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Austria-Spielberg, 28 giugno 2024
La sveglia suona alle sei come sempre.
Filo in bagno, mi siedo sul water e Realizzo di non aver su la maglietta, di essere nuda, con su solo i pantaloncini del pigiama.
“Chaarlees”
“Mmhh” Lo sento mugugnare.
“Chaaarlees”
“Che c'è?”
“Mi porti una maglia per favore”
“Mmhh”
Dopo poco entra in bagno stropicciandosi gli occhi con una sua maglia in mano.
“Tieni”
“Grazie”
Indosso la maglia, tiro l'acqua e mi lavo i denti.
Continuo ad essere tormentata da un dolore al basso ventre, ricontrollo i miei calcoli e manca ancora una settimana e mezza prima. che arrivi.
Charles si è rimesso a dormire, così mi sdraio vicino a lui e lo abbraccio da dietro, la fronte appoggiata alla sua schiena nuda.
Sorrido, penso a quanto io sia stata fortunata a trovare Charles.
Alle sette si sveglia anche Charles e va al bagno.
Io mi alzo, indosso un paio di pantaloncini e tengo la maglia di Charles.
“Ti sta bene la mia maglia chérie, ti dona il rosso scuro”
Sorrido e gli bacio una guancia, con una mano mi tira a sé e strofina il naso contro il mio.
Usciamo dalla stanza per scendere a fare colazione, e sentiamo dei rumori discutibili provengono dalla stanza di Lando e Luisinha.
“Si divertono la mattina loro due”
“A quanto pare si, ma noi ci divertiamo tutto il giorno chérie”
Sorrido e lo guardo con la coda dell'occhio.
Saliamo in ascensore e raggiungiamo in pian terreno.
Ordino un macchiato e una brioche alla crema.
Finita la colazione saliamo in stanza, dove Charles indossa la nuova maglia del team Ferrari, metto tablet e computer in borsa e alle 9:00 arriviamo al red bull ring.
Accompagno Charles ai box e poi mi rintano in hospitality.
A mezzogiorno c'è la free practice one, dove Charles e Carlos arrivano al terzo e quarto posto.
Dopo il giro libero i due piloti pranzano in hospitality e mi unisco a loro, e poi ne approfittano per firmare qualche autografo e allenarsi prima delle qualifiche sprint che iniziano alle 16:30, e che vedono i piloti Ferrari arrivare in P5 per Carlos e P10 per Charles.
Scendo ai box col capo chino sul tablet mentre pubblico i post con i risultati.
Charles mi supera con una spallata.
Sospiro.
“Oddio, ci risiamo”
Seguo Charles nel suo stanzino, entro e chiudo la porta a chiave dietro di me.
“Avanti, vieni qui, sfoga la tua rabbia con me”
“Vattene via”
“No, io non me ne vado”
“Vattene”
“Charles ricordi cosa è successo l'ultima volta, io non me ne vado…parlane con me, sfogati, non tenere tutto dentro”
“No, vattene ora”
“Perchè vuoi che me ne vada, che ti ho fatto per meritare tutto questo astio”
“NON NE VOGLIO PARLARE CON TE PERCHÉ FINIREI PER FERIRTI…di nuovo, come ho fatto l'ultima volta…come sto facendo ora…e come continuerò a fare.”
Mi avvicino lentamente.
“Io non capisco cosa ci trovi in me…sono solo un egoista che pensa solo a sé stesso…io non posso darti niente, se non sofferenze continue…”
“Non dire così, tu sei la cosa più bella che mi sia capitata, non devi nemmeno pensare di non essere abbastanza per me, tu sei la cosa che mi motiva ad andare avanti, e a non…a non…porre fine alla mia vita alla prima difficoltà, a non trascurarmi, a prendermi cura di me stessa, a fare di tutto pur di stare con te, ad aiutarti, perché io ti amo Charles, tu sei tutto per me”
“Linda, io te lo prometto, io ti amo e giuro che ti porterò all'altare, ci sposeremo, vivremo insieme a Monaco e andremo in vacanza nella tua casa in Italia, avremo un cane e forse, no, sicuramente avremo anche dei bambini.
