Capitolo scritto ascoltando "Mistery of love - Sufjans Stevens"
Montreal-Canada, 9 giugno 2024
Sono le quattro quando mi sveglio. Ho dormito molto negli ultimi due giorni.
Scendo al bar e mi prendo un tè ai frutti rossi.
Mi accomodo a un tavolino appartato, vedo Lando dirigersi al bancone massaggiando le tempie, ordina anche lui qualcosa di caldo..
Mi vede e mi raggiunge.
“Hey, che ci fai qui a quest'ora” Mi chiede sbadigliando
“Potrei farti la stessa domanda”
“Aahh, lascia stare, ieri sera ho bevuto troppo è ho passato la notte in bianco seduto vicino al water. Pensa te che la ragazza che ho portato in camera dalla festa è scappata dopo che ho vomitato nel sonno sul letto”
“Che schifo Lando” Dico ridendo con faccia schifata
“In quanto a te, che ci fai qui?”
“Bah, ieri sono stata male e ho dormito tutto il giorno, sebbene abbia ancora la testa che scoppia non riesco a dormire, allora sono venuta a prendermi un té”
“Va bene, ora ti saluto, sento di nuovo la necessità di stare in compagnia del WC”
E così se ne andò.
Iniziai a passeggiare per la hall, facendo avanti e indietro, in fine mi misi a sedere su un divanetto osservando, la città deserta trasmettermi un senso di quiete.
Era tutto così tranquillo, si sentivano solo i rumori provenienti dalla cucina dei cuochi che preparavano la colazione.
Sono le sei, quando mi sveglio e Realizzo di aver preso sonno sul divanetto nella hall, salgo in camera, Carlos sta dorme a pancia in giù con un braccio a penzoloni.
Cerco di non svegliarlo.
Mi chiudo in bagno, e seduta in un angolo col telefono tra le mani mi estraneo dal mondo continuando a fissare il vuoto immersa nei miei pensieri.
Qualcuno bussa alla porta del bagno
“Linda sei qui?”
Così mi alzo e apro la porta.
“Sei chiusa qui dentro dalle 5 del mattino, mi sono svegliato e non eri più nel letto”
“No, in realtà sono scesa a prendere un tè e ho preso sonno su un divanetto cullata dal profumo di brioche proveniente dalle cucine. Sono tornata verso le sei.”
Carlos mi accarezzò una guancia ed entrò in bagno.
Mi metto a sedere con la schiena poggiata sulla testiera del letto, e scorro su instagram. I post pubblicato la notte precedente avevano raggiunto un milione di like.
Carlos uscì dal bagno e si stese a pancia in giù poggiando la testa sulla mia pancia.
Sorrisi, poggiai il telefono e inizia a carezzargli quei morbidi capelli castani.
Carlos riprese sonno, e io pure.
Fui svegliata dai raggi del sole che inondarono la stanza.
“Carlos, su sveglia”
“Mmhh, ancora dieci minuti" Disse aggrappandosi a me.
"Scusa ma devo andare al bagno, e poi ho fame”
Esco dal bagno vestita e truccata pimpante di energia.
“Vedo che ti sei ripresa” Dice Carlos stropicciandosi gli occhi e indossando le scarpe.
“Vado in camera a cambiarmi ci vediamo giù per la colazione” Dice dandomi un bacio sulla guancia.
Scendo e mi fiondo sul buffet.
Vedo Cherles e Alexandra arrivare e mettersi a sedere ad un tavolino appartato.
Con le pietanze mi scelgo un tavolo vicino al buffet, poco dopo arriva Carlos che si siede al tavolo con me.
Vedo Charles osservaci cagnesco.
Lo ignoro e continuo a mangiare chiacchierando con Carlos.
“Vado a vedere come sta Lando, max mi ha raccontato della sua nottata” Dice Carlos
“Uuhhh, l'ho trovato stravolto qui al bar ieri sera”
E così Carlos se ne va.
Io resto per finire con calma il cappuccino.
Vedo Charles e Alexandra alzarsi e accingendo ad andarsene.
Lui le fa segno di andare e che sarebbe arrivato subito.
Lei mi saluta e ricambio con un sorriso.
Charles si ferma a parlare con Max.
Mi alzo per andarmene, quando Charles sbatte contro di me.
“Scusa chérie” E mi guarda con malizia
“Guarda che ho visto come ti guarda Carlos, e lo so che a te di lui non interessa”
“Fatti i cazzi tuoi” Dico schietta infastidita dall'atteggiamento che ha con me ultimamente.
Torno in camera, inizio ad abbozzare progetti per i prossimi post.
In tarda mattinata esco a fare un giro, e a mezzogiorno e mezzo mi trovo nel box di Carlos.
“Oh Linda, vedo che ti sei ripresa”
Vasseur mi viene in contro sorridente
“Sisi, sto meglio, la stanchezza e il fuso orario mi hanno un po’ sballato”
“L'importante è che ora stai meglio”
Sorrido e torno con la testa china sul tablet.
Dopo poco, inizia a girarmi la testa, mi alzo per andare a prendere una bottiglietta d'acqua fresca, ma non faccio a tempo ad arrivare al frighetto che svengo.
Sento le voci del team Ferrari, la vista sfocata, un fischio alle orecchie.
“Chiamate un'ambulanza”
Mi risveglio in ospedale, l'infermiera mi punta una lucetta negli occhi e mi fa delle domande.
“Sai come ti chiami?”
“Linda”
“Quanti anni hai?”
“26”
“Dove vivi?”
“In Italia”
“Ok, sembra tutto apposto, dobbiamo avere le ultime conferme degli esami”
“Vedrai che andrà tutto bene”Mi conforta Alexandra, che si trova seduta sulla poltrona vicino al letto.
“Mi ha mandato Charles per assicurarmi che tu stessi bene”
Le sorrido.
L'infermiera torna dopo poco con i risultati degli esami.
“È tutto a posto, il tuo malessere è causato da un colpo di calore che ti ha causato un abbassamento di pressione, e da un accumulo di stress. Dovremmo comunque tenerla in osservazione fino a domattina, dopo potremo dimetterla."
“E come farò con il lavoro?”
“Pensa a riposarti intanto dopo ti aiuto io con i post, ho il tuo tablet qui con me” Mi conforta Alexandra.
Le sorrido grata del suo aiuto.
Verso le 11:30 mi portano una bistecca di cavallo con verdura e degli integratori.
Durante tutto il tempo Alexandra resta sempre con me. È piacevole la sua compagnia.
Il mal di testa mi uccide, l’infermiera mi porta degli antidolorifici e mi consiglia di riposare.
Alexandra mi stringe la mano come a dire ci sono io qui, andrà tutto bene.
E così mi addormento sentendomi più sicura.
Quando mi sveglio la gara è appena iniziata.
Alexandra apre la diretta live sul telefono e si siede sul letto con me in modo da guardarla assieme.
Charles e Carlos partono dall'undicesimo e dodicesimo posto, ammetto che non è il massimo ma io credo in loro e nel team Ferrari, e spero in un recupero. La gara inizia, Russel è in testa, al primo posto, seguito da Verstappen, Charles sale in decimo posto, Carlos scende in quindicesimo.
La gara prosegue, non molto bene per la Ferrari che si trova con Sainz in P16, e Leclerc in P19, che al 44° giro è costretto al ritiro per un problema al motore. Noto il dispiacere sulla faccia di Alexandra, per il ritiro di Charles, e perché sa che per un po’ avrà a che fare con un Charles scontroso, che fa ricadere tutte le colpe su di sé, e so che fa male vedere la persona che ami sminuirsi quando non è assolutamente colpa sua.
Per la Ferrari va davvero male dato che al 54° giro è stato il turno del pilota spagnolo che dopo un testacoda con contatto con Albon ha riportato danni alla monoposto che lo hanno costretto al ritiro.
La gara termina con Verstappen, Norris e Russel sul podio, e un’amara sconfitta per la ferrari, dato che termina con i piloti in sedicesimo e diciannovesimo posto e con due dnf.
Alexandra mi porge il tablet.
“Ecco a te, ora ti aiuto a sistemare le grafiche e a pubblicare i risultati"
Dopo una mezz'oretta arrivano anche Vasseur e i due piloti, che trovano Alexandra sul letto seduta vicino a me, a ridere e scherzare mentre sistemiamo gli ultimi dettagli dei post.
Charles sorride, Carlos viene verso di me e mi abbraccia.
“Come ti senti estrella”
“Tutto bene grazie, ma fino a domattina devo rimanere qui”
“Se vuoi posso rimanere" Propone Alexandra
“Ma figurati, sei stata accanto a me fino ad ora e te ne sono grata, ma ora vai, hai bisogno di riposarti anche te.”
“Resto io con lei” Dice Carlos.
Charles mi riserva uno sguardo ostile.
Ripenso alle sue parole“Guarda che ho visto come ti guarda Carlos, è lo so che a te di lui non interessa”
Scaccio i pensieri dalla testa, mi viene servita la cena con i soliti integratori, e finito di mangiare esausta prendo subito sonno.
