in cucina assieme a Charlotte e Giada e aiuto a preparare la tavola ed il pranzo.
Le due ragazze sono molto gentili con me.
“Sono felice che mio figlio abbia trovato una ragazza come te, e devo ringraziarti.
Da quando sta con te è molto più felice, sorride spesso, prima non aveva motivo di farlo, ma tu hai riacceso la sua fiamma.
Mi parla in continuazione di te, di quanto lo rendi felice, di quanto lo stimi e di tutto l'aiuto che gli dai.
Grazie per tutto quello che fai per lui Linda, lui ha subito molte perdite, e quella del padre e di Jules per lui hanno significato molto, lui ha dovuto crescere in fretta, ma tu lo stai aiutando molto”
Mi asciugo una lacrima e Pascale mi abbraccia.
Portiamo il cibo in tavola e pranziamo.
Parliamo del più e del meno, di come io e Charles ci siamo conosciuti e Pascale racconta qualche storia divertente di quando era piccolo.
Ad un tratto il viso di Charles si rattrista.
“Che succede?” Sussurro appoggiandogli una mano sulla spalla
Charles si alza nascondendo le lacrime e se ne va.
Mi alzo e lo seguo.
Lo trovo in terrazzo.
“Ei, Charlie, cosa succede”
“Niente, semplicemente questo mi ha ricordato le domeniche in famiglia con papà e io…io mi sento uno schifo, mi sento così in colpa per la bugia che gli ho detto prima che morisse, e mi manca cazzo! Non doveva andare così, non si meritava di morire così presto”
Mi inginocchio di fronte a lui e stringo le sue mani fra le mie.
“Charles, so che la perdita di tuo padre è stato un brutto colpo per te, eri ancora troppo giovane per subire tutto quello che hai passato, ma devi pensare che tuo padre non vorrebbe vederti così, lui vorrebbe vederti felice, lui ora ti guarda da lassù e gli fa male vederti così.
Ma tu credimi che lui è orgoglioso di te, lui ti ama, e tu devi ricordarlo col sorriso, lui vivrà sempre nel tuo cuore.
Ei guardami, ci sono io per te, piangi pure, sfogati, butta fuori tutto, io sono qui apposta per alleggerire il peso che porti nel petto”
Charles si lancia fra le mie braccia e scoppia in lacrime bagnandomi il collo e la manica della camicetta.
Io non so cosa si provi a perdere un genitore, ma percepisco, e comprendo il vuoto e il dolore di Charles.
Perdere un genitore è qualcosa che nessuno vorrebbe mai sperimentare.
Un giorno sono lì e l'altro non ci sono più e ti ritrovi da solo e ti chiedi, merito di soffrire così tanto?
Ti trovi lì e pensi che il destino ce l'abbia con te e preferiresti che avesse preso te al posto suo.
Vorresti urlare fino a perdere il fiato e piangere tutte le lacrime.
Ma poi arriva l'attimo in cui realizzi che loro avrebbero voluto il meglio per te, perché ti vorrebbero vedere felice mentre vivi la tua vita col sorriso.
Ma come si può andare avanti e sorridere come non fosse successo niente, quando assieme a loro è morta una parte di te che non tornerà più?
“Sono un disastro Linda, come faccio a piacerti” mormora singhiozzando.
“Sei il mio disastro preferito”
Charles mi lascia e gli asciugo le lacrime con i pollici stampandogli un bacio sulle labbra.
Charles accenna a un lieve sorriso.
“Dai, torniamo dentro, è il momento del dolce”
Mormora prendendomi per mano.
Pascale nota gli occhi gonfi di Charles, ma vedendolo sorridere mi guarda con gratitudine.
Pascale sparisce in cucina ed esce con un vassoio pieno di vasetti di panna cotta con frutti di bosco.
“Panna cotta ai frutti di bosco!? La mia preferita”
“Potrebbe esserci il mio zampino, le ho detto io di farla”
Guardo Charles e gli bacio una guancia.
“Ti amo per questo, ma non dovevi far scomodare tua madre per me, la ringrazio molto signora, voglio dire Pascale, scusa, non sono abituata a non dare subito del tu, do del lei anche a mio nonno”
“Finalmente ti sei trovato una ragazza decente, altro che quelle vipere a cui importava solo dei soldi”
“Mamma!”
“Che c'è è la verità Charles”
Scoppiano tutti in una fragorosa risata.
Aiuto Pascale a sparecchiare assieme a Giada e Charlotte.
Lavo i piatti e ripongo le stoviglie, poi con Charles ci avviamo all'uscita.
“Grazie mille per la bella giornata, e soprattutto per il dolce”
“Oh il piacere è tutto mio, sei una ragazza fan-ta-sti-ca, sei amabile, dalle buone maniere, dolce e gentile, grazie per prenderti cura di Charles”
“Per me è un piacere farlo, sarà pure un ragazzo incasinato, ma è la cosa migliore che mi sia mai capitata, ed è per questo che lo amo, perché sa essere umano, sa esprimere i suoi sentimenti, e lo amo così com'è”
Pascale mi abbraccia, ci salutiamo e io e Charles torniamo a casa.
Charles parcheggia la sua ferrari e spegne il motore.
“Hai tolto le bende?”
“Si, le ferite non erano tanto profonde e si stanno rimarginando in fretta”
“Vedi, sei piaciuta molto a mia madre”
Mi giro e lo guardo, mi allungo per dargli un bacio e Charles lo approfondisce.