“Non vedo l'ora, dai, andiamo ora hai delle interviste e poi andiamo”
Charles lascia qualche intervista, mentre io ripongo le mie cose nella borsa, Charles si cambia e poi torniamo in albergo.
Mi lancio sul letto.
“Aaahhh, sono stancaaaa”
“Cos'è tutta questa stanchezza da parte tua”
“Ti dirò, questo lavoro è stancante, tutti questi spostamenti sono stancanti, e il mal di pancia non aiuta”
“Come stai male, hai bisogno di qualcosa? Un tè caldo, antidolorifici, assorbenti.”
“No, no no no no, nulla di tutto questo, penso sia solo dovuto ad un colpo d'aria, probabilmente ero sudata e passando dal caldo esterno al freddo interno ho preso un colpo. Passerà, non è niente di che”
“Mmh, non mi convince questo tuo costante mal di pancia, forse dovresti andare dal medico, non è normale”
“O suvvia, non iniziare anche te come Francisca, non è niente, è tutto regolare”
“In che senso Francisca”
“Ma niente, si stava facendo paranoie assurde su una possibile gravidanza, ma..”
Charles si blocca.
“Gravidanza?”
“Tranquillo, ho fatto il test, è negativo, te l'ho detto che è solo un colpo d'aria, e poi non è niente di insopportabile”
Charles sospira e torna al presente con la testa.
“Ei, tutto bene Charles”
“Sì sì, stavo solo immaginando come sarebbe stato se il test fosse positivo…”
“Ma non lo è, quindi, stai tranquillo”
“Sisi, sono tranquillo, è che io voglio un futuro con te e dei figli, stavo solo immaginando"
“Anche io voglio un futuro con te, ma per il momento è un bene che sia negativo, è ancora un po’...presto, stiamo assieme da un mesetto circa”
“Si, no, hai ragione.”
Mi accoccolo sul letto assieme a Charles e passiamo il tempo guardando un po’ di TV e scrollando alcuni post su instagram.
Verso le sette ordiniamo la cena in camera e mangiano sul letto davanti alla TV.
Ci guardiamo un film e poi verso le nove andiamo a letto.
La mattina alle sette suona la sveglia, Charles ordina la colazione in camera, mentre io preparo la borsa con tablet e computer.
Mangiamo, ci vestiamo e alle otto partiamo dall'hotel per dirigerci all'incontro con i fan.
Restiamo imbottigliati nel traffico.
“Oh eddai non è possibile tutto sto traffico”
Charles è nervoso e la gamba gli trema.
Poggio la mano sulla sua gamba e lui la stringe.
Poggio la testa sulla sua spalla e Charles si calma.
“Quanto sono fortunato ad averti, senza di te sarei perso…sono l'uomo più felice e fortunato del mondo”
Sorrido e rischio di commuovermi, ma trattengo le lacrime.
Arriviamo a pelo e Charles scende dalla vettura correndo.
Sento il boato delle urla dei tifosi, e Carlos lo canzona sul fatto che abbia dormito troppo.
L'intervista procede, e i fan sono entusiasti.
Alle 11:00 accompagno i due piloti ai box che indossano le tute e completano gli ultimi allenamenti.
Alle 12:00 la sprint race ha inizio e la seguo dal box di Charles.
La sprint si conclude con Max che guadagna la vittoria, Oscar Piastri arriva in secondo posto, seguito da Lando in terzo posto.
I piloti Ferrari rientrano nella top 8 con carlos in P5 e Charles in P7.
Quando rientra ai box temo la sua reazione, ultimamente non gli va tanto bene, ed è parecchio suscettibile.
Viene nella mia direzione, si toglie il casco, lo guardo seria temendo il peggio, ma…mi abbraccia, e mi bacia come se non ci fossero in giro telecamere e giornalisti.
Con le braccia attorno al suo collo mi stacco e lo guardo sorridendo.
“Sappi che io crederò sempre in te, e non ci sarà motivo al mondo per il quale io non ti sosterrò, io sarò la tua roccia, ti farò da stampella, e ti guiderò nei momenti bui, perché io ti amo”
“Anche io ti amo Linda Rossi, io ti amo più di quanto tu ami me”
“Impossibile, io ti amo tantissimo, il mio amore è grande quanto l'universo, e l'universo è in continua espansione”
“Da quando sei anche competente nel campo dell'astronomia”
“Ho fatto un anno di liceo scientifico, ricordalo, e sono stata 5 mesi a studiare i corpi celesti, pianeti, stelle, sistema Terra-Luna, Sole e universo”
“Touchè”
Entriamo in hospitality e pranziamo.
Facciamo una pausa, e mi dedico a pubblicare i risultati e delle foto scattate ai piloti di sfuggita.
Charles si siede con me sul divano e afferra la macchina fotografica.
“Posso”
Con un cenno del capo gli faccio segno di sì e inizia a passare in rassegna tutte le foto in galleria.
“Questa è fantastica”
“Quale”
Mi giro e vedo una foto con angolatura sinistra medio-bassa di lui che cammina con la tuta slacciata, con il cappello che gli oscura il volto e un asciugamano in mano mentre si dirige in hospitality.
“Narcisista”
“Ma l'hai fatta te?”
“Sì, te l'ho scattata prima ma non mi hai notato eri troppo concentrato nella tua strada verso il pranzo”
“Fai delle belle foto”
“Ti ricordo che fatto anche un artistico, si mi sono specializzata in grafica, ma ho anche fatto corsi di fotografia”
“Cazzo Amdrea quanto amo questa donna acculturata”
“Io penserei ad allenare i riflessi se fossi in te”
“Ma guarda Andrea c'è anche una foto di te”
“Vieni ad allenarti Charles, fra un'ora ci sono le qualifiche”
“Va bene, ci vediamo dopo suppongo, à plus tard chéri”
“Salut mon amour”
Finisco di passare le foto sul computer e pubblico qualche video.
Alle 16:00 iniziano le qualifiche e ke seguo dal box di Charles, ma al Q3 succede una disgrazia; a Charles si spengono i motori della macchina in pit lane, e la sua rabbia è percepibile.
Rientra ai box e non mi si avvicina, resta a parlare con i meccanici.
Poi vine verso di me, non emette parola, si limita a seguire la fine delle qualifiche con me.
Le qualifiche si concludono con Verstappen in primo posto che guadagna la pole, a seguire Norris e Russel.
Carlos arriva in P4 e alla fine Charles viene messo in P6 nella starting grid.
Verso le 18:00 torniamo in albergo e mentre Charles riposa scendo al bar.
Ordino un whisky liscio e noto Lando seduto da solo ad un tavolo appartato.
“Che fai qui tutto solo”
“Niente, aspetto”
“Aspetti Luisinha”
“Mh” Fa una smorfia
“Mhh, non mi dici tutta la verità, non ti vedo molto allegro”
“In realtà Luisinha è tornata in Portogallo, ma non è questo il problema, ci sentiamo tutte le sere, è un raggio di sole che porta gioia nella mia vita.” Dice sorridendo con faccia triste.
“Ma..”
“Maa…ma, ma non riesco a smettere di pensare a Carlos, gli ho dato appuntamento qui per parlare, doveva arrivare 20 minuti fa, non è ancora qui”
Lando si asciuga una lacrima si dirige al bancone ad ordinare uno shot di vodka.
“Uno anche per te Linda, sei la mia compagna di bevute dopotutto”
Prendo il bicchierino e butto giù tutto in un colpo.
La testa mi gira, ma dopo poco riprendo lucidità.
Carlos entra in sala, carezzo la spalla di Lando.
“È qui, ti lascio, buona fortuna”
“Grazie Linda, grazie ti adoro"
Saluto i due e torno in camera.
Charles sta armeggiando col telefono.
Mi prende un capogiro e barcollo.
“Chérie! Attenta!”
Charles mi prende al volo.
“Che succede Linda”
“Viva i lepricauti”
“Hai bevuto?”
“Un po’” E faccio gesto con pollice e indice a indicare poco.
Charles scuote il capo e mi mette a stendere a letto, si stende vicino a me e stiamo a guardarci negli occhi in silenzio, fino a quando non prendo sonno.
Mi sveglio verso le otto e Charles mi porge un bicchiere d'acqua e una pastiglia.
“Tieni, per il mal di testa, ma mi raccomando, mangia subito la pasta che ho ordinato per cena”
Annuisco, ingerisco la pastiglia e ceno.
Finita la cena Charles si stende a letto a guardare il telefono, mentre io vado a farmi una doccia.
Indosso il pigiamino rosa antico e mi infilo nelle coperte mentre le mani di Charles mi arpionano i fianchi e mi tira a sé in un abbraccio.
L'alcool non è ancora del tutto smaltito, quindi prendo sonno pressoché subito tra le braccia di Charles.
Mi rigiro tra le coperte, tasto il materasso e Charles non c'è.
Mi alzo, mi stropiccio gli occhi, guardo l'ora.
"MEZZOGIORNO! CAZZO! SONO IN STRA RITARDO”
In velocità mi lavo i denti, indosso dei pantaloncini in jeans e la maglia del team, raccolgo i capelli in una coda col gel e indosso il cappellino ferrari e gli occhiali da sole.
Afferro la borsa col computer e tablet e di fretta chiamo un taxi e a mezzogiorno e mezzo mi trovo nel paddock.
Corro ai box, e col fiatone cerco Charles.
Lo trovo che parla con Andrea.
“Chérie che ci fai qui”
“Lavoro”
“Lo so che lavori, ma pensavo stessi dormendo, ho avvisato Vasseur che non saresti venuta perché stavi poco bene”
“Potevi anche svegliarmi lo sai”
“Eri ubriaca e ti sei svegliata nel cuore della notte piangendo per il mal di pancia”
Mi blocco abbasso il capo mentre osservo il sangue uscire dai tagli sulle dita dopo essermi strappata le pellicine.
“Ferma, ferma, ferma! Linda, smettila di farti del male”
“Scusa”
“Dai, ti accompagno in hospitality, torno subito Andrea”
Charles mi circonda le spalle con un braccio e mi porta in hospitality, dove mi lascia su un divanetto a lavorare alle grafiche e alle foto per poi tornare ad allenarsi con Andrea.
Rebecca mi raggiunge.
“Linda, credevo che non venissi oggi”
“Non ho sentito la sveglia e qualcuno ha ben deciso di non svegliarmi, ma ora sono qui”
“Ti spiace se mi siedo qui con te?”
“Siediti pure”
Impiego un'ora a passare tutte le foto sul computer, dopo con il tablet in mano e la macchina fotografica al collo mi diressi ai box con Rebecca.
Osservo Charles che viene intervistato da Mara Sangiorgio per sky sports.
Dopo aver risposto a qualche domanda Charles saluta e viene verso di me, mi bacia la fronte e torna da Andrea.
Fra mezz'ora inizia la gara e sento Charles arrivarmi da dietro e stringermi in vita una felpa.
“Tieni, legati questa felpa in vita, te la presta Andrea”
Sgrano gli occhi e mi giro di colpo.
“No, non è possibile”
Charles fa una smorfia.
“Ma porca di quella porca, ma perché sempre a me!”
Charles mi abbraccia e dopo avergli stampato un bacio sulle labbra incurante delle telecamere mi dirigo da Andrea.
“Andrea scusa, giuro che settimana prossima te la riporto lavata, scusami”
“Ma figurati, sono cose che capitano, se vuoi puoi anche tenertela”
“Grazie” Dico con una smorfia dispiaciuta.
Cerco disperata Rebecca, la trovo nel box che parla con Carlos.
“Rebecca scusa se ti disturbo, ma ho bisogno del tuo aiuto”
“Dimmi che succede”
Mi avvicino e le sussurro all'orecchio.
“Hai un assorbente di qualsiasi tipo va bene”
“Sì, aspetta, tieni vai”
“Ti ringrazio te e Andrea mi avete salvato la vita oggi”
Rebecca sorride e mi fa l'occhiolino.
Corro in bagno, e mi sistemo, esco appena in tempo.
La gara è cominciata e la seguo dal box di Charles.
La gara prosegue male per Charles che si ritrova al 19° posto, ma per fortuna recupera e sale di qualche posto finendo la gara in 11°, mentre Carlos arriva terzo sul podio, e dopo il ritiro di Lando e la penalità di Max, George arriva primo.
Charles rientra ai box, non molto felice.
Mi avvicino lentamente, e sorprendentemente non mi respinge.
Charles si toglie il casco, e mi stampa un bacio in fronte.
Gli cingo il collo con le braccia e lo stringo a me.
“Bravo il mio campione”
“Grazie per essere sempre così gentile e comprensiva, e grazie per supportarmi sempre”
“Questo è il mio dovere, io sono la tua ragazza e ti amo, e l’amore non è mai presuntuoso o pieno di sé, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.
Ed è questo che io faccio con te”
Charles mi guarda con gli occhi lucidi e mi stringe in un abbraccio sollevandomi da terra.
“Io ti amo, ti amo per questo, perché sei così dolce, e sei la prima ragazza a rendermi così felice, ti amo Linda, ti amo tantissimo”
Rido mentre mi scappa qualche lacrima, e lo bacio mentre lui mi tiene in braccio.
Andrea ci scatta un'altra foto.
“Tu hai una passione nel scattrci foto eh”
“Come posso non farle, siete bellissimi”
“Grazie Andrea, e grazie anche per la felpa”
“Ma figurati, mi stava anche piccola”
Sorrido e Charles mi fa scendere, e si reca alle interviste, mentre io aspetto che finisca rintanata in hospitality.
Nel mentre sistemo le foto e le grafiche e pubblico i risultati.
Appena le interviste finiscono esco e mi reco fuori dallo stanzino di Charles che si cambia.
Charles esce dallo stanzino e mano nella mano raggiungiamo Andrea.
“Bene allora, la tabella con la dieta e gli allenamenti ce l'hai, martedì ci incontriamo per gli allenamenti. Mi raccomando, puntuale.”
“Sisi, ho tutto, si, sarò puntuale”
“Vengo anche io, ho bisogno di un po’ di allenamento, sono un po' ingrassata ultimamente"
“Bene Linda, ho già in mente degli esercizi anche per te”
“Perfetto”
Charles e Andrea si mettono d'accordo sulle ultime cose, ma ad un tratto la nausea mi assale, un capogiro e barcollo, una fitta al basso ventre mi fa cadere KO.
Le orecchie mi fischiano e sento solo Charles chiamare il mio nome mentre sento Andrea dire a qualcuno di chiamare un ambulanza.
Seguo lo sguardo terrorizzato di Charles e noto i pantaloncini riempirsi di sangue, poi la vista mi si offusca, e dopo vedo solo il nero totale.
Sento il suono delle sirene, e con un occhio vedo le luci dell'ambulanza.
I paramedici mi circondano, mi mettono il collare e mi stendono sulla barella.
“Bene, ora ti carichiamo in ambulanza, e ti faremo delle domande”
“Charles…Charles”
“Dimmi Linda”
“Chiama Pierre ho bisogno di Francisca”
“Certo chérie li chiamo”
I paramedici mi caricano in ambulanza mentre Charles si allontana di corsa con Andrea.
Un’infermiera mi punta una luce negli occhi.
“Guarda in alto, perfetto, sai dirmi il tuo nome”
“Linda”
“E il cognome”
“Rossi”
“Quanti anni hai”
“25 ne faccio 26”
“Bene, e dove vivi”
“Io vivo in italia”
“In provincia di?”
“Venezia”
“Perfetto”
Arriviamo in ospedale, e con la barella mi portano di corsa in una stanza, mi sfilano tutti i vestiti e mi infilano un camicie.
Intanto io riprendo lucidità.
Le infermiere mi fanno tutta una serie di prelievi per degli esami.
Dopo poco vedo Francisca entrare.
“Linda, che è successo, stai bene?”
“Sì, ora sto meglio, ma non so cosa sia successo”
Su quello entra il dottore mentre legge dei fogli.
“Buona sera, lei deve essere Linda Rossi”
“Buona sera, sì, sono io”
“Bene, ho i risultati degli esami, e il suo è stato semplicemente un aborto improvviso”
“Un aborto, ma come è possibile”
“Potrebbe essere stato dato da un accumulo di stress che ha influito sulla gravidanza”
“Gravidanza!? Che!? No è impossibile, io non ero incinta, il test era negativo”
“Beh, signora possono esserci dei falsi negativi, come nel suo caso”
Mi crolla il mondo addosso.