La mattina successiva quando mi svegliai Carlos mi stava accarezzando la guancia.
Gli sorrisi e in quel momento l'infermiera mi portò la colazione composta da una spremuta, con degli spicchi di pesca e albicocca.
Finita la colazione mi diede indietro i vestiti, prescrivendo degli integratori che avrei dovuto prendere per una settimana, mangiare molta frutta e verdura, e che avrei dovuto affaticarmi meno col lavoro.
Carlos mi riaccompagna in albergo, mi tiene compagnia fino all'arrivo al mio piano.
Una volta fuori dalla mia porta estraggo le chiavi.
“Allora ci vediamo dopo” Dissi mentre rigirato le chiavi nella serratura.
“A dopo Linda”
Stavo per chiudere la porta quando tornò in dietro.
“Hey Linda...ti va se sta sera dopo cena andiamo a farci una passeggiata”
“Certo, un po’ di aria fresco dovrebbe farmi bene”
“Ok...fantastico”
Sorrisi e chiusi la porta, mi tolsi le scarpe e mi lanciai sul letto.
A mezzogiorno mi avvio verso la sala da pranzo.
Stavo per salire in ascensore quando qualcuno mi prende per un braccio e mi tira dietro al muro dalle scale.
Sconvolta guardo Charles, che si guarda intorno per assicurarsi di essere soli.
Mi blocca di forza al muro.
“Che fai lasciami andare”
“Shsh, chérie, calmati, non vorrai mica che Carlos ci senta.”
“Oh, brutto bastardo”
“Che caratterino ha la principessina”
“Che vuoi da me?”
“Che vuoi tu da me? Sai ho visto che a te di Carlos non interessa niente, e sai sarebbe un peccato se spezzassi il suo cuore dato che lui è innamorato perso di te”
“Oh ma smettila, tu non sai niente di me, la devi smettere di intrometterti nella mia vita e ora lasciami andare”
Charles con un ghigno si allontana e io me ne vado di corsa.
Torno a chiudermi in camera, salto il pranzo.
Passo il pomeriggio a scorrere su instagram leggendo i commenti sotto gli ultimi post e rispondendo a qualcuno di essi.
Verso le 18:00 mi sciacquo, indosso un vestitino che mi arriva al ginocchio bianco a fiorellini e ai piedi i miei soliti sandali alla greca. Stendo una linea di eyeliner e scendo a cena con Carlos.
Finito di mangiare mi porge il braccio, e aggrappata al suo braccio usciamo a fare una passeggiata nel parco.
A tarda sera verso le 21:00 mi riaccompagna in camera.
“Sono stato bene con te sta sera”
“Anche io”
Mi guarda negli occhi, avvicina lentamente il viso al mio e mi bacia.
Mi spinge in camera e chiude la porta con un calcio mentre continua a baciarmi.
Mi butta sul letto e riprende a baciarmi.
“Carlos…fermo”
“Che succede?”
“Per quanto voglia farlo ora non posso”
“Capisco, non mi vuoi”
“Non ho detto questo, semplicemente li sotto è tutto off limits per qualche giorno”
“Oh, ah, ok, capito, però posso rimanere a dormire?”
“Va bene”
Mi dirigo in bagno, mi sciacquai la faccia, mentre osservo la mia immagine riflessa nello specchio, l'immagine di una bugiarda.
Si, avevo mentito, non è vero che sono off limits, in realtà non volevo andare a letto con Carlos, e per paura di ferirlo gli ho mentito, gli ho mentito perché ho un casino in testa, perché so che Charles ha ragione, a me Carlos non interessa, non fa accendere in me la scintilla.
“Cazzo, sono una fottutissima bugiarda, in che cazzo di casino mi sto cacciando, in un qualcosa più grande di me, Charles ha ragione, ha ragione su tutto, finirò per spezzare il cuore a Carlos. No no no, non devi lasciare vincere le voci nella tua testa, Charles è solo un presuntuoso e non sa niente di noi, smettila di farti tutte queste paranoie.”
Esco dal bagno, Carlos si toglie le scarpe e resta in boxer, si sdraia a letto, io mi rannicchio sul suo petto e lui mi cinge in un abbraccio affettuoso.
Lui si addormenta dopo poco, io continuo a fissare il soffitto avvolta dalle paranoie, e riesco a malapena a chiudere occhio.
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Like the Titanic
Любовные романыIl grande sogno di Linda Rossi si avvera finalmente, e può lavorare in Ferrari come social media manager. Dopo il suo arrivo, nella scuderia Ferrari ci sarà un po' di trambusto, i due piloti litigheranno e il loro legame si spezzerà, ma le cose si...