Mi stacco di qualche centimetro poggiando la fronte contro la sua.
“Non ne hai mai abbastanza di me”
“Beh, non ti ho scopata per quasi 18 giorni, equivale a mezzo mese circa, mi manca il tuo corpo, mi mancano le tue curve, la tua pelle candida, i tuoi seni morbidi con i capezzoli che sembrano delle ciliegie”
“Okok, ho capito, è meglio se saliamo”
Charles mi guarda malizioso.
Scendiamo dall'auto e saliamo in appartamento.
“Finalmente, non vedevo l'ora arrivasse questo momento”
“Charles!”
Si ferma e mi guarda sgranando gli occhi.
“Ti prego, stai Zitto e baciami”
Dico avventandomi sulle sue labbra.
Inutile dire che in poco tempo finiamo nudi in camera da letto, con i vestiti sparpagliati per casa.
“Fammi godere come solo tu sai fare…ti prego…sfondami”
“Ti farò godere si, ma prima voglio divertirmi un po’”
In piedi di fronte a me mi alza il mento con due dita, poi mi afferra la faccia e inizia a baciarmi.
Scende lungo il collo, mordendolo leggermente, fino ad arrivare al senso.
Lo morde, lo bacia, lo lecca.
Con le dita stuzzica i capezzoli rendendoli turgidi, li mordicchia delicatamente.
Ad un tratto mi spinge e mi stende a letto.
Sale su di me e indossato il preservativo entra violento, facendomi gemere.
Si muove velocemente, dando forti spinte.
I piedi mi si contorgono.
Poggio una mano sul retro della sua testa e lo tiro a me per baciarlo.
È stata una cosa mistica, non conoscevo questo lato così rude di Charles.
“Mamma santa, questo non era sesso normale, era sesso pazzo” Dico sospirando.
Mi metto a pancia in giù dondolando i piedi, mentre Charles gioca con una mia ciocca di capelli.
“Mi hai detto sfondarti, e io ti ho accontentato”
“Mi hai fatto godere, ma mi hai anche fatto venire fame”
“Bene, è ora di cena, che mangiamo?”
“Pizza?”
“Andata”
Charles si alza si veste e afferra il telefono.
Si gira e mi guarda.
“Oh si, margherita”
“Perfetto”
Charles chiama la pizzeria e ordina due margherite.
In un'ora arriva il fattorino, e ci sediamo a tavola a cenare.
Parliamo del più e del meno.
“Secondo te dove potremmo andare per la pausa estiva”
“Potremmo anche rimanere qui a Monaco”
“Mmhh, che ne dici se torniamo in Italia, vorrei pranzare anche con i tuoi genitori”
"Potrebbe essere un'idea, ma stare un mese dove ho passato tutta la mia vita è noioso credimi”
“Bene, una settimana la possiamo passare da te in Italia, il resto vedremo. Se andassimo in Sardegna?”
“Bella la Sardegna, vedere la spiaggia rosa è sempre stato il mio sogno”
“Perfetto direi”
Finiamo di cenare, e mentre spreparo sento Charles arrivarmi alle spalle e cingermi i fianchi.
“Non sei ancora soddisfatto”
“No, ora voglio godermi il tuo corpo, rivoglio quello che è successo ieri sera, è stato magico”
Mi giro sfrego la punta del mio naso contro il suo, lo bacio, e Charles lo approfondisce.
Mi prende in braccio e mi porta in camera.
Ci stendiamo a letto mentre continuiamo a baciarci.
Charles si leva la maglietta e poi mi sfila la canottiera, riprendendo a baciarmi.
Andiamo avanti strisusciandoci, poi mi sfila le mutande e si leva i boxer, e lentamente mi penetra.
Continua a baciarmi, mentre con calma si muove.
Inarco la schiena per avere più contatto e maggiore piacere.
Mi stringo a lui cingendogli i fianchi con le gambe.
Un brivido mi percorre la schiena, interrompo il bacio gettando la testa all'indietro.
“Non ancora chérie, trattieniti, non ancora”
Prendo fiato e ricomincio a baciarlo.
Charles aumenta il ritmo.
“Ora puoi lasciarti andare”
Ancora un paio di spinte, la schiena mi si inarca e un brivido la percorre.
Getto la testa indietro e trattengo il respiro.
Il viso di Charles sprofonda nel mio seno.
E il silenzio della stanza è interrotto dal mio respiro affannato e dai mugugni di piacere di Charles.
Altre due spinte e Charles raggiunge il piacere con me.
“Fermo non uscire, resta dentro”
“Perché?”
“Ho sempre pensato fosse rilassante e affettuoso”
Lo stringo a me in un abbraccio, fino a che non mi accorgo che ha preso sonno.
Gioco con alcune ciocche dei suoi capelli, e comincio ad accarezzargli il volto, sul quale porta un meraviglioso sorriso, mostrando le fossette che mi incantano.
E abbracciata all'uomo che mi rende ogni giorno più felice prendo sonno anche io.

E abbracciata all'uomo che mi rende ogni giorno più felice prendo sonno anche io

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L'outfit di Linda

Le scarpe che indossava

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Le scarpe che indossava

Bene cicciuzzi, eccoci alcapitolo 21.
Penso che pubblicherò ancora due tre capitoli, poi aspetterò fino a Lunedì per la fine della race week.
BACIOONEEESS 💋 💋 💋

Like the TitanicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora