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Olanda-Zandvoort, 24 agosto 2024
Sono sveglia ormai da un pezzo, ho passato quasi tutta la notte sveglia, solo alle cinque mi sono concessa un po’ di sonno, e ora alle sei mi sto vestendo e preparando la borsa con la macchina fotografica.
Alle sei e quindici sto già percorrendo il corridoio deserto, nel quale silenzio si sente solo il tintinnio delle cerniere della mia borsetta.
Sto per premere il tasto dell'ascensore, ma vengo distratta da una notifica.
Daniel mi ha appena mandato un messaggio.

“Sto salendo”

Il tempo di leggerlo che le porte dell'ascensore si aprono rivelando davanti a me la slanciata figura del pilota.
“Dani”
Dico sorridente entrando nel piccolo spazio pieno di specchi.
“Pronta?”
“Pronta? Sarei io che dovrei chiedere a te se sei pronto ad essere comandato a bacchetta su quali pose fare”
“Ah beh, sappi che non ti renderò le cose facili, ecco perché ti chiedo se sei pronta”
Sospira scuotendo la testa.
“Ei, hai una brutta cera, sei pallida, e con occhiaie marcate, stai bene, vuoi rimandare ad un'altra volta?”
“No tranquillo, sto bene, ho solo dormito poco e non benissimo, avevo molto per la testa”
“Sei sicura?”
“Ti dico di si”
Daniel è la perfetta rappresentazione del ragazzo dei sogni di quasi tutte le ragazze, dolce, gentile, amorevole.
Osservo la mia figura riflessa nello specchio, sembro un cadavere, ma un qualcosa di inspiegabile si insinua in me, non saprei neanche come descriverlo.
“Linda…”
La voce calma di Daniel mi riporta cosciente, l'ascensore è arrivato, e insieme usciamo, incamminandoci verso il paddock.
“Tu non me la racconti giusta, non stai bene come dici”
“Cosa?”
“Sei seria, non hai ancora detto niente, e a mala pena sorridi alle mie battute, c'entro io? ti do fastidio? forse per te è un peso fare questo shooting”
“Noo Dani, come puoi minimamente pensare che io non gradisca la tua presenza, e poi fare foto mi piace, quindi non può essere un peso per me, credimi, sono solo io problema in tutto questo”
“Vuoi parlarne con me, magari davanti ad una bella spremuta”
Dice estraendo il pass per accedere al paddock.
“D'accordo”
“Tranquilla, non ti forzo se non vuoi”
“Forse mi farebbe bene avere anche il tuo parere, per ora ho solo quello di Carlos”
Entriamo nell'hospitality dell'Alpha Tauri, e prendiamo posto nella stanza adibita ai pasti che vengono consumati nell'arco dei weekend di corsa.
“Preferisci cappuccino o spremuta”
“Spremuta, magari mi tira su un po’”
Daniel prepara due fette di torta su un piatto e con due bicchieri di spremuta mi raggiunge a tavola.
“Bene, dimmi pure”
“Sarà una storia un po’ complicata, riesci a starmi dietro?”
Daniel annuisce e io procedo con il mio discorso.
“Bene, ho passato tutto il mese convinta che Charles mi avrebbe fatto la proposta di matrimonio, infatti prima di partire per le vacanze ho trovato un bel anello molto fine nella tasca dei suoi pantaloni, il problema è questo: lui, non mi ha mai fatto la proposta, e quindi io ho iniziato a farmi tutta una serie di paranoie che hanno comportato un bel litigio e una bella separazione di prova durata un giorno.
Tutto questo solo nella prima settimana.
Gli ultimi giorni sono alle porte e della proposta ancora nessuna traccia, così altre mille paranoie si aggiungono, ma sta volta non le do a vedere.
E poi eccoci finalmente qui in Olanda, e l'altra sera fattostà abbiamo litigato di nuovo, per una sciocchezza terribile e io me ne sono andata lasciandolo impiantato.
Gli ho letteralmente urlato contro vaffanculo e me ne sono andata sbattendo la porta.
Ho passato la sera ad ubriacarmi con Lando e sono finita a letto con lui e Carlos”
Daniele mi guarda alzando le sopracciglia.
“No, riformulo l'ultima frase.
Stavo scendendo per andarmene in giro per il paese, si io ragazza debole e indifesa in giro a mezzanotte da sola, ma ho trovato Carlos in ascensore e poi al bar ho trovato Lando con il quale mi sono ubriacata, poi Carlos ci ha portato in camera sua, mi ha dato dei vestiti di cambio e abbiamo preso sonno tutti e tre nel suo letto”
“Wow, io sono colpito Rossi, non pensavo fossi così coraggiosa da finire a dormire nel letto con due uomini bisessuali”
“Daniiii”
“Scusa, ma se mi permetti, posso chiederti quali erano queste paranoie?”
“Ero convinta che in realtà non mi amasse, e che mi stesse tradendo, che lui e Alexandra in realtà non si fossero mai lasciati e cose simili, che si sono insinuate nella mia mente avvelenandola e accecata dall'odio sono arrivata a un punto che stare con Charles non mi va proprio”
“Senti, secondo me, dovresti parlargli, chiarirti con lui, dirgli tutto quello che hai detto a me, e probabilmente ulteriori dettagli che hai dato a Carlos, se necessario prenditi una pausa da lui, ma ripeto, questo è solo un mio parere”
“Dani, io anche se vorrei non posso separarmi da Charles, perché significherebbe far riprendere il sopravvento alle paranoie, e poi ieri si sono calmate e inizio a sopportare la sua presenza, ma c'è qualcosa che ancora mi tiene sulle spine, un'ansia costante, qualcosa dentro di me che dice che presto succederà qualcosa che sarà a dir poco terribile”
“Vorrei tanto aiutarti, ma l'unica cosa che posso fare ora è offrirti cibo e abbracci”
“Allora posso averne uno, che duri una vita e sembrino mille”
Daniel sorride e si alza venendo verso di me, per poi avvolgermi con le sue braccia tenendomi stretta a lui.
“Grazie Dani”
“Ma figurati”
“Dai ora andiamo a scattare qualche foto”
“Ho in mente il posto perfetto”
“Sentiamo la grande idea”
“La rete dalla quale si può vedere la pista.
Tu vai in mezzo la pista, io resto qui e mi arrampico sulla rete”
“Ma perché?”
“Boh, nella mia testa suonava bene”
“Va bene dai, proviamo”
Esco in pista faccio qualche scatto e poi Daniel mi raggiunge.
“Ma sai che la tua non è stata proprio una pessima idea, ma ora ci penso io”
Giriamo per quasi tutti il circuito, e dopo quasi un'ora ci incamminiamo di nuovo verso il suo box.
Notandolo distratto cerco di fargli una foto di nascosto ma all'ultimo si gira.
“Beccata”
“Uff”
Scoppiamo a ridere e proseguiamo entrando nel suo box.
“Bene, un'ultima foto, posa a piacere…perfetto”
“Bellissimaaaaa”
Sto mostrando la foto a Daniel quando qualcosa mi colpisce dritto in fronte e io non capisco più niente.

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