Italia-Monza, 28 agosto 2024
Guardo fuori dal finestrino del jet con un sorriso a 360 denti.
“Sei felice?...Linda, Linda…Terra chiama Linda”
“C-cosa?” Dico piombando giù dalle nuvole.
“Stai sorridendo come se avessi i muscoli facciali bloccati”
“È che, aspetto sempre con ansia il gp di Monza, e poi l'Italia, ceh, insomma, l'Italia”
Charles scoppia a ridere.
“Okok, non sei felice, sei felicissima”
“No, non sono né felice né felicissima, sono straipermegasuperduper felicissima”
“Ho fatto fatica a starti dietro…Oh, stiamo per atterrare”
Allaccio la cintura e spiaccico il viso sul finestrino come se finora non avessi mai preso un aereo.
Scendo di corsa dal jet prendendo una grossa boccata d'aria.
“Ah, cara Italia”
“Grazie per avermi lasciato tutte le valigie”
“Oh, scusa, dammi qua”
Dico afferrando la mia valigia.
Fuori l'aeroporto prendiamo un taxi e raggiungiamo l'albergo.
Appena arriviamo in camera Charles si butta a peso morto a pancia in giù sul letto.
“Bene, ora io non mi muovo da qua fino a sera”
A cavalcioni mi siedo sul suo sedere e poi mi stendo cingendogli il collo in un abbraccio.
Lo sento ridacchiare, poi velocemente si gira facendomi cadere a pancia in su sovrastandomi con la sua figura.
Lo guardo seria, con gli occhi sgranati contenenti un briciolo di paura, e il fiato corto.
“Mai svegliare can che dorme”
“Va al diavolo”
Dico afferrandogli la faccia iniziando a baciarlo.
Velocemente faccio in modo di ribaltare le pose, e seduta a cavalcioni su di lui, spingo il bacino contro il suo, facendo sfregamento le nostre intimità, mentre continuo a baciarlo.
Le sue mani vagano per tutto il mio corpo, mi stringe le natiche, poi massaggia i seni.
La sua intimità preme contro la mia, causandomi un gemito.
Velocemente inizio a sbottonargli i pantaloni sfilandoglieli assieme ai boxer, mentre Charles mi sfila la maglietta, scoprendo i miei seni.
In pochi secondi tutti gli indumenti sono a terra.
Charles ribalta le pose, entrando con prepotenza in me.
Questa sua prepotenza regala un gemito ad entrambi.
Subito inizia a muoversi velocemente, ma lo fermo.
“Fermo fermo, aspetta”
“Cosa?”
“Vai piano, lentamente”
Subito esegue gli ordini, e inizia a muoversi in maniera lenta.
Il suo respiro si fa corto, mentre soffoca qualche gemito.
Il mio corpo sotto il suo si contrae, si irrigidisce, trema, freme.
Ad un tratto le gambe mi si fanno rigide, spingono come per allungare il corpo, sono vicina al piacere, così allaccio le gambe al bacino di Charles in modo da poter premere contro il suo pube, e subito inizio a muovermi disperatamente sfregando la parte più sensibile.
Cingo il collo di Charles con le braccia, abbracciandolo stretto per sentirmi più vicina a lui.
I miei gemiti riempiono il suo orecchio sinistro, poi la voce mi si spezza, il corpo mi si irrigidisce, la schiena si inarca.
Mi stringo più forte a lui per qualche secondo, poi prima le gambe e poi il resto del corpo cadono a peso morto sul letto.
Sono stremata.
Charles continua ancora con un paio di spinte, leggermente più veloci, poi un calore si fa spazio dentro di me e il suo corpo cade sfinito sopra il mio.
Si sposta leggermente per non schiacciarmi col suo corpo, appoggiando la testa contro il mio petto.
Con un braccio mi stringe a sé, mentre io con la parte superiore della schiena poggiata al freddo legno della testiera del letto, accarezzo i suoi morbidi capelli.
“Cazzo” Sussurra
“È stata la cosa più bella del mondo, il sesso migliore che abbiamo mai fatto”
Mi scappa una risata a sentire con che stupore lo abbia detto.
“Conosco il mio corpo Charles, so come far godere me stessa, ma anche come far godere te”
Alza lo sguardo incastrandolo col mio.
“Ti ho già detto quanto ti amo”
“Almeno una quarantina di volte in questi ultimi tre giorni”
Dico lasciandomi scappare una risata.
Charles mi sorride, poi torna ad appoggiare la testa sul mio seno, mentre io mi sdraio in modo da stare più comoda, e stremati piombiamo in un sonno profondo.Mi sveglio per andare in bagno, quando esco noto che l'ombra ha cambiato posizione.
Mi siedo sul bordo del letto e prendo il telefono…sono quasi le sei.
Caspita, abbiamo dormito tutto il giorno.
Sento Charles dall'altra parte del letto mugugnare.
In pochi istanti è dietro di me, mentre mi bacia le spalle, e la sua barba ispida pizzica la pelle della mia schiena, causandomi i brividi.
“Cos'è questo baccano”
Dalla strada sottostante, proviene un frastuono di voci.
Avvolgo il mio corpo in una coperta, poi mi affaccio alla finestra.
“Caspita, la strada è piena di tifosi, oh guarda, c'è Carlos”
“Bene, allora è arrivato il momento di prepararsi”
Mi volto e lo guardo confusa.
“Mangiamo fuori stasera"
Sorrido correndo verso la valigia, dalla quale estraggo un paio di jeans a zampa e un top con le spalline sottili, in raso rosso bordò.
Infilo le mie ballerine a punta con tacchetto a spillo, raccolgo i capelli in uno chignon disordinato, prendo borsetta e occhiali e mi piazzo davanti alla porta d'ingresso.
“Sono pronta, andiamo”
Charles pronto già da un pezzo si alza dalla poltrona, prende le chiavi dell'auto gli occhiali da sole e insieme scendiamo.
Subito i fan esplodono in urla, cori, ragazze che urlano, alcune piangono.
Charles con un sorriso a 360 denti si appresta ad autografare qualsiasi cosa i fan gli porgano.
“Charles mi dai un abbraccio”
Noto Charles abbracciare una ragazzina che subito si commuove.
Questa scena mi scalda il cuore, è incredibile quanto lui voglia bene ai suoi fan.
Sono ferma vicino al bodyguard mentre aspetto che Charles finisca di firmare tutti gli autografi.
“LINDA! LINDAAA!”
Delle ragazzine urlano il mio nome, mentre si allungano sopra le transenne.
“Ciao ragazze”
“Linda sei bellissima”
Gli mostro il mio miglior sorriso.
“Possiamo farci una foto con te?”
“Ma certo”
Afferro il telefono che mi porge la ragazza e subito scatto la foto inquadrando tutto il gruppo.
“Grazie mille, siete una coppia bellissima, vi adoriamo”
“Grazie a voi ragazze ciao”
Altre voci urlano il mio nome, c'è un mucchio di ragazzine che attende di farsi un selfie con me o che gli firmi il berretto o la foto di Charles.
Finalmente saliamo in macchina, e tiro un sospiro.
Charles soffoca una risata.
“Ti ci abituerai prima o poi”
“Non pensavo di avere tante fan”
“Sei la mia ragazza, sei bella, sei intelligente, è ovvio che ti adorano”
In poco tempo raggiungiamo un ristorante sushi.
“Non mi avevi detto andassimo al sushi”
“Sorpresa”
“Muoviti che ho fame”
Dico prendendolo per mano e tirandolo dentro al ristorante.
La cameriera, gentilmente ci fa accomodare ad un tavolino un po’ più appartato.
Ordiniamo di tutto e di più.
Parliamo del più e del meno, discutiamo, scherziamo e ridiamo.
Arrivo all'ultimo boccone con i pantaloni aperti massaggiando la pancia.
“Caspita che nausea”
“Mm, allora penso non riuscirai a mangiare il dolce”
“Dolce, passami il menù”
Charles scoppia a ridere, mentre io scorro nella sezione dolci sul tablet.
Dopo il dolce paghiamo il conto e torniamo in hotel, e mentre Charles crolla subito a dormire, io resto sveglia ancora qualche ora in più, ultimamente non prendo sonno prima di l'una, soffro d'insonnia.

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Like the Titanic
RomanceIl grande sogno di Linda Rossi si avvera finalmente, e può lavorare in Ferrari come social media manager. Dopo il suo arrivo, nella scuderia Ferrari ci sarà un po' di trambusto, i due piloti litigheranno e il loro legame si spezzerà, ma le cose si...