“Lei ha per caso avuto rapporti negli ultimi giorni?”
“Sì qualche giorno fa”
“Più di una volta?”
“Si”
“Beh, anche questo può aver influito sul suo stato, alcuni sintomi di un aborto sono forti fitte e lievi sanguinamenti, ha notato la presenza di questi sintomi?”
“Sì, avevo spesso forti fitte, e oggi dei sanguinamenti sebbene il ciclo dovesse arrivare fra due settimane”
“Allora mi spiace molto signorina, ma lei purtroppo ha avuto un aborto. Più tardi la sottoporremo ad un raschiamento e domani la dimetteremo.”
"Grazie di tutto dottore”
“Si figuri”
Il dottore esce, e io resto bloccata con lo sguardo nel vuoto che tento di capire.
Qualche lacrima mi scivola lungo le guance.
“Oh Linda, vieni qui, mi dispiace tanto”
Dice Francisca abbracciandomi.
“Come, come è potuto accadere, io ne sono certo, abbiamo sempre usato le…”
Mi blocco.
“Cazzo, cazzo è vero quella sera a Monaco”
Ho un flashback e ricordo il calore del liquido di Charles scivolarmi lungo le cosce.
“Per piacere Francisca, puoi chiamarmi Charles”
“Certo Linda, lo chiamo subito”
Francisca esce e subito entra Charles, che mi corre incontro per abbracciarmi.
“Linda, hey, allora, che è successo”
“Penso che tu debba sederti prima”
Charles si siede sul letto in parte a me.
“Allora, che è successo”
“Io…io, io ero incinta e…”
“Incinta!? Ma, ma come!? E quando!?”
"La prima sera a casa tua a Monaco, ti sei dimenticato il preservativo e..si insomma”
“Oh quindi il test non era negativo”
Beh, era un falso, il punto è che…io…io, io ho avuto un aborto improvviso” Dico mentre una lacrima scende lungo in mio viso.
Il volto di Charles si incupisce, gli occhi gli si inumidiscono mentre io scoppio in lacrime e mi lancio fra le sue braccia a cercare conforto, e restammo nel silenzio abbracciati l'uno all'altra fra le lacrime.
Fummo interrotti dalle infermiere, che mi prepararono per portarmi in sala operatoria.
In sala le infermiere mi mettono la mascherina per il gas anestetico.
“Bene cara conta al rovescio a partire da dieci"
Al sette stavo già dormendo.
L'intervento dura 30 minuti e mi risveglio in camera mentre Cherles mi stringe la mano.
“Oh Linda ti sei svegliata”
“Charles torna in albergo, vai a mangiare e riposa, sarai stanco”
“No, no io resto qui con te, io non ti lascio, non me ne vado perché ti amo, e tu con me non ti sei mai arresa, sei sempre rimasta, sebbene io ti abbia respinta più e più volte. Ma tu, tu mi hai dato una grande lezione, specialmente oggi.
Perciò io non me ne vado, perché ti amo, e l'amore non è mai presuntuoso o pieno di sé, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.
E questo è quello che io voglio fare con te.”
Le lacrime mi rigano le guance e Charles me le asciuga con i pollici.
“Ti sei ricordato il mio discorso"
“Sì chérie, perché io ascolto sempre la tua voce graziosa, perché ti amo, e ti rispetto”
Lo tiro a me per baciarlo, e cedo nel consentirgli di restare fino all'indomani.
Ceniamo insieme, dopodiché guardiamo un film sul computer.
Le infermiere tanto gentili portano in stanza un lettino per Charles che lo attacca al mio in modo da poter starmi vicino tutta la notte, e sebbene divisi dalla spondina del mio letto, prendemmo sonno stringendoci le mani, intrecciando le nostre dita tra si esse.

Bene cicciuzzi, eccovi il diciassettesimo capitolo, con una parte un po' triste ma al contempo inaspettata.
Spero vi sia piaciuto
Il prossimo capitolo esce domenica prossima.
BACIOONEESS 💋 💋 💋

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