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Montréal - Canada 11 giugno 2024
Sono le 3:00 di mattina, quando suona la sveglia. Carlos mugugna, e mette la testa sotto al cuscino.
Interrompo la sveglia e vado in bagno a sciacquarmi.
Esco con addosso solo un asciugamano mentre le goccioline d'acqua scivolano sul petto venendo assorbite dall'asciugamano.
"Forza Carlos, vai a sciacquarti che fra un'ora dobbiamo essere in aeroporto"
Prima della gara del 23 Giugno ho deciso di voler passare un po' di tempo in Italia assieme ai miei amici e parenti, e Carlos ha deciso di voler venire con me.
Carlos borbotta parole incomprensibili e va a lavarsi.
Io intanto indosso una camicetta azzurro chiaro con uno scollo a v, alla quale arrotolo un po' le maniche, e la infilo dentro a dei bermuda bianchi.
Indosso una cintura in pelle marrone e dei mocassini marroncino.
Carlos esce dal bagno, con dei pantaloni eleganti beige, con delle sneakers bianche della puma, e una camicia a maniche corte azzurro chiaro con i primi bottoni aperti.
Lascio cadere i capelli in morbide onde sulle spalle, e sposto le ciocche dal viso tenendole ferme con un paio di occhiali da sole squadrati neri.
Prendiamo le valigie e ci dirigiamo in aeroporto.
Il nostro volo parte alle 4:30.
Il viaggio è stato lungo e stancante, e arriviamo all'aeroporto Marco Polo di Venezia alle ore 9:30.
Saliamo su un autobus diretto per la stazione dei bus di San Donà di Piave, da dove poi un taxi ci avrebbe accompagnati fino a Torre di Fine, a casa mia.
Ero così felice di respirare nuovamente l'aria italiana.
Arrivati estrassi le chiavi del cancello dalla borsa e feci strada a Carlos fino dentro casa.
Era una piccola casetta in una via sperduta con poche case dove ci si conosce tutti.
Ha un piccolo giardino molto grazioso circondato da una verde e rigogliosa siepe.
La mia macchina si trova nel garage assieme a due bici, una mia, e una di sicurezza.
Dentro era ancora tutto come lo avevo lasciato.
"Vedo che nessuno è venuto a spolverare come avevo chiesto. E vabbè"
Poggiai le chiavi nel piattino sul tavolino vicino all'ingresso, e mi tolsi le scarpe, Carlos fece lo stesso.
"Allora, io ho fame, e tu?" Chiedo girandomi di scatto verso Carlos.
"Moltissima"
"Bene, spero ti piaccia l'insalata con tonno, pomodori e crostini, perché è l'unica roba che ho in casa al momento"
"Andrà bene"
"Perfetto, se intanto vuoi accomodarti sul divano, qui c'è il telecomando"
"Posso chiederti dov'è il bagno?"
"Certo, guarda è qui in corridoio, prima porta a sinistra."
"Grazie"
Nel mentre io mi accingo a preparare la tavola e a riempire una terrina con insalata, pomodori, tonno e crostini.
Finisco di mettere la caraffa di acqua fresca in tavola e arriva Carlos.
Ci accomodiamo, e mangiamo, mentre per televisione c'è Forum, programma che fa parte della mia vita fin da quando ero bambina e lo guardavo a casa di mia nonna tutti i giorni a pranzo.
Finito di mangiare Carlos mi aiuta a sparecchiare, e poi gli faccio vedere dov'è la camera degli ospiti, dove avrebbe potuto riporre i suoi vestiti dato che il mio armadio è full.
"Allora, in questi nove giorni che alloggerai a casa mia, fai come se fossi a casa tua"
"Grazie per avermi portato con te"
"Hai insistito tanto, e allora ti ho accontentato"
"Sei bellissima niña" disse spostandomi una ciocca di capelli dal viso per baciarmi.
Mi stacco e poggio la fronte sulla sua, mentre gli cingo il collo con le braccia.
"Senti, ieri sera ti ho mentito, non ho le mie cose, ti ho detto di averle solo perché ero spaventata dalla situazione, non mi sentivo pronta, e allora ho mentito"
In realtà per un certo verso gli ho appena mentito ancora, dato che l'ho lasciato impiantato solo perché la voce di Charles continuava a risuonare nella mia testa.
"E perché non me lo hai detto, non mi sarei arrabbiato"
"Scusa"
Carlos mi abbraccia, io lo bacio e lui ricambia, mi prende in braccio e gli cingo i fianchi con le gambe.
Cadiamo sul letto nella stanza degli ospiti.
"Posso?" Chiede Carlos
"Si" Rispondo decisa a mettere fine alle parole di Charles nella mia testa.
Carlos continua a baciarmi, mentre gli sbottono la camicia.
Ribalto le posizioni, e mentre lui sbottona la camicia a me io gli slaccio i pantaloni e gli tolgo la camicia, passando le mani su quei pettorali scolpiti.
Mi slaccia la cintura e la lancia a terra assieme alle nostre camicie.
Gli sfilo i pantaloni e li butto a terra col resto assieme ai miei.
Continua a baciarmi con foga, mentre armeggia con il reggiseno.
"Aahh, cabrón"
"Principiante, faccio io"
E alla fine tutti gli indumenti finirono a terra.
Ribalta ancora le posizioni, indossa il preservativo, e torno a stare sotto.
La voce di Carles si fa più forte tra i miei pensieri mentre Carlos si fa spazio dentro di me.
Inarco la schiena mentre aumenta il ritmo, le gambe mi tremano e si intrecciano a quelle di Carlos, butto la testa in dietro
Travolta dal piacere caccio un urlo zittendo le voci nella mia testa, e poco dopo venne anche Carlos, che cadde sopra di me esausto.
Si stende in parte a me con la testa sul mio petto, io gli accarezzò i capelli, il nostro respiro si ristabilisce e prendiamo sonno abbracciati l'un l'altra.
Verso tardo pomeriggio mi sveglio, e senza dar fastidio a Carlos che è ancora addormentato, mi vesto e gli lascio un bigliettino con scritto " vado a fare la spesa."
Lungo la strada verso il supermercato chiamo mia mamma e le dico che sono tornata in Italia e che invito lei, mia sorella e papà a cena a casa mia e che ci sarebbero stati anche Laura e un mio amico.
Nel frattempo mando un messaggio a Carlos dicendo di apparecchiare la tavola perché i miei genitori e una mia amica sarebbero venuti a cena a casa mia.
Non sapevo cosa comprare, alla fine ho optato per delle pizze surgelate tutte e sei margherite, e a parte comprai pomodori, funghi, olive e salamino.
Comprai qualche birra, del prosecco e dell'aperol per lo spritz e filai a casa.
Arrivo a casa "Sono tornata"
"Cucinaa"
Mi dirigo in cucina e trovo Carlos in pantaloncini a petto nudo che prepara la tavola.
"Ben tornata mi amor"
Gli sorrido e poggio la borsa della spesa sul bancone che separa la zona cucina dalla zona dove pranziamo.
Accendo il forno e metto le pizze a scongelare.
Carlos mi aiuta, e mentre io preparo una caraffa di spritz, lui inizia a infornare le pizze.
Dispongo, funghi, pomodori, olive e fette di salamino in tre ciotole in modo che una volta arrivati, gli ospiti possano condire le loro pizze come preferiscono.
Metto qualche birra in tavola, e infine vado a vestirmi mentre Carlos controlla le pizze.
Indosso un vestitino bianco a fiorellini gialli, lascio I capelli sciolti e non mi trucco.
Do il cambio a Carlos, e mentre lui si prepara io adibisco il bancone con una ciotola di patatine, un piatto di bruschettine ai pomodori e la caraffa di spritz.
Carlos indossa la stessa camicia e gli stessi pantaloni di questa mattina.
Verso le 18:00 arrivano Laura e la mia famiglia.
Li accolgo e presento loro Carlos.
"Hola, mucho gusto, sono Carlos un amico di Linda"
"Piacere Carlos, io sono Elisa, lui è Walter, e lei è Dalia" Mia mamma presenta la famiglia completa e Carlos stringe la mano ad ognuno di essi.
E infine c'è Laura, che stringe la mano a Carlos e lo tira a sé per potergli dire qualcosa.
"Sappi che se la fai soffrire poi te la vedi con me"
Vedo Carlos sorridere terrorizzato.
La cena inizia con un aperitivo, dopodiché ognuno condisce la propria pizza e ceniamo.
Si è parlato del più e del meno, di come sia andata la gara del Canada, e di come siamo diventati amici.
Dopo cena, offrii un goccio di limoncello e un caffè agli ospiti e verso le 23:00 tornarono a casa loro.
Io e Carlos sistemiamo la cucina, sciacquo le stoviglie dal più grosso e le metto in lavastoviglie, Carlos ripone la tovaglia.
Ad un certo punto mi abbraccia da dietro e mi bacia il collo.
"Secondo round niña?"
Mi giro e lo bacio, lo prendo per mano e lo porto in camera.
Passa delicatamente le dita sulle mie spalle scoperte, fino a scendere sul petto, mollando il fiocchetto che chiude il vestito, fa cadere le spalline e mi bacia delicatamente le scapole.
Gli sbottono la camicia, passo la mano sui suoi pettorali, gli faccio scivolare la camicia e gli bacio il collo. Mi sfila il vestito, mi bacia, un bacio passionale, le nostre lingue si intrecciano, ci tocchiamo, ci studiamo, ci capiamo.
Gli sfilo I pantaloni, per mano lo porto a letto.
Mi stendo e lui è sopra di me, mi perdo nei suoi occhi marroni che si fondono nei miei.
Mi toglie il reggiseno, passa le mani sui seni, scende lentamente e si ferma all'ombelico.
Mi guarda, gli faccio segno di continuare.
Mi sfila l'intimo, e inizia a massaggiarmi con le dita, lentamente, inizia a inserire anulare e medio, mi bacia.
Prendo un preservativo dal cassetto del comodino, lo apro e glielo passo.
Lo indossa, e un po' alla volta senza togliere le dita si fa strada dentro di me.
Con le dita gli solletico la schiena mentre continuo a mantenere il contatto visivo.
Tiro su il suo braccio sinistro in modo che possa sostenersi meglio, le sue spinte sono lente ma decise, e con il pube struscia contro il punto critico.
Le nostre gambe si intrecciano fra di loro, come le nostre lingue e i nostri occhi, verde nel marrone.
Ribalto la situazione e prendo il comando, le sue mani salgono sui miei seni.
Sento un tremore travolgenti, così aumento il ritmo, Carlos ansima, e getta la testa indietro.
La schiena mi si inarca, le gambe mi tremano, e vengo Travolta dal piacere.
Carlos torna a ribaltare le pose, e da le ultime spinte.
"Aaahh"
Da qui capisco che è venuto.
Il mio respiro si regolarizza, Carlos è steso su di me, reggendosi sui gomiti per non schiacciarmi col suo peso.
Si alza e butta il preservativo, poi torna a letto, mi cinge i fianchi con un braccio e si rannicchia a dormire con il volto schiacciato nel mio seno piccolo ma non troppo, mentre gli accarezzo i capelli.
Gli bacio la fronte e sorride, ed entrambi prendiamo sonno cullati l'uno dal respiro dell'altra.

Gli bacio la fronte e sorride, ed entrambi prendiamo sonno cullati l'uno dal respiro dell'altra

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Questo è il vestito che indossa linda

Buongiorno a tutti, questo è il nuovo capitolo, da qui in poi conto di pubblicarne uno al giorno più o meno per descrivere la settimana in Italia di Linda e Carlos.
Linda sembra riuscire a mettere a tacere le voci nella sua testa, e Carlos senza saperlo la aiuta a farlo.
Domani esce il capitolo sei con un colpo di scena pazzurdo, non perdetevelo.
Spero che questo capitolo vi piaccia.
BACIONEEEESS💋💋